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appuntamento con la rubrica “A tu x tu con il Crc”, momento che ogni settimana
presenta un profilo diverso dell’universo biancorosso. In questa settimana,
alla vigilia del ritorno in campo della serie B, abbiamo incontrato il
preparatore atletico e allenatore del mini rugby under 10 Simone Di Giovanni.
Simone come ti sei avvicinato a questo sport? In che modo ti sei appassionato al rugby?
“Sono vicino allo
sport da sempre, mi piacciono tutte le discipline, ma il rugby è al top. C’è
stato un compagno di classe, Gian Marco Orchi, che mi avvicinò a questo sport a
16 anni”.
C'è differenza, a parte la questione tecnica, nell'insegnare agli atleti
del Crc come preparatore e come allenatore?
“Si, è diverso. Una
completa l’altra. Una è più sintetica e oggettiva, nell’altra devi cercare,
conoscere, facendo arrivare i giocatori alla soluzione”.
Che metodica utilizzi per gli atleti giovani come quelli della under 10 del
Crc rispetto a quelli di maggiore età negli allenamenti?
“Ci stanno alcune cose
che vengono in contatto, ma con i piccoli l’obiettivo è dare le nozioni di
base, ma c’è anche l’aspetto educativo. Con i più grandi, dove sono “solo”
preparatore mi baso sull’aspetto fisico e atletico. Lavoro su tutti i movimenti
che si portano in gioco ma anche sul prevenire a livello di salute tutto quello
che può essere utile a loro”.
Secondo la tua esperienza è difficile far comprendere ai giovani rugbisti
quello che è giusto fare in campo?
“Bisogna avere le
orecchie aperte e la lucidità di capire che quando c’è un errore non bisogna
buttarsi giù. A seconda di quale bambino hai davanti ti approcci in modo
diverso”.
Ci sono parole, incitamenti, azioni già predefinite da spiegare ai giovani
rugbisti o si sceglie al momento cosa suggerire?
“Si sceglie al
momento. E’ tutta una questione di situazione. Se l’azione è predefinita hai un
tipo di consiglio, altrimenti ti deve adattare al contesto e all’umore dei
ragazzi”.
Dove arriverà la serie B, puoi fare delle previsioni?
“L’impegno è
buono, se non ci saranno infortuni e l’intensità rimarrà alta, l’obiettivo che
si sono posti è più che raggiungibile”.


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