
(Marco Artuso di guardia)
I Lyons sono naturalmente favoriti, ma Verona può far tesoro di
questa gara d'andata e giocare la partita della vita. Il primo tempo - sotto un
sole caldo interrotto da un piovasco evaporato prima dell'intervallo e con una
bella cornice di pubblico - consegna un rugby tattico e chiuso, di territorio,
strategia e difese arcigne; innervato di lunghi calci di spostamento, di
scontri da opliti attorno al pack e pressione difensiva. Gli ovali al largo
sono un miraggio e, in pratica, nessuna delle due squadre arriva nei 22, nella
zona rossa avversaria. Con una sola eccezione, al 16'. Quando, con Verona già
sul 3 a 0, Piacenza sfrutta una penaltytouche e dopo una serie di pick and go
riesce a marcare con la seconda linea Pedrazzani. Il resto è equilibrio in
mischia chiusa - con penalizzazioni alternate -, rimessa laterale più sicura
per i Lyons e gara di fucilieri dalla piazzola. Con il Lyons Guillomot a
infilare tre piazzati su quattro - di cui due da distanza siderale -
perfettamente imitato dall'apertura antracite McKinney, il cui ultimo piazzato
allo scadere della prima frazione - dopo tre centri - rimbalza sulla traversa e
rischia di tramutarsi in un assist per Marco Neethling (che da buon sudafricano
aveva rincorso la traiettoria con il supporto dell'argentino Galliano),
sventato dalla difesa emiliana. Il punteggio intermedio dice così 9 a 13. Nella
ripresa la gara si scuote e cresce di intensità. Dopo tre minuti Piacenza
allunga. Prolungato multifase, buona difesa veronese, ma Guillomot si inventa
un calcetto rasoterra filtrante, Riccioli sullo slancio lo abbatte e arrivano
così tre punti facili dalla piazzola del penalty. 9 a 16. Verona reagisce,
grazie alla mischia chiusa accorcia con un altro penalty di McKinney e,
finalmente, comincia a osare al largo.
Al 10' attacca dai propri 22, Beltrame -
il migliore ieri dei veronesi con Riccioli e Mountariol - scatta, sgancia un
calcetto raccolto da Mountariol che imbecca lo sprint di Sof- fiato bloccato a
pochi metri dalla meta; sull'uscita dal punto di incontro, McKinney disegna un
cross kick palladiano dalla parte opposta, dove tre antracite vengono però
beffati dal talloner bianconero Rollero che salva la limpida occasione da meta
veronese. Sul proseguo dell'azione Piacenza resta in 14 per un giallo al pilone
Salerno, ma Verona non ne approfitta. Anzi, al 25' incassa la meta che
Comunicato del 07/05/2018 Oggetto: commento e dichiarazioni post-partita Verona
Rugby - Sitav Rugby Lyons, gara d’andata semifinali playoff promozione per
l’Eccellenza Verona Rugby vs Sitav Rugby Lyons 17-23 (1-4) spacca il match. Un
bel buco dell'ala Bruno, consente un punto di incontro a pochi metri dai pali,
sull'uscita dell'ovale Guillomot è bravissimo a cambiare senso e a liberare con
una sponda interna l'estremo Thrower che plana in meta aprendo la difesa
allentata antracite. 12 a 23, dopo la conversione di Guillomot, Lyons che
scappano via e play off che sembra segnato.
(La meta di Ryan Neethling)
Invece, nel momento della maggior
difficoltà, Verona si ribella, si ritrova e anima la parte più spettacolare
della sfida. Attacca da ogni punto, costruisce tre belle occasioni da meta,
senza però trovare la gioia della segnatura. Alla mezz'ora, dopo aver
martellato per dieci fasi sotto i pali, ignora una buona disposizione al largo,
insiste sullo stretto e commette un in avanti a pochi passi; poco dopo McKinney
- mollati gli eccessi di piede e trasformatosi in assaltatore - è
maledettamente sfortunato quando un suo perfetto calcetto a scavalcare in area di
meta dopo tre rimbalzi beffardi scivola dalle sue mani e premia Thrower; infine
all'8' di recupero, quando Fish Beltrame, artigliato miracolosamente un ovale
rasoterra, fugge sull'out, arriva a pochi metri dalla linea e viene abbattuto
dal più classico e pericoloso lazo californiano del centro Subacchi. E' un
momento chiave del match e, forse, della semi- finale di play off. L'arbitro
Mitrea deve scegliere tra un giallo e un rosso diretto con meta di punizione
per chiara occasione impedita. La seconda opzione, a quel punto, vorrebbe dire
meta sicura e sette punti per Verona e un uomo in meno nel ritorno per
Piacenza. Mitrea si consulta con il giudice di linea e opta per il giallo.
Verona ha l'ultima occasione, allora. Rimessa che sfugge a Braghi, rimedia Cattina
in acrobazia e parte il carretto antracite. E, con Ryan Neethling al timone, va
a schiacciare la meta che rimette in piede il sogno veronese. E che
costituisce, per Verona, il saluto al campo di Parona. McKinney non trova i
pali dal corner per la conversione e finisce 17 a 23. Una meta importante, che
tiene viva la speranza veronese.
(Jean Francois Montauriol in avanzamento)
I Lyons sono apparsi formazione di grande
qualità tecnica e fisica e molto solida, capace di concretizzare le occasioni.
Perfetti in rimessa laterale, dannatamente abili a rallentare e contestare i
punti di incontro, possenti nelle penetrazioni con le terze linee e con un
Guillomot - man of the match - che pure ben marcato, si è mostrato, oltre che
solido (ha assorbito senza una pence un placcaggio di incontro da Mountariol
che avrebbe steso un toro), implacabile al piede e inventivo in attacco. Verona
ha regalato un tempo, ma ha dimostrato di sapere reggere il confronto atletico
e fisico e di aver migliori chance nel gioco al largo e veloce. Questo il
commento di coach Zanichelli al termine del match: "Oggi è andata come è
andata, ma il passaggio del turno è ancora in bilico. Sapevamo che la partita
di oggi comunque non ci avrebbe permesso di fare calcoli in vista del ritorno.
Siamo due squadre equilibrate. Abbiamo fatto qualche errore di troppo e da
questo è dipeso il risultato finale. Forse avremmo potuto rischiare qualcosa di
più specialmente all'inizio, ma ormai è passata. Faremo tesoro in vista della
gara di Piacenza. In settimana lavoreremo duro per fare gli aggiustamenti ove
necessario e domenica prossima ci giocheremo il tutto per tutto”. Anche
Cattina, seconda linea scaligera, dà una sua lettura del match:
"Peccato
per la sconfitta. Probabilmente avremmo potuto farli soffrire di più, ma questo
è il primo tempo, ora puntiamo a giocarci il secondo a Piacenza. Oggi abbiamo
fatto troppi errori, primo fra tutti quello di adeguarci al loro gioco
improntato per lo più sull'abbassare il ritmo del gioco e muovere la palla al
piede. Il ritorno? Ci faremo trovare pronti. Il divario sul tabellone è minimo
e i giochi sono ancora aperti. Andiamo in casa loro con il coltello fra i denti
e con la consapevolezza di potercela giocare fino alla fine". A domenica,
allora, per 80 minuti che possono valere un sogno inseguito da 55 anni a Verona.
TUTTI A PIACENZA! Formazioni Verona Rugby: Cruciani, Melegari (79’ Corso M.),
Pavan, Neethling M. (72’ Quintieri), Beltrame, McKinney, Soffiato (63’
Mariani), Riccioli, Rossi (81’ Braghi), Artuso (79’ Zago), Cattina, Montauriol,
Galliano (84’ Girelli), Silvestri (80’ Neethling R.), D’Agostino (63’
Rizzelli). All. Zanichelli (Head Coach), Borsatto (Assistant Coach), Badocchi
(Skills Coach) Sitav Rugby Lyons: Thrower, Via G., Conti, Subacchi, Bruno,
Guillomot, Gherardi, Masselli, Cisse (42’ Tarantini), Bance (79’ Bonelli),
Pedrazzani (88’ Merli), Tveraga, Salerno (63’ Rapone), Rollero (79’ Vighini),
Grassotti (64’ Vitiello). All. Orlando Arbitro: Mitrea di Treviso Cartellini:
giallo 50’ Salerno (LY), 88’ Subacchi (LY) Calciatori: McKinney 3/5, Guillomot 5/7
Man of the match: Guillomot (Sitav Rugby Lyons)





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