martedì 2 giugno 2020

EMERGENZA RUGBY - Lyons Piacenza saluta Guillomot e altri atleti in partenza.



“Ringrazio tutte le persone che ho incontrato in questa avventura. Dai compagni di squadra, agli allenatori, a ogni membro della società che mi ha fatto sentire a casa in questi tre fantastici anni. Il rammarico più grande è non aver potuto giocare un’ultima partita al Beltrametti per salutare tutti, e per dirvi che spero di rivedere tutti presto. Non è stata una decisione facile, ma in questo momento mi sento più sicuro a tornare vicino alla mia famiglia. In questo mese di giugno spero di rivedere tutti i miei compagni per salutarli, prima di tornare in Francia. Questa storia però non è ancora finita: in futuro voglio tornare in Italia e spero di indossare ancora la maglia bianconera. 









In bocca al lupo Leoni, sarò sempre uno di voi!” 
Con queste sentite parole Mathieu Guillomot ha voluto salutare quella che è stata casa sua per tre stagioni, in cui ha messo in mostra tutto il suo talento trascinando i Lyons a suon di prestazioni spettacolari. L’incertezza nel futuro, lo ha portato a decidere di tornare in patria, dove nella prossima stagione punta a rilanciarsi a Parigi, sua città natale, tra le fila del Massy, squadra che è tra le papabili ripescate in Pro D2 per l’anno prossimo e considerata una dei migliori vivai di Francia.. Ma Guillomot avrà sempre nel cuore Piacenza e i Lyons, e il popolo bianconero lo ricorderà sempre con grande affetto. Guillomot saluta con 50 presenze e 22 mete in due stagioni e mezzo da protagonista, in cui ha portato i Lyons a un soffio dal ritorno immediato in Eccellenza nella sua prima stagione, per poi concludere la scorsa annata con il titolo di Campioni d’Italia di Serie A al collo. Nella prima metà della stagione di Peroni TOP12, quest’anno Guillomot si era confermato titolare inamovibile in maglia numero 10, sfornando ottime prestazioni come nella vittoria contro la Lazio in casa, in cui fu autore di tutti i punti messi a referto dai bianconeri e del decisivo drop allo scadere. Alla sospensione del campionato, Guillomot occupava il secondo posto nella classifica marcatori del campionato con 114 punti, a -6 dal leader Farolini del Valorugby. 










La società Rugby Lyons saluta il suo fuoriclasse per le parole del Direttore Sportivo Stefano Nucci: “Ci dispiace per la partenza di Mathieu prima di tutto per il valore del giocatore, che ha dimostrato sul campo di valere il top del rugby italiano e di saper guidare una squadra giovane a grandi risultati sia in Serie A che in Peroni TOP12. Non lo ringrazieremo mai a sufficienza per le emozioni e i successi di questi tre anni. La sua è stata una scelta difficile e sofferta, in cui ha influito la crisi sanitaria ed economica in corso, unita al desiderio di stare vicino alla famiglia in questo periodo difficile. Non abbiamo assolutamente forzare la mano con Mathieu e ci siamo lasciati in buonissimi rapporti: la porta è aperta da entrambe le parti, e magari in futuro ci ritroveremo insieme a difendere gli stessi colori. 








 Oltre alla partenza di Guillomot, la società dovrà far fronte anche ad altri tre addii pesanti: da un lato l’esperienza e l’importanza nello spogliatoio di Nicola Pedrazzani, che più volte ha anche ricoperto il ruolo di capitano nei suoi tre anni in bianconero, e del grande talento messo in mostra dal giovane Riccardo Capone, miglior metaman della squadra in questa stagione, l’unica in maglia Lyons per lui, fino alla potenza del terza linea argentino Pablo Parlatore. Per il seconda linea bresciano, si prospetta un ritorno a casa, dopo tre stagioni disputate ad alto livello, che ha voluto ricordare così: “In questa squadra mi sono sentito subito un pezzo importante, nonostante fossi arrivato a metà stagione e un po’ a fari spenti.








 Ho trovato un gruppo di ragazzi con cui ho legato molto, ed è stato un onore vestire questa maglia ed essere nominato vice capitano nella scorsa stagione. Spero di poter riabbracciare tutti molto presto, sempre Duma Lyons!”. Riccardo Capone ha invece ora l’opportunità di mettersi in mostra ad un livello ancora più alto, visto che per lui si sono mosse le grandi squadre del campionato: “Un anno fa non mi sarei mai immaginato di poter essere così importante per una squadra del massimo campionato italiano. Devo ringraziare tutte le persone che ho incontrato qui a Piacenza, perchè è stata un’annata importantissima per me e che mi ha fatto crescere tanto. Non mi dimenticherò mai di questi colori e di quest’annata piena di emozioni.” Anche Parlatore ha attratto attenzioni importanti, e per lui si prospetta un futuro in Francia: “L’unica cosa che riesco a dire è un grandissimo ‘Grazie’. Ho trovato una famiglia, un gruppo di persone e una società che hanno fatto di tutto per accogliermi e farmi crescere come giocatore e uomo. Spero di tornare presto e concludere quello che abbiamo iniziato in questa stagione, che anche se breve è stata unica e bellissima. Duma Lyons!

Il direttore sportivo Stefano Nucci da anche uno sguardo al futuro, in cui inevitabilmente bisognerà fare i conti con queste partenze: “In questo momento il nostro primo obiettivo è riconfermare lo zoccolo di giocatori della scorsa stagione, per puntare sulla continuità del nostro progetto grazie al lavoro dei nostri tecnici Gonzalo Garcia e Carlo Orlandi, su cui puntiamo tantissimo. Un altro punto di forza su cui puntiamo molto è il nostro settore giovanile, da cui vogliamo pescare giocatori buoni per la causa nella prossima stagione. Ora come ora nel rugby italiano c’è tanta incertezza sia per quanto riguarda il calendario che la formula del campionato, e questa situazione non aiuta le squadre come noi, che non possono permettersi errori e hanno bisogno di progettualità e sicurezze. Ci stiamo comunque muovendo sul mercato per rinforzare la squadra e presto avremo novità da annunciare.”

Dopo l’annuncio del nuovo staff tecnico, inizia ufficialmente il lungo percorso verso la prossima stagione. Un percorso che sarà lungo e difficile, ma che i Lyons sono pronti ad affrontare sfruttando i propri punti di forza e le proprie certezze, per lottare ancora con il vertice del rugby italiano.

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