Mattia Aru torna a Capoterra.
Quasi il ritorno del “Figliol prodigo” quello di Mattia Aru che ritorna
ad indossare la maglia dell’Amatori Rugby Capoterra, dopo le positive
esperienze di Lumezzane con la maglia dei Centurioni. Un ritorno dettato
soprattutto dall’amore che lo lega alla sua Isola e alla società che l’ha visto
esordire in serie A all’età di 18 anni. Un rinforzo importante per il tecnico
Eschoyez in vista del prossimo campionato di serie B.
Mattia che effetto fa rientrare al Capoterra dopo la tua esperienza a Lumezzane?
“Diciamo
che questi due anni di esperienze mi sono serviti per crescere e migliorarmi
sotto l’aspetto umano e tecnico. Indubbiamente l’emozione di rientrare a
Capoterra è davvero tanta. Indossare nuovamente questa maglia, rivedere gli
amici di una vita e giocarci è certamente un’emozione unica”.
Si riparte dopo la sosta forzata. Quanto ti è mancato allenarti e
condividere le “fatiche” con il gruppo?
“Inizialmente,
il fatto di stare fermo forzatamente mi è servito tanto, soprattutto mi ha
consentito di recuperare le forze e anche qualche acciacco, ma credetemi, non
giocare è stata davvero molto dura”.
A che punto siete con la preparazione?
“Abbiamo
iniziato da qualche mese, lavorando sodo in palestra e sul campo. L’impegno non
è mancato e, ad un mese dall’inizio del campionato di serie B, credo che, nel
complesso, siamo ad un buon punto, ogni allenamento ci si migliora e si fa
sempre più gruppo”.
Si vocifera che, alla luce dei nuovi innesti, compreso il tuo, l’Amatori
quest’anno sia una squadra che ha le carte in regola per puntare in alto. È
vero?
“Lavoro con il gruppo da quasi due mesi e credo in questa squadra e nei miei compagni . Come detto prima, ci stiamo conoscendo sempre più, sono ragazzi fantastici e con loro, sono convito si possa fare davvero qualsiasi cosa. Ci vuole tanta determinazione, solo così potremo centrare gli obbiettivi che ci siamo prefissi. Bisogna semplicemente lottare e volerlo realmente”.
Un gruppo che ha la sua forza sui giocatori locali, vero fiore
all’occhiello della società del presidente Casu.
“Una
cosa è certa. In questa squadra nessuno si crede superiore ad altri. Se mi è
consentito non parlerei di gruppo ma di una vera e propria famiglia con tanti
giovani, anche locali che imparano tantissimo e migliorano di giorno in giorno.
Una famiglia nella quale la società è brava a coccolarti e a non farti mancare
niente”.
Tra le avversarie del girone 1 quale temi maggiormente?
“Nessuna
in particolare, ma è sicuramente un girone impegnativo, con squadre complete in
ogni reparto e pertanto tutte pericolose. Sono convinto che l’Amatori lotterà
con tutte a viso aperto e certamente riuscirà ad avere tante soddisfazioni”.
Chi è Mattia Aru?
Classe 1994 Mattia Aru e un mediano di apertura ed estremo. Il suo amore
per la palla ovale risale all’età di 7 anni quanto ha calcato per la prima
volta il comunale di Capoterra indossando la maglia dell’Amatori. Con la
formazione cagliaritana ha onorato tutti i campionati giovanili fino ad
esordire, all’età di 18 anni, in serie A, titolare inamovibile per tre
stagioni, fino alla retrocessione in serie B e il suo passaggio tra le fila del
Centurioni Rugby di Lumezzane.
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