martedì 20 ottobre 2020

RUGBY LIONS AMARANTO LIVORNO - Rugbisti toscani in grande evidenza!

 


Dopo quasi sette mesi dal giorno della sospensione definitiva della stagione 2019/2020, il rugby italiano è tornato in campo, con il primo turno della Coppa Italia 2020/21, riservata alle squadre iscritte al Peroni TOP10. 

Nel girone 2, sabato scorso, a Padova, di scena l’HBS Colorno, imbottito come noto da giovani giocatori livornesi. Gli emiliani, sul terreno dei veneti dell’Argos Petrarca, hanno ceduto 53-12. Utilizzati dal tecnico dei parmensi Prestera, anche gli ex Granducato Albert Einstein Batista, subentrato al 9’ della ripresa al posto del trequarti ala Bronzini, e Edoardo Mannelli, titolare in terza linea e poi costretto suo malgrado ad uscire dal rettangolo di gioco, già nel corso del primo tempo, per infortunio. 

La vittoria dei petrarchini rientrava nella logica del pronostico: il Colorno, che ha sposato la linea verde, è consapevole di dover lottare nella fascia bassa della classifica del nuovo massimo campionato domestico (in questa annata riservato a sole dieci squadre). I livornesi Batista e Mannelli sono validi atleti classe 2000 e, al pari di altri due giocatori labronici, il loro coetaneo Rocco Del Bono (mediano di apertura nel giro della nazionale seven) e Simone Gesi (classe 2001 sportivamente nato e cresciuto nel Livorno Rugby, apertura/trequarti attivo nella nazionale under 20) sono passati questa estate in forza al Colorno.

Il terzetto Batista – Mannelli – Del Bono ha cominciato l’attività nelle rappresentative propaganda del Livorno Rugby. I tre sono passati, nel 2015, nel Granducato, la franchigia che, grazie alla stretta e proficua collaborazione tra i Lions Amaranto Livorno e gli Etruschi Livorno, proprio quell’anno prese corpo. Nel 2018 Batista e Del Bono - tesserati Etruschi - sono stati poi selezionati nell’Accademia FIR ‘Ivan Francescato’, mentre Mannelli - figlio d’arte, tesserato Lions - è passato ai Medicei Firenze. 

Attivi in quel Granducato ‘delle meraviglie’ terzo nel campionato italiano under 16 2015/16 (e poi settimo nel torneo nazionale under 18 2017/18) pure Gianmarco Lucchesi, tallonatore rugbisticamente nato e cresciuto nei Lions, e Federico Mori, trequarti centro/ala, che dopo aver mosso i primi passi nel mondo della palla ovale nel Livorno Rugby passò nel 2015 nel Granducato, come tesserato Etruschi. Lucchesi e Mori (anche loro nati nel 2000), a lungo punto di riferimento delle nazionali giovanili, stanno giocando da protagonisti in questa annata nella prestigiosissima vetrina del Pro14 (ex Celtic League e Pro12) rispettivamente con le maglie del Benetton Treviso e delle Zebre e sono attualmente in ritiro con la nazionale maggiore in vista del primo dei due recuperi del ‘Sei Nazioni 2020’ (sabato 24 ottobre, a Dublino contro l’Irlanda). Hanno cominciato l’attività rugbistica con le formazioni giovanili dei Lions Amaranto per poi ottenere importanti risultati con squadre di primo piano, oltre a Lucchesi, anche il pilone classe 1996 Antonio Barducci, il terza linea classe 1996 Dario Basha, il terza linea classe 1989 Giacomo Bernini, il tallonatore classe 2000 Andrea Bertini, il trequarti classe 1992 Lorenzo Citi, il pilone classe 1987 Christian Mannucci, il seconda linea classe 1992 Mattia Paris, il tallonatore classe 1993 Kevin Tolaini ed il trequarti classe 1992 Vittorio Valente. 

Da sempre la società amaranto non ostacola il percorso professionistico dei propri atleti con importanti mezzi, desiderosi di spiccare il volo. I rapporti con tali giocatori sono sempre rimasti di grande stima, amicizia e rispetto: non a caso, dopo le loro brillanti esperienze (più o meno lunghe) lontano da Livorno, Bernini (dallo scorso anno), Mannucci e Paris (da questa estate), ‘chiudendo il cerchio’ sono tornati in forza al club dei ‘Leoni’.   (FabioGiorgi)

 

 

FOTO: 1) BATISTA, DEL BONO E MANNELLI IN MAGLIA COLORNO. 2) MANNUCCI, 3) BERNINI, 4) BERTINI, 5) PARIS (CON IL PRESIDENTE FEDERALE GAVAZZI).

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