TRASFERTA INSIDIOSA ATTENDE IL XV DI QUEIROLO
L’Amatori Capoterra domani (ore 14) fa visita al Rugby Bergamo 1950.
Il coach argentino: “Bergamo è una formazione che, forse, più delle
altre esprime davvero un bel rugby”.
CAPOTERRA. La vittoria di domenica scorsa contro Novara (la quarta di fila) nel campionato di serie B, non ha cambiato certo il modo di operare dell’Amatori Rugby Capoterra che, nonostante respiri l’aria delle zone alte della classifica, ha tenuto il profilo basso e ha continuato, forse anche con maggiore intensità, a lavorare in vista dei prossimi, impegnativi appuntamenti che il calendario offre alla formazione isolana allenata da Juan Manuel Queirolo. Domenica, prima della sosta della prossima settimana, l’Amatori sarà impegnato nella difficile trasferta in casa del Rugby Bergamo 1950 (si parte alle 14). Si tratta della seconda gara, dall’inizio della stagione che vedrà il XV isolano fuori dalle mura amiche, ma quella di domani si preannuncia una sfida difficile e ricca di insidie. Bergamo attualmente occupa la quart’ultima casella della graduatoria.
Una posizione piuttosto ingannevole dal momento che il XV bergamasco, ha già
effettuato il turno di sosta e deve recuperare la gara del terzo turno contro Piacenza.
Il resto del cammino è fatto di una sconfitta (all’esordio in casa contro
Lecco: 35-10) e di una vittoria (in casa 18-15 contro Monferrato). Quindi un
avversario da non sottovalutare ma da tenere in debita considerazione, come
conferma il tecnico dell’Amatori Juan Manuel Queirolo. “Affrontiamo una
squadra che più o meno ha le nostre caratteristiche di gioco - spiega
coach Queirolo -. Un gruppo dinamico che corre, fa correre il pallone
ed è davvero determinato, soprattutto quando gioca davanti ai propri tifosi.
Una formazione che, forse più delle altre esprime davvero un bel rugby”.
Capoterra comunque ha iniziato la stagione con il piede giusto: vittorie, punti e pian pianino anche una crescita tecnica che, giornata dopo giornata, ha regalato al campionato una squadra in grado di affrontare qualsiasi avversario con determinazione e spavalderia. “Noi –ammette il tecnico argentino del Capoterra – stiamo ancora lavorando per poter ottenere la nostra identità di gioco, che a grandi linee somiglia molto a quello di Bergamo. Siamo sulla buona strada. Domenica contro Novara ne ho avuto conferma. Quindi credo che la sfida che ci attende in Lombardia domenica, sarà certamente una bella gara, tra due belle squadre che giocano un buon rugby. Per noi una grande opportunità per continuare a crescere”. Eppure fa piacere, per il tecnico, i giocatori, la società e, soprattutto i tifosi, vedere un Capoterra al secondo posto della graduatoria, ad un mese dall’inizio della stagione, alle spalle della capolista Union Rugby Milano.
“Il Capoterra –confessa Queirolo (il coach nella foto sopra è il primo partendo da destra) – non
guarda a quello che è stato o a quello che verrà e neppure pensa agli
obbiettivi: quelli si raggiungono, ma è prematuro parlarne. Dico sempre ai
ragazzi di rimanere determinati come sempre, ma anche molto tranquilli.
Scendere in campo con la consapevolezza di essere una squadra che ha una sua
identità, capace di imprimere il proprio gioco e uscire dal campo contenta
della prestazione fatta. Poi come ho sempre detto: solo alla fine
tireremo le somme e vedremo il risultato del lavoro svolto”. Quindi
niente sogni di gloria, ma andare a step e vivere giornata dopo giornata. “Esatto –
conclude Juan Manuel Queirolo -, ma solamente tranquillità, umiltà,
concentrazione e tanta determinazione. Domenica andremo a fare questa
trasferta. Speriamo di trascorrere una bella giornata di sport, di divertimento
alla ricerca di quel rugby che ci faccia sentire orgogliosi e contenti di
quello che facciamo assieme”.
MATTIA ARU L’EMOZIONE DI VESTIRE LA MAGLIA DEL CAPOTERRA
“Contro Bergamo dobbiamo dare il massimo: dalla
concentrazione all’intensità di gioco e, forse solo così si potremo portare a
casa una vittoria.
Classe 1994 Mattia Aru è un mediano di apertura ed estremo. Il suo amore
per la palla ovale risale all’età di 7 anni quanto ha calcato per la prima
volta il comunale di Capoterra indossando la maglia dell’Amatori. Con la
formazione cagliaritana ha onorato tutti i campionati giovanili fino ad
esordire, all’età di 18 anni, in serie A, titolare inamovibile per tre stagioni,
fino alla retrocessione in serie B e il suo passaggio tra le fila del
Centurioni Rugby di Lumezzane. Due
anni fa il ritorno a Capoterra per indossare quella maglia che Mattia ha
praticamente tatuata addosso. Anche per lui, come del resto per tutto il gruppo,
è stato un inizio di stagione davvero importante. E’ arrivata qualche meta ma
dai suoi piedi sono arrivate le trasformazioni alle mete e i punti sulle
punizioni. Così come accaduto domenica in casa contro Novara.
Ma che gara è stata quella contro la formazione
piemontese?
“Abbiamo affrontato una neopromossa, e ho visto in loro qualche
difficoltà nel gioco e soprattutto nel confrontarsi con una squadra esperta
come la nostra. Praticamente abbiamo espresso un buon gioco per tutto il match
e il risultato è stato il giusto premio a quanto fatto sul prato del comunale.
Abbiamo vinto quattro gare su quattro e questo per tutti noi è un risultato
fantastico che ci permette soprattutto di lavorare con maggiore tranquillità
pensando soprattutto di continuare su questa strada..senza mai rilassarsi
troppo”.
Il tecnico Queirolo da voi chiede il massimo,
soprattutto spera che si evitino quei black out difensivi avuti nelle prime tre
gare. Domenica questo non è avvenuto. Il lavoro settimanale comincia a dare i
frutti sperati?
“Essendo una squadra con dei giocatori nuovi è normale avere qualche
difficoltà, ma piano pian, con gli allenamenti e i consigli del coach Queirolo,
si migliora sempre più, per evitare certi cali con squadre, come quelle che
affronteremo nel proseguo della stagione, che ci daranno certamente gran filo
da torcere”.
La tua partecipazione ovviamente è determinante,
soprattutto la tua mira nei piazzati… che sensazione si prova nel vedere il
pallone volare e superare i pali?
“Amo tantissimo questo sport e, con me stesso sono molto duro perché
voglio la perfezione e quando sbaglio qualche calcio piazzato..beh ci rimango
davvero male. Viceversa quando vedo che il pallone va dentro i pali sono come
un bambino felice perché ho conquistato punti soprattutto per la squadra che,
in quel momento si fida tantissimo di me e, solo trasformando o realizzando
calci o anche effettuando una buona prestazione, sono sicuro di non deluderla”.
Un gruppo che quest’anno è più determinato
rispetto a quello degli anni scorsi…merito anche dei pochi innesti e del fatto
che pian pianino cominciate a prendere consapevolezza delle vostre forze?
“Gli innesti operati dalla società in estate, sicuramente danno una
mano, ma credo che la cosa che ci ha fatto cambiare è stato l’arrivo di Juan
Manuel Queirolo. Un tecnico che ci da tranquillità e si fida dei giocatori che
manda in campo. Con lui abbiamo un bel rapporto e questo è molto
fondamentale quando ci sono dei giocatori con delle buone qualità”.
Domenica si gioca a Bergamo. Il quart’ultimo
posto della formazione lombarda non deve trarre in inganno. Ha giocato solo due
gare (una vinta e una persa), si va a casa loro dove, davanti al pubblico amico
è sempre difficile. Come affronterete questa trasferta?
“Bergamo è una delle prime squadre toste che affronteremmo in questo
campionato, quindi dovremmo essere concentrati, non sbagliare quasi nulla e
ogni minima occasione sarà da sfruttare. Dobbiamo dare il massimo: dalla
concentrazione all’intensità di gioco e, forse solo così si potremo portare a
casa una vittoria”.
I tifosi sognano… è lecito parlare di serie A o
è prematuro?
“Serie A? Quando inizi un campionato e arrivano dei buoni risultati è
normale pensare al salto di categoria, ma stiamo con i piedi per terra e
viviamo di giornata in giornata e, come ama dire il coach solo alla fine
tireremo le somme. Finora abbiamo giocato con squadre di bassa classifica
e, quindi, credo sia ancora troppo presto pensare al salto di categoria, almeno
noi non ci pensiamo minimamente, ma posso dire che io ci credo e farà di tutto
affinché a fine stagione si possa festeggiare qualcosa di meraviglioso”.
(Le foto sono state tratte dal test Capoterra vs Amatori Probiotical Novara)








Nessun commento:
Posta un commento