sabato 5 novembre 2022

RUGBY SERIE B - GIRONE 1/Domani l'Amatori Capoterra a Bergamo in cerca di punti qualita' !

 

TRASFERTA INSIDIOSA ATTENDE IL XV DI QUEIROLO

L’Amatori Capoterra domani (ore 14)  fa visita al Rugby Bergamo 1950. Il coach argentino: “Bergamo è una  formazione che, forse, più delle altre esprime davvero un bel rugby”.

CAPOTERRA. La vittoria di domenica scorsa contro Novara (la quarta di fila) nel campionato di serie B, non ha cambiato certo il modo di operare dell’Amatori Rugby Capoterra che, nonostante respiri l’aria delle zone alte della classifica, ha tenuto il profilo basso e ha continuato, forse anche con maggiore intensità, a lavorare in vista dei prossimi, impegnativi appuntamenti che il calendario offre alla formazione isolana allenata da Juan Manuel Queirolo. Domenica, prima della sosta della prossima settimana, l’Amatori sarà impegnato nella difficile trasferta in casa del Rugby Bergamo 1950 (si parte alle 14). Si tratta della seconda gara, dall’inizio della stagione che vedrà il XV isolano fuori dalle mura amiche, ma quella di domani si preannuncia una sfida difficile e ricca di insidie. Bergamo attualmente occupa la quart’ultima casella della graduatoria. 


Una posizione piuttosto ingannevole dal momento che il XV bergamasco, ha già effettuato il turno di sosta e deve recuperare la gara del terzo turno contro Piacenza. Il resto del cammino è fatto di una sconfitta (all’esordio in casa contro Lecco: 35-10) e di una vittoria (in casa 18-15 contro Monferrato). Quindi un avversario da non sottovalutare ma da tenere in debita considerazione, come conferma il tecnico dell’Amatori Juan Manuel Queirolo. “Affrontiamo una squadra che più o meno ha le nostre caratteristiche di gioco - spiega coach Queirolo -. Un gruppo dinamico che corre, fa correre il pallone ed è davvero determinato, soprattutto quando gioca davanti ai propri tifosi. Una  formazione che, forse più delle altre esprime davvero un bel rugby”.

Capoterra comunque ha iniziato la stagione con il piede giusto: vittorie, punti e pian pianino anche una crescita tecnica che, giornata dopo giornata, ha regalato al campionato una squadra in grado di affrontare qualsiasi avversario con determinazione e spavalderia. “Noi –ammette il tecnico argentino del Capoterra – stiamo ancora lavorando per poter ottenere la nostra identità di gioco, che a grandi linee somiglia molto a quello di Bergamo. Siamo sulla buona strada. Domenica contro Novara ne ho avuto conferma. Quindi credo che la sfida che ci attende in Lombardia domenica, sarà certamente una bella gara, tra due belle squadre che giocano un buon rugby. Per noi una grande opportunità per continuare a crescere”. Eppure fa piacere, per il tecnico, i giocatori, la società e, soprattutto i tifosi, vedere un Capoterra al secondo posto della graduatoria, ad un mese dall’inizio della stagione, alle spalle della capolista Union Rugby Milano. 

Il Capoterra –confessa Queirolo (il coach nella foto sopra è il primo partendo da destra) – non guarda a quello che è stato o a quello che verrà e neppure pensa agli obbiettivi: quelli si raggiungono, ma è prematuro parlarne. Dico sempre ai ragazzi di rimanere determinati come sempre, ma anche molto tranquilli. Scendere in campo con la consapevolezza di essere una squadra che ha una sua identità, capace di imprimere il proprio gioco e uscire dal campo contenta della prestazione fatta. Poi come ho sempre detto:  solo alla fine tireremo le somme e vedremo  il risultato del lavoro svolto”. Quindi niente sogni di gloria, ma andare a step e vivere giornata dopo giornata. “Esatto – conclude Juan Manuel Queirolo -, ma solamente tranquillità, umiltà, concentrazione e tanta determinazione. Domenica andremo a fare questa trasferta. Speriamo di trascorrere una bella giornata di sport, di divertimento alla ricerca di quel rugby che ci faccia sentire orgogliosi e contenti di quello che facciamo assieme”.

 

MATTIA ARU L’EMOZIONE DI VESTIRE LA MAGLIA DEL CAPOTERRA

“Contro Bergamo dobbiamo dare il massimo: dalla concentrazione all’intensità di gioco e, forse solo così si potremo portare a casa una vittoria.

Classe 1994 Mattia Aru è un mediano di apertura ed estremo. Il suo amore per la palla ovale risale all’età di 7 anni quanto ha calcato per la prima volta il comunale di Capoterra indossando la maglia dell’Amatori. Con la formazione cagliaritana ha onorato tutti i campionati giovanili fino ad esordire, all’età di 18 anni, in serie A, titolare inamovibile per tre stagioni, fino alla retrocessione in serie B e il suo passaggio tra le fila del Centurioni Rugby di Lumezzane. Due anni fa il ritorno a Capoterra per indossare quella maglia che Mattia ha praticamente tatuata addosso. Anche per lui, come del resto per tutto il gruppo, è stato un inizio di stagione davvero importante. E’ arrivata qualche meta ma dai suoi piedi sono arrivate le trasformazioni alle mete e i punti sulle punizioni. Così come accaduto domenica in casa contro Novara.

Ma che gara è stata quella contro la formazione piemontese?

Abbiamo affrontato una neopromossa, e ho visto in loro qualche difficoltà nel gioco e soprattutto nel confrontarsi con una squadra esperta come la nostra. Praticamente abbiamo espresso un buon gioco per tutto il match e il risultato è stato il giusto premio a quanto fatto sul prato del comunale. Abbiamo vinto quattro gare su quattro e questo per tutti noi è un risultato fantastico che ci permette soprattutto di lavorare con maggiore tranquillità pensando soprattutto di continuare su questa strada..senza mai rilassarsi troppo”.

Il tecnico Queirolo da voi chiede il massimo, soprattutto spera che si evitino quei black out difensivi avuti nelle prime tre gare. Domenica questo non è avvenuto. Il lavoro settimanale comincia a dare i frutti sperati?

Essendo una squadra con dei giocatori nuovi è normale avere qualche difficoltà, ma piano pian, con gli allenamenti e i consigli del coach Queirolo, si migliora sempre più, per evitare certi cali con squadre, come quelle che affronteremo nel proseguo della stagione, che ci daranno certamente gran filo da torcere”.

La tua partecipazione ovviamente è determinante, soprattutto la tua mira nei piazzati… che sensazione si prova nel vedere il pallone volare e superare i pali?

Amo tantissimo questo sport e, con me stesso sono molto duro perché voglio la perfezione e quando sbaglio qualche calcio piazzato..beh ci rimango davvero male. Viceversa quando vedo che il pallone va dentro i pali sono come un bambino felice perché ho conquistato punti soprattutto per la squadra che, in quel momento si fida tantissimo di me e, solo trasformando o realizzando calci o anche effettuando una buona prestazione, sono sicuro di non deluderla”.

Un gruppo che quest’anno è più determinato rispetto a quello degli anni scorsi…merito anche dei pochi innesti e del fatto che pian pianino cominciate a prendere consapevolezza delle vostre forze?

Gli innesti operati dalla società in estate, sicuramente danno una mano, ma credo che la cosa che ci ha fatto cambiare è stato l’arrivo di Juan Manuel Queirolo. Un tecnico che ci da tranquillità e si fida dei giocatori che manda in campo. Con lui abbiamo un bel rapporto  e questo è molto fondamentale quando ci sono dei giocatori con delle buone qualità”.

Domenica si gioca a Bergamo. Il quart’ultimo posto della formazione lombarda non deve trarre in inganno. Ha giocato solo due gare (una vinta e una persa), si va a casa loro dove, davanti al pubblico amico è sempre difficile. Come affronterete questa trasferta?

Bergamo è una delle prime squadre toste che affronteremmo in questo campionato, quindi dovremmo essere concentrati, non sbagliare quasi nulla e ogni minima occasione sarà da sfruttare. Dobbiamo dare il massimo: dalla concentrazione all’intensità di gioco e, forse solo così si potremo portare a casa una vittoria”.

I tifosi sognano… è lecito parlare di serie A o è prematuro?

Serie A? Quando inizi un campionato e arrivano dei buoni risultati è normale pensare al salto di categoria, ma stiamo con i piedi per terra e viviamo di giornata in giornata e, come ama dire il coach solo alla fine tireremo le somme. Finora abbiamo giocato con  squadre di bassa classifica e, quindi, credo sia ancora troppo presto pensare al salto di categoria, almeno noi non ci pensiamo minimamente, ma posso dire che io ci credo e farà di tutto affinché a fine stagione si possa festeggiare qualcosa di meraviglioso”.


(Le foto sono state tratte dal test Capoterra vs Amatori Probiotical Novara)

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