mercoledì 12 agosto 2020

MARCO ANVERSA UNA VITA DA RUGBISTA.

 


“Ho sempre considerato il nostro corpo come una macchina di nostra proprietà , dove la differenza la fa il pilota ma un mezzo competitivo può fare la differenza...

Più lo curiamo e più terremo la nostra macchina ad alte prestazioni per la quotidianità ..

Allenamento, riposo ed alimentazione possono garantirti un buon biglietto da visita e ottime prestazioni in ambito lavorativo , sportivo o semplicemente un appagamento personale accompagnati da una sensazione di benessere ..

con il passare degl anni arriveranno cambiamenti biologici ma ... anche una 500 d’epoca se tenuta bene , funzionante e ben curata avrà’ sempre il suo fascino .. “





E’ MARCO ANVERSA, rugbista professionista quarantenne, viadanese, ad esprimersi in modo concreto e senza sottintesi sulla giusta alimentazione che dovrebbe seguire uno sportivo, ma eventualmente trovando dei volontari validissimo anche per noi “scribani” della palla ovale.

“Sono in pista da una vita – ammette l’allenatore giocatore ora ad Alghero – e sono convinto che c’è indubbiamente bisogno di qualche compromesso se vuoi giocare ancora a quaranta anni di età mettendosi in gioco con atleti molto piu’ giovani. Per questo motivo mi alleno tutti i giorni, e questo anche durante il recente lockdown, pertanto ritengo di potermela ancora cavare a modo.”

(allenamenti sulla spiaggia per gli algheresi) 




MARCO ANVERSA, viadanese di nascita e cresciuto rugbisticamente nel club giallonero, ha sfiorato  lo scudetto con l’Under 21, conquistando il titolo nazionale senior nel 2003 in finale con il Calvisano.

“Fu una bellissima finale – riprende ANVERSA – giocata sul mitico terreno del Battaglini di Rovigo con il Calvisano. In precedenza avevamo eliminato in semifinale il Benetton, dopo aver ceduto di ventuno punti di distacco a Treviso, riuscimmo in casa nostra a ribaltare il risultato infliggendo ventitre punti agli avversari. E questo al momento rimane l’unico storico scudetto conquistato dal Viadana.”

(da sin. il D.S. Daniele Pesapane con Marco Anversa)




Marco Anversa ha vissuto momenti significativi in diversi club e altrettanti particolari situazioni. Prima di rientrare ad Alghero il mediano di apertura ha giocato sino all’interruzione per il Covid19  del Campionato di Serie B, con la squadra del CUS Milano guidata tecnicamente da Pippo Frati.

“Avevamo una media di cinquanta punti segnati a partita e solo otto subiti, e quindi direi che meglio di così non si poteva fare. Era statauna creata una squadra per raggiungere la promozione in Serie A, e personalmente avevo due anni di contratto con questo club. In conseguenza del lockdown e della particolare situazione che si era creata, ho creduto bene di avvicinarmi alla mia famiglia, che attualmente vive proprio ad Alghero. E’ da quattro anni che ci siamo trasferiti in Sardegna, ad Alghero, ambiente sereno e tra l’altro con questa formazione ho disputatp centosettanta partite di campionato con il doppio ruolo di allenatore/giocatore. 

(Anversa a Milano/ph Sergio Pancaldi)




Dopo due anni di attività – dice l’atleta lombardo – passai al Noceto e per l’occasione cercai anche un eventuale inserimento nello staff tecnico, come preparatore degli skills, con la franchigia delle Zebre. Purtroppo per impegni familiari dovetti desistere rientrando ad Alghero dopo solo quattro gare di campionato. Ho ritrovato il giusto ambiente e l’entusiasmo che come sempre regna sovrano.”

ALGHERO, città sulla costa occidentale sarda, conta piu’ di quarantatremila abitanti, e lo sport del rugby è sempre stato molto apprezzato e seguito con vivo calore dal caloroso pubblico di casa. Attualmente dopo il lockdown la città gira nuovamente a regime e le attività commerciali e turistiche sembrano in costante ripresa. Marco Anversa, dunque, ricco di esperienza anche con la franchigia dei Crociati di Parma, dove gioco’ ineditamente in Coppa Europa nel ruolo di estremo, sarà il principale fulcro del team isolano. Avrà il duplice impegni di allenatore della prima squadra di Serie A, e sarà coadiuvato da un collaboratore straniero per quanto riguarda il coach del pacchetto di mischia, e con preparatore atletio l’algherese Gianni Madeddu. (rr)

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