Amatori Union Rugby Milano – Rugby Monferrato
18-24 (mete 2-4)
L’unico
rammarico è il risultato, perché sul piano della generosità e della
combattività ai nostri ragazzi non si poteva chiedere di più.
Monferrato non ha
rubato nulla, va detto, e merita i complimenti per la vittoria: ma – ne siamo
certi – i piemontesi hanno ascoltato il triplice fischio finale con infinito
sollievo. In quattordici per 70′, i nostri hanno messo sotto pressione fino
all’ultimo istante una delle avversarie più quotate per la vittoria nel girone
(in quanto prima delle non promosse l’anno scorso): solo un paio di episodi
sfortunati ci ha impedito di completare la rimonta e ha decretato alla fine una
sconfitta che lascia parecchi rimpianti, ma anche l’impressione di un
potenziale di cui forse stentiamo ancora a renderci pienamente conto. Teniamo
presente che il forfait appena prima della partita di due pezzi da novanta del
pack (si dice così, ma siamo ben oltre i cento…), cui si è aggiunto il
rosso (?) al nostro n. 3 dopo dieci minuti, hanno costretto i nostri due unici
piloni rimasti a un superlavoro che nel rugby moderno non può più essere
richiesto alle prime linee. Come non bastasse, l’infortunio capitato dopo
pochi minuti all’apertura titolare ha costretto gli allenatori a ridefinire
ruoli e tattica, e per di più a quel punto con una panchina cortissima. Alla
luce di questi fatti, non si può che restare ammirati per quello che i ragazzi
in campo, dal primo all’ultimo, hanno dimostrato di saper fare.
Al tempo
stesso, speriamo che l’esperienza di oggi sia sufficiente ai nostri giocatori
per prendere coscienza di quello che possono raggiungere se tengono alti
contemporaneamente gli obiettivi, la motivazione e la testa. Se i ragazzi erano
chiamati a dare una risposta agli interrogativi suscitati dalla preoccupante
mezz’ora di blackout di Rovato, la risposta è arrivata forte e chiara. Questo
gruppo ha le capacità per battere chiunque, in casa e in trasferta, se gioca
come oggi: l’importante è che d’ora in poi il furore agonistico mostrato
oggi i nostri se lo portino addosso, sotto la maglia, fino alla fine
di un campionato che si preannuncia avvincente e apertissimo.



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