“Certi amori non finiscono: fanno dei giri immensi e poi ritornano; amori
indivisibili, indissolubili, inseparabili”. E’ d’obbligo prendere in prestito
una nota frase cantata da Antonello Venditti, nel suo noto successo ‘Amici
mai’, per illustrare il gran colpo piazzato dai Lions Amaranto Livorno ed il
ritorno nella mischia labronica di Giacomo Bernini, una delle terze linee più
forti in ambito nazionale. ‘Mamo’, nato il 22 ottobre ’89, è stato uno dei
titolari inamovibili del Rovigo e del Petrarca Padova, squadre laureatesi,
rispettivamente nel 2016 e nel 2018, campioni d’Italia. Al suo attivo anche due
secondi posti nel massimo torneo nazionale, con le maglie del Prato e del
Rovigo. Giacomo Bernini è un atleta livornese ed ha mosso i suoi primi passi
nel mondo della palla ovale con la maglia dei Lions. E’ stato, in assoluto, uno
dei primi tesserati del club amaranto. I Lions sono nati nel 2000 e poche
settimane dopo la propria fondazione hanno cartellinato Giacomo, all’epoca
neppure undicenne.
L’avventura di Bernini è cominciata dunque nella stagione
2000/01 nell’under 12 Lions. Tutta la sua trafila nel settore juniores - sempre
sotto la guida dell’allenatore Emanuele Bertolini, uno dei due soci fondatori
Lions - si è sviluppata con la maglia amaranto. Il suo talento non è passato
inosservato. Ben presto l’avanti livornese (un giocatore di mischia completo,
valido a livello fisico-atletico e particolarmente dotato sul piano tecnico) ha
trovato spazio nelle selezioni nazionali giovanili. Le proficue esperienze
nell’Accademia di formazione del Centro CONI di Tirrenia gli hanno permesso di
maturare velocemente e di avvicinarsi al gran salto nel mondo seniores. Il suo
esordio ‘fra i grandi’ si è consumato con la maglia dei Lions, in serie B
(allenatore Massimo Goti) nella stagione 2008/09. Dopo una stagione in prestito
al Livorno Rugby (serie A), è diventato a tutti gli effetti giocatore
professionista con le maglie del San Donà, del Prato, delle Zebre, del Rovigo,
del Petrarca Padova e del Verona. I Lions, come da prassi, non hanno ostacolato
il passaggio di un proprio fuoriclasse nell’élite del rugby nazionale. Così
come accaduto per Barducci, Basha, Citi, Lucchesi, Mannucci, Paris e Tolaini,
gli amaranto, dopo aver ‘lavorato’ e fatto crescere nel proprio vivaio un
giocatore di gran talento, lo hanno lanciato nel rugby di alto livello. Le
importanti mete di Bernini e degli altri atleti cresciuti nel proprio settore
giovanile sono sempre celebrate da tutta la famiglia amaranto. Giacomo Bernini,
in particolare, è rimasto molto legato ai Lions. Sincere le sue amicizie con i
giocatori e con i dirigenti amaranto.
Non è mai mancata la sua significativa
presenza, in occasione delle feste di fine stagione, organizzate - per tanti
anni sul terreno della via della Chiesa di Salviano e da questo 2019 al
‘Priami’ di Stagno - dallo stesso club dei ‘Leoni’. Si tratta di kermesse nelle
quali si celebrano (per lo più) annate positive (per la prima squadra e per le
giovanili) e nelli quali si fa festa anche per i grandi successi (inclusi
ovviamente gli scudetti) colti, lontano da Livorno, da un ‘proprio’
rappresentante. Poche settimane dopo la promozione in B, giunta con un filotto
di 14 successi su 14 partite, i Lions dunque, con l’innesto del validissimo
terza linea, siglano una ‘meta’ di grande prestigio. Al quasi trentenne Bernini
non mancano richieste di squadre di primo livello nella Top12.
Insomma, se
avesse voluto, avrebbe potuto tranquillamente proseguire la sua carriera da
‘professionista’. Per scelta di vita e per il forte affetto che lo lega alla
società che lo ha sbozzolato e fatto diventare un giocatore, Bernini preferisce
però tornare agli albori. Dopo il suo percorso da professionista, ricchissimo
di soddisfazioni e di eccellenti risultati, torna, da questa annata 2019/20, in
forza ai ‘Leoni’. E’ già carico, pronto a dare il suo prezioso contributo alla
mischia labronica. E’ pronto a mettere a disposizione della squadra, nel nuovo
campionato di B, tutta la sua carica, tutto il suo talento e tutta la sua
esperienza, maturata nel massimo campionato nazionale. Sarà un leader prezioso,
c’è da scommetterci…
(FabioGiorgi)
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