venerdì 14 giugno 2019




In attesa di conoscere gli arrivi per la prossima stagione, comunicazione che la società inizierà a dare già dai prossimi giorni, è il momento intanto di fare il punto della situazione sui partenti.
Non saranno nella rosa dell’Argos Petrarca per il 2019/2020 Acosta, Belluco, Benettin, Bettin, Favaro, Francescato, Menniti Ippolito e Su’a.
“Ci dispiace molto che alcuni ragazzi vadano via”, spiega il Direttore Generale del Petrarca, Beppe Artuso. “La società però ha imboccato con decisione una strada di  rinnovamento della rosa. Ci sono dei giocatori che hanno dato molto in questi anni, li ringraziamo di cuore, ma purtroppo a volte lo sport costringe a prendere delle decisioni anche dolorose. Sottolineo che I rapporti personali con tutti loro non verranno di certo incrinati per queste scelte, fatte dai ragazzi stessi o dalla società a seconda dei casi”.
Quanto ad alcune situazioni specifiche, Artuso spiega più in profondità cosa è accaduto: “Su’a torna con la famiglia in Australia dopo cinque stagioni importanti al Petrarca. Altri, come Favaro, sono condizionati dal fatto che il loro futuro lavorativo si conciliava a fatica con l’impegno nel Top12. Una motivazione legata al lavoro anche alla base della scelta di Benettin, che ha giustamente pensato al suo futuro fuori dal rugby. Francescato cerca invece, a ragione, l’opportunità per avere più spazio ed essere la prima scelta nel suo ruolo”.
La dirigenza guarda anche al futuro. Artuso spiega come si sta muovendo da alcuni mesi, e ufficializza il primo arrivo.
“Io e Corrado Covi stiamo lavorando da gennaio per la nuova rosa del Petrarca. Non ci siamo mai fermati, pensando sempre in prospettiva futura”.
Il primo arrivo ufficiale è quello di Alberto Chillon, un gradito ritorno per il giocatore protagonista dello scudetto del 2011. “Ho chiesto io a Alberto di tornare”, racconta Artuso, “in quanto è un giocatore molto duttile, può ricoprire i ruoli di mediano di mischia, di apertura ed è un buon piazzatore. E poi ha un carattere da leader che a questo Petrarca servirà molto”.
Artuso apre poi una parentesi speciale per Luca Nostran, ma terza linea bianconera che sta concludendo la sua convalescenza per un malanno alla spalla. “Luca è un giocatore cresciuto nel vivaio del Petrarca, con il quale si è subito raggiunto un accordo sia economico che agonistico. Le sue prime parole infatti sono state: ‘Io dal Petrarca non voglio andare via’. Questo per me dimostra un vero attaccamento alla maglia e alla società”.
Infine novità anche per la squadra Cadetta e per l’Under 18: “Complimenti ai Campioni d’Italia”, conclude Artuso, “ma indipendentemente dallo scudetto giovanile, nel nostro programma c’era già la volontà di inserire nel programma di allenamenti di prestagione alcuni ragazzi giovani. Una decina infatti, tra serie A e Under 18, sono stati invitati a stare con la Prima Squadra fin da luglio.
Sono stati consegnati a Verona i premi alla carriera, tra loro numerosi petrarchini. Si tratta dell’Ovale d’Oro con Fronda, la massima onorificenza concessa dalla federazione Italiana. Il premio è stato assegnato anche al compianto Giorgio Sbrocco, scomparso nell’aprile del 2018, ed è stato ritirato dalla moglie Isabella tra la commozione generale. Altri bianconeri premiati: Lucio Boccaletto, Oscar Collodo, Corrado Covi, Roberto Dell’Uomo, Piergianni Farina, Antonio Galeazzo, Mauro Gardin, Fulvio Lorigiola, Vittorio Munari, Paolo Vigolo.

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