In attesa di conoscere gli
arrivi per la prossima stagione, comunicazione che la società inizierà a dare
già dai prossimi giorni, è il momento intanto di fare il punto della situazione
sui partenti.
Non saranno nella rosa
dell’Argos Petrarca per il 2019/2020 Acosta, Belluco, Benettin, Bettin, Favaro,
Francescato, Menniti Ippolito e Su’a.
“Ci dispiace molto che
alcuni ragazzi vadano via”, spiega il Direttore Generale del Petrarca, Beppe
Artuso. “La società però ha imboccato con decisione una strada di rinnovamento
della rosa. Ci sono dei giocatori che hanno dato molto in questi anni, li
ringraziamo di cuore, ma purtroppo a volte lo sport costringe a prendere delle
decisioni anche dolorose. Sottolineo che I rapporti personali con tutti loro
non verranno di certo incrinati per queste scelte, fatte dai ragazzi stessi o
dalla società a seconda dei casi”.
Quanto ad alcune situazioni
specifiche, Artuso spiega più in profondità cosa è accaduto: “Su’a torna con la
famiglia in Australia dopo cinque stagioni importanti al Petrarca. Altri, come
Favaro, sono condizionati dal fatto che il loro futuro lavorativo si conciliava
a fatica con l’impegno nel Top12. Una motivazione legata al lavoro anche alla
base della scelta di Benettin, che ha giustamente pensato al suo futuro fuori
dal rugby. Francescato cerca invece, a ragione, l’opportunità per avere più
spazio ed essere la prima scelta nel suo ruolo”.
La dirigenza guarda anche al
futuro. Artuso spiega come si sta muovendo da alcuni mesi, e ufficializza il
primo arrivo.
“Io e Corrado Covi stiamo
lavorando da gennaio per la nuova rosa del Petrarca. Non ci siamo mai fermati,
pensando sempre in prospettiva futura”.
Il primo arrivo ufficiale è
quello di Alberto Chillon, un gradito ritorno per il giocatore protagonista
dello scudetto del 2011. “Ho chiesto io a Alberto di tornare”, racconta Artuso,
“in quanto è un giocatore molto duttile, può ricoprire i ruoli di mediano di
mischia, di apertura ed è un buon piazzatore. E poi ha un carattere da leader
che a questo Petrarca servirà molto”.
Artuso apre poi una
parentesi speciale per Luca Nostran, ma terza linea bianconera che sta
concludendo la sua convalescenza per un malanno alla spalla. “Luca è un
giocatore cresciuto nel vivaio del Petrarca, con il quale si è subito raggiunto
un accordo sia economico che agonistico. Le sue prime parole infatti sono
state: ‘Io dal Petrarca non voglio andare via’. Questo per me dimostra un vero
attaccamento alla maglia e alla società”.
Infine novità anche per la squadra
Cadetta e per l’Under 18: “Complimenti ai Campioni d’Italia”, conclude Artuso,
“ma indipendentemente dallo scudetto giovanile, nel nostro programma c’era già
la volontà di inserire nel programma di allenamenti di prestagione alcuni
ragazzi giovani. Una decina infatti, tra serie A e Under 18, sono stati
invitati a stare con la Prima Squadra fin da luglio.
Sono stati consegnati a Verona i premi alla carriera, tra loro
numerosi petrarchini. Si tratta dell’Ovale d’Oro con Fronda, la massima
onorificenza concessa dalla federazione Italiana. Il premio è stato assegnato
anche al compianto Giorgio Sbrocco, scomparso nell’aprile del 2018, ed è stato
ritirato dalla moglie Isabella tra la commozione generale. Altri bianconeri
premiati: Lucio Boccaletto, Oscar Collodo, Corrado Covi, Roberto Dell’Uomo,
Piergianni Farina, Antonio Galeazzo, Mauro Gardin, Fulvio Lorigiola, Vittorio
Munari, Paolo Vigolo.
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