Il progetto, sviluppato da Sport e Salute in partnership con Kinder
Joy of Moving, è stato rilanciato dalla Federazione Italiana Rugby e
positivamente accolto dalle Società Calabresi: nella nostra regione Rugby Rende
e Rugby Cosenza 2007 hanno prontamente risposto all’appello, avviando già a
fine giugno il proprio campo estivo (unico EduCamp in provincia di Cosenza),
forti della convinzione che un sinergico gioco di squadra sia il trampolino di
lancio della rinascita. Partendo da questo assunto, il
punto di forza della
partecipata iniziativa risulta essere proprio l’interdisciplinarietà; al Rugby,
intesa come disciplina base poiché promotrice, si affiancano infatti badminton,
pallavolo, calcio, tennis, attività ludico-didattiche all’aria aperta,
laboratori creativi, in un percorso multidisciplinare, reso coerente con le
Linee Guida Nazionali e le prescrizioni che riguardano la tutela della salute e
il contenimento del contagio, che risponde perfettamente al claim “dal Gioco ai
Giochi” con il quale è stata lanciata l’iniziativa. La vivace collaborazione
fra i vari Organismi Sportivi locali - FIR Calabria e FIBa in primis -, gli
Enti di Promozione Sportiva e le ASD/SSD ha trasformato l’opportunità in
concretezza, offrendo ai moltissimi ragazzi accorsi sul Campo “Mazzuca” di
Rende, sede dell’evento, la possibilità di sperimentare metodologie e strategie
di formazione
(in foto Salvatore Pezzano Delegato FIR Calabria)
innovative, interfacciarsi con diverse discipline e ricostruire
il rapporto con l’Altro, divenuto a causa dell’incedere della pandemia un
concetto assai labile e relegato al mondo digitale. Salvatore Pezzano, Delegato
FIR Calabria, traccia con l’occasione un primo bilancio post COVID-19 lasciando
trasparire un sincero entusiasmo misto a commozione: «a distanza di quattro
mesi, poter rivedere finalmente il prato calcato da tanti giovani divertiti e
spensierati è un’emozione fortissima, che ripaga dei molti sacrifici operati
durante il lockdown e dà la giusta carica di energia per affrontare il prossimo
futuro» dichiara «c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare sperimentando
diverse attività e discipline sportive, non soltanto
per gli atleti, piccoli o
grandi che siano, ma anche per gli addetti ai lavori e sono certo questa
esperienza possa gettare le basi per l’allestimento di progetti più grandi e
ambiziosi.»(ValentinaCorrado)
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