mercoledì 15 luglio 2020

RUGBY GIOVANILE - Lusci e Zucconi due coach per il minirugby alessandrino.


L’ Alessandria Rugby continua a gettare le basi per una prossima stagione importante. Piedi per terra, ma determinati per migliorare e crescere: rientra in quest’ottica la cura del vivaio. Questa settimana il nostro focus è rivolto all’Under 12, affidata “alle cure” di Daniele Zucconi e Alberto Lusci.

“Oramai da quattro anni sul campo, prima con l’ Under 6 e 8 e poi con la 10 che tante soddisfazioni ci ha dato, e da quest’anno insieme al Maestro Daniele Zucconi con i mini-atleti della 12. Tutto è cominciato seguendo mio figlio sul campo, e per un paio d’anni giocando nelle fila degli OldBarberans.

(in foto Alberto Lusci)


 Ho sempre vissuto questa esperienza di educatore con il pensiero che sono insieme a questi incredibili bambini perché ho voglia di imparare e scoprire ogni giorno questo sport, e questo ruolo mi permette prima di tutto di crescere dal punto di vista personale” spiega Lusci.

Ognuno di questi giocatori è assolutamente diverso ed ha necessità di essere compreso nella sua singolarità, ma lo scopo finale è provare a fornirgli tutti gli elementi necessari alla loro crescita, prima come persone e poi come atleti. “Mi ritengo un privilegiato ad avere la responsabilità di questi piccoli uomini e credo che sia fondamentale il continuo studio per fare in modo che singoli individui diventino una squadra, un gruppo, secondo i fondamenti del rugby” conclude Lusci.

(in foto Daniele Zucconi)

 “Con loro sono severo, esigente e non permetto distrazioni, ma allo stesso tempo sono paterno. Nulla è più emozionante di vederli gioire per una vittoria o piangere per una sconfitta perché alla fine il gioco del rugby è solo una scusa, per far comprendere a tutti che nessuno come questo sport assomiglia alla vita. Poi certamente è importante incominciare ad abituare la squadra ad un approccio diverso alla competizione, nel senso che è importante far capire l’importanza della preparazione nel corso della settimana, la cura della posizione in campo, la condizione atletica e la responsabilità di essere presenti il giorno dei concentramenti. 

Proprio perché a partire dall’Under 14 si incomincia veramente a fare sul serio” spiega Zucconi.

 




Lo “storico zoccolo” della 12, quello che aveva incominciato compatto e coeso sin dall’Under 8 e che non si mai perso strada facendo, è approdato in 14 insieme al tecnico Ivo Rapetti, e a fare da “chioccia” sono rimasti i ragazzi del secondo anno.

 


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