Marco Bartolini nuovo presidente del Firenze Rugby
1931
Succede a Vezio Fanelli
dopo sei anni di incarico
Firenze – Marco Bartolini è il nuovo presidente del Firenze Rugby 1931, club che segue tutto il settore giovanile (U6/8/10/12/14/16), la senior di serie C e la squadra old dei Ribolliti del movimento rugbistico con sede al Padovani e che opera in sinergia con il Rugby Club I Medicei per le attività senior. Classe ’63, bancario, sposato con Amina Anelli e padre di Bianca e Eugenio - attuale giocatore in forza a I Medicei - è il quarto presidente del club biancorosso dopo Mario Besi, Giacomo Lucibello e Vezio Fanelli, al quale succede dopo sei anni di incarico di quest’ultimo che è stato riconfermato consigliere. Bartolini dal 2007 al 2010 è stato consigliere e segretario del Rugby Firenze 81 e Firenze Rugby 1931 e dal 2008 al 2020 consigliere del Comitato Regionale Toscano della FIR.
Il passaggio di consegne è
avvenuto al termine dell’Assemblea ordinaria che si è tenuta ieri sera presso
l’impianto sportivo Padovani durante la quale è stato approvato il bilancio per
la stagione passata e si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio
Direttivo della società. I consiglieri che per motivi professionali e personali
hanno lasciato l’incarico sono stati: Vittorio Iervese, Alessandro
Ippolito, Giacomo Lucibello e Luca Nannini; mentre i consiglieri
riconfermati (in ordine alfabetico) sono stati: Chiara Accardi, Silvio
Bernardi, Aldo Di
Francescantonio, Vezio
Fanelli, Stefano Giannardi, Marco Magini, Valerio Massimo, Fabio Stellini e Giacomo Taiuti. Neo eletti: Marco Bartolini, Giorgio
D’Alessandro, Gaia Farulli, Riccardo Romoli.
Al termine dell’Assemblea il presidente uscente Fanelli ha dichiarato: «Voglio ringraziare in generale tutti quelli che mi hanno dato una mano e tutti quelli con cui posso aver discusso perché mi hanno aiutato a migliorare. Sono contento e allo stesso tempo affaticato da questa esperienza che ho fatto volentieri perché ce n'era la necessità. Anche se molto impegnativo è stato bello. Gli anni passano e per me adesso tutto questo si sarebbe fatto ancora più gravoso per il sopraggiungere di incombenze personali. Ho deciso quindi di passare la palla a Marco al quale faccio il mio più sentito in bocca al lupo. Per me è stato un periodo di grande soddisfazione per la collaborazione che ho trovato con tutti, dai ragazzi e i tecnici a chi mi affiancato nella dirigenza e a tutti i volontari. In questi sei anni abbiamo sicuramente fatto dei passi in avanti rispetto alla situazione che ho trovato all’inizio del mio incarico, Purtroppo non è che oggi sia tutto rose fiori ma sicuramente per il Firenze Rugby 1931 la situazione è molto più gestibile. Abbiamo sistemato tante cose e tra quelle più sotto gli occhi di tutti abbiamo ottenuto attraverso il Comune tanti miglioramenti strutturali come una prima messa a norma dell’impianto, il campo in sintetico e il rifacimento della palestra. Rimango comunque qui a disposizione di Marco per portare avanti il tanto lavoro che ancora c’è da fare».
Queste le dichiarazioni del neo presidente Bartolini: «Anche se non ho mai vissuto l’emozione del campo, nel mio cuore mi sento un rugbista. Avevo visto qualche partita del 5 Nazioni capendo il giusto e l’onesto ed una partita, mi pare CUS Firenze Cecina, al Padovani. Nel 2006, consigliati da amici, portammo nostro figlio a provare questo sport e fu amore a prima vista per questo gioco e per quello che era il mondo che ci ruotava intorno. Era un periodo difficile per me e passare del tempo al Padovani mi aiutava a resistere. Cose da fare ce n'erano tante e quindi iniziai a dare una mano: scaricare l’acqua, aiutare al terzo tempo, piccoli lavori di manutenzione, il Borelli. Da lì è stato un progredire di impegno e responsabilità nel Consiglio del Rugby Firenze 81, poi nel Firenze Rugby 1931 per poi arrivare ai 12 anni di attività nel Comitato Toscano della FIR. Un periodo importante con molte soddisfazioni, principalmente nel riconoscimento della correttezza e dell’indipendenza, nel quale mi sono sempre occupato dell’organizzazione e della gestione dei campionati e di dare un supporto organizzativo alle piccole società che man mano nascevano. Quando mi è stato chiesto se mi interessava tornare a dare una mano al Firenze Rugby 1931 le incertezze del primo momento sono state subito superate dal pensiero di quanto mi ha dato il Padovani e il rugby, come uomo e come padre, e ho deciso che lo dovevo e lo volevo fare. Sono felice di questa scelta, lavoro da fare ce n’è tanto e non sarà facile. Ringrazio Vezio per gli auguri, farò tesoro dei suoi consigli e lavorerò duro per essere d'ispirazione a chi come allenatori e giocatori ogni giorno dà il massimo sul campo».
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