Anche se nel sud del nostro Paese il Coronavirus è stato meno virulento, l’obbligo allo stop per tutte le attività sportive, rugby compreso, si è dilungato per tutta la primavera proseguendo anche in questa fase iniziale dell’estate.
Purtroppo le logiche limitazionI dettate ed imposte dal Governo e dalla F.I.R., in merito alla ripresa degli allenamenti, hanno rallentato se non bloccato per quattro mesi la consueta preparazione. Anche a Santa Maria Capua Vetere, il Rugby Clan capitanato dal dott. Giuseppe Casino (foto sopra) , ha dovuto gioco forza adeguarsi alla situazione ed oltre a dedicarsi alle video conferenze ha potuto iniziare anche degli allenamenti specifici.
(lavori in corso in casa del RugbyClan)
“ Infatti da circa un mese abbiamo ripreso la preparazione – afferma Casino, che in questo periodo ha gestito le emergenze per il COVID 19 all’Ospedale di Piedimonte Matese (Caserta) – con delle ovvie importanti limitazioni. Abbiamo un bel gruppo di lavoro al campo, e per l’occasione si è dovuto creare un protocollo particolarmente protettivo per la salute degli atleti e di tutti noi. Sul campo abbiamo un ingresso ed una uscita completamente separati, per evitare pericolosi passaggi ravvicinati fra atleti/allenatori/dirigenti.
Sul campo si sono istituiti dei corridoi in senso trasversale rispetto al campo di gioco. Ogni striscia è lunga dieci metri, e tra una l’altra ci stanno due metri di distanza, per cui con questo sistema riusciamo ad accogliere contemporaneamente in campo tredici/quattordici atleti.
Ovviamente ci siamo attrezzati con i sanificatori per le mani, ogni atleta si
porta il proprio bagaglio a bordo campo, nel suo ristretto spazio personale,
evitando così pure qualsiasi contatto con attrezzature di altri ragazzi. “
Rugby Clan prima della
fatidica sospensione delle attività era impegnato nel campionato di Serie C/1
Girone H con gli avversari campani dei Dragoni Sanniti, i salernitani
dell’Arechi, i beneventani del IV Circolo, con gli Amatori di Torre del Greco,
con i cadetti del Napoli/Afragòla, i calabresi del CUS Cosenza e i molisani di
Campobasso degli Hammers.
“ Certo l’organizzazione sta funzionando a dovere – replica GIUSEPPE CASINO, da pochi giorni neo nonno per la nascita del piccolo Giulio – gli allenatori sono sempre a disposizione, e da pochi giorni si puo’ anche portare avanti qualche esercizio con il pallone ovale, anche se sempre con le dovute attenzioni per prevenire problemi di ordine sanitario. Ad ogni atleta del Rugby Clan è stato assegnato un preciso calendario per frequentare il campo, e gli stessi hanno risposto molto bene a queste nostre richieste, pertanto continueremo su questa strada augurandoci di ritornare al piu’ presto al vero gioco del rugby. In ogni modo questo ultimo periodo per il club si sono avute risposte molto incoraggianti grazie alla intensa partecipazione agli allenamenti da parte dei piu’ piccoli rugbisti, reduci da questo stressante lockdown.
Il Clan è vivo in
tutte le categorie, per non parlare degli Old, numerosi, attivissimi e come
sempre campioni anche in goliardìa!”
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