IL TEMIBILE CORONAVIRUS ha bloccato tutte le
attività agonistiche, ma soprattutto ha sconvolto lo scorrere della vita
quotidiana di milioni di persone. Lo sconforto ovviamente è aumentato per colpa
dei numerosi decessi che continuano ad alimentare in modo purtroppo consistente
le statistiche giornaliere.
Anche l’Ammiraglio ANTONIO CAIRO, ex atleta del CUS
Genova Rugby, per anni dirigente e Presidente del club, oltre che vero
gentleman, segue queste vicende logicamente in isolamento nella sua abitazione
genovese: “ Siamo di fronte ad una situazione inimmaginabile che colpisce tutte
le attività sportive, questo non era mai successo. E’ una situazione anomala,
fuori da qualsiasi pensiero, e anche il fatto di non poter vivere normalmente
essendo relegati nelle proprie abitazioni, non poter nemmeno uscire all’aperto
se non per motivi importanti, lede tutta la vita di una persona.
Nel mondo dello sport poi sono bloccate tutte le attivita’, così anche le gare veliche come la Girandia (l’Ammiraglio Cairo è grande appassionato e profondo conoscitore di vela ndr) sono ovviamente a rischio di saltare gli appuntamenti programmati. Certamente anche se si dovesse svolgere non sarà la solita regata. A livello sportivo poi è statoa clamorosa la sospensione del Sei Nazioni del rugby, ed ora anche il torneo della Guinness Pro 14.”
Nel mondo dello sport poi sono bloccate tutte le attivita’, così anche le gare veliche come la Girandia (l’Ammiraglio Cairo è grande appassionato e profondo conoscitore di vela ndr) sono ovviamente a rischio di saltare gli appuntamenti programmati. Certamente anche se si dovesse svolgere non sarà la solita regata. A livello sportivo poi è statoa clamorosa la sospensione del Sei Nazioni del rugby, ed ora anche il torneo della Guinness Pro 14.”
A rischio anche la Tall Ships Races 2020 in programma dal 2
luglio al 9 agosto, una regata ormai storica
che dovrebbe toccare i porti di Lisbona, Cadice, La Coruna,
Dunkerque......
“Tutti gli impianti sportivi genovesi e non solo, sono chiusi a qualsiasi attività – replica
ANTONIO CAIRO – il nostro caro Carlini chiuso, senza alcun ragazzo che si
allena, mai si era vista una simile
situazione.
Al di la delle attività sportive è un momento critico, umanamente inaccettabile, non è pensabile che al giorno d’oggi si ritorni al lontano 1918 quando la malaria fece un enorme numero di vittime. Il Coronavirus forse arrivando dalla lontana Cina non ha destato troppe attenzioni, almeno inizialmente, agli altri Paesi europei , e quindi ora si contano migliaia di decessi. Dalla mia abitazione di piazza Leonardo Davinci (quartiere di Albaro ndr) proprio mentre stiamo conversando sta transitando una sola autovettura, e nessun pedone per strada, situazione mai riscontrata in precedenza a quest’ora della giornata. Situazione impensabile come detto in precedenza, e mi ha reso molto triste assistere in Tv alle numerose bare di defunti trasportate da autocarri, senza alcun parente che abbia potuto piangere i propri cari, ripeto è un momento impensabile ed al di fuori di qualsiasi fantasia. In ogni modo dobbiamo unicamente essere ottimisti, collaborare, cercare di comportarci da buoni cittadini, rispettarndo le regole che ormai tutti conosciamo ed augurandoci che le varie attività possano riprendere al piu’ presto.”
Al di la delle attività sportive è un momento critico, umanamente inaccettabile, non è pensabile che al giorno d’oggi si ritorni al lontano 1918 quando la malaria fece un enorme numero di vittime. Il Coronavirus forse arrivando dalla lontana Cina non ha destato troppe attenzioni, almeno inizialmente, agli altri Paesi europei , e quindi ora si contano migliaia di decessi. Dalla mia abitazione di piazza Leonardo Davinci (quartiere di Albaro ndr) proprio mentre stiamo conversando sta transitando una sola autovettura, e nessun pedone per strada, situazione mai riscontrata in precedenza a quest’ora della giornata. Situazione impensabile come detto in precedenza, e mi ha reso molto triste assistere in Tv alle numerose bare di defunti trasportate da autocarri, senza alcun parente che abbia potuto piangere i propri cari, ripeto è un momento impensabile ed al di fuori di qualsiasi fantasia. In ogni modo dobbiamo unicamente essere ottimisti, collaborare, cercare di comportarci da buoni cittadini, rispettarndo le regole che ormai tutti conosciamo ed augurandoci che le varie attività possano riprendere al piu’ presto.”
CUS Genova in pausa forzata, quindi, come tutte al tre
squadre di rugby, ma con le varie iniziative portate avanti puntando
soprattutto su video clip, e comunque contatti video, seguendo particolari
preparazione di stampo atletico, ovviamente seguiti dalle propri
abitazioni. (rr)
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