martedì 31 marzo 2020

EMERGENZA RUGBY - Amatori Genova punta ad un ulteriore supporto tecnico.



COVID-19 colpisce duro, senza pietà, e limitandoci ad analizzare ovviamente il movimento della palla ovale, anche in Liguria tutti i club hanno obbligatoriamente bloccato tutte le attività, allenamenti compresi.
La domanda sorge spontanea. Quando ci sarà la tanto attesa ripresa dei giochi cosa sarà cambiato? Ritornerà in auge il puro spirito dilettantistico? Cosa puo’ essere necessario alle Società per rimettersi in carreggiata? Anche in casa dell’Amatori Genova, che pratica attività rugbistica a tutti i livelli, i problemi non mancano, ed il Presidente PAOLO BARABINO (in foto) esprime le sue idee...
“ Forse con esclusione dei due principali club, Benetton e Zebre, il rimanente movimento nazionale puo’ definirsi piu’ un finto/professionismo che altro. Purtroppo rimanendo ai nostri livelli sono certo che subiremo una riduzione degli introiti a livello economico. 








(In foto Federico Rebora, uno dei tecnici dell'Amatori Genova) 
Già all’interno del nostro club, prima dell’arrivo di questa maledetta pandemia, avevamo qualche idea di effettuare delle migliorie al nostro impianto sportivo di Sant’Olcese, utilizzando una parte del nostro budget, ma ragionando sulle possibili problematiche derivate dal calo degli aiuti provenienti dagli sponsor, saremo invece obbligati a ridurre drasticamente queste spese.”
L’Amatori Genova come altri club regionali non naviga certo nell’oro, e i problemi di stampo economico rischiano di evidenziarsi sempre piu’, ma questo non è l’unico cruccio per il club azulgrana.
“ Purtroppo a livello economico dalla Federugby non arriva nulla – ribadisce PAOLO BARABINO – ma ritengo sia ancor piu’ importante ricevere un maggior appoggio a livello tecnico. Alcuni nostri allenatori partecipano attivamente ai corsi organizzati appositamente da FIR, e spesso i nostri tecnici prendono parte a questi importanti stage, magari recandoci alla Cittadella di Parma,  ma il costo di circa seicento euro per esempio è tutto a carico delle Società. Come dirigente di questo club ritengo maggiormente importante non tanto ricevere un appoggio economico, e neppure far girare i nostri pur bravi quattro tecnici regionali nelle varie Società. E’ necessario formare degli allenatori preparati, motivati, che si rechino nei vari club. Ritengo poco utile utilizzare i nostri pur bravi allenatori regionali, che in linea di massima possono insegnare ai nostri ragazzi come quelli del nostro club. Come possiamo crescere in questo modo? Purtroppo con il passare del tempo mi sembra proprio che tutto ricada sul fardello delle Società.”
L’Amatori Genova quest’anno stava partecipando al Campionato di Serie C/1 Girone D, ai tornei giovanili con gli Under 18, con gli Under 16, al Campionato Regionale Under 14 ed alle attività della Propaganda e con numerose ragazze nelle attività al femminile. (rr)

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