'Un
rugbista non muore mai, al massimo passa la palla'. Oduware Imafidon - il
trequarti centro livornese di origine nigeriane che martedì scorso, a neppure
21 anni, ha lasciato la vita terrena - ha passato la palla ovale agli oltre
mille appassionati che nel corso di questa prima domenica del mese di ottobre
si sono dati appuntamento al 'Maneo'.
Gli appassionati - tutti dal cuore grande
e grosso - hanno raccolto l'invito di Livorno Rugby e Lions Amaranto ed hanno
contribuito al successo dell'iniziativa commemorativa 'Ciao Odu'. I giocatori
delle due prime squadre hanno simpaticamente dato vita, dalle 15,30 in poi, ad
una lunga serie di partite 'touch', nelle aree dei ventidue del campo di via
Settembrini (giocando per 'largo'). I 70 atleti coinvolti sono stati divisi in
sei squadre 'miste'. Per quel poco che conta, a vincere il torneo è stata la
formazione composta da Merani, Stiaffini, Paris, Campisti, Valente, Castelli,
Spinosa, De Donato, Gragnani Giacomo, Gesi, Rela, Marchi e De Robertis. Il
'torneo' è stato seguito da un pubblico foltissimo. A loro volta numerosi gli
atleti delle giovanili livornesi che, a modo loro, hanno partecipato
all'evento. Tutti quanti hanno così ricordato nel modo più semplice
l'inimitabile sorriso di Odu, che aveva indossato sia la maglia biancoverde
(tante le gare da lui giocate con le formazioni giovanili del Livorno Rugby),
sia la maglia amaranto (splendido il suo campionato di C1, con la prima squadra
Lions nella scorsa stagione).
Imafidon, tesserato Lions, era passato questa
estate in prestito al Livorno Rugby, pronto per esordire in B. Già dopo le
esequie di giovedì 4, i dirigenti di tutte le rappresentative (seniores e
giovanili) delle società rugbistiche livornesi si sono attivati per raccogliere
fondi per la famiglia dell'atleta. Il tutto in vista dell'evento di questa
domenica. Livorno Rugby e Lions intendono ringraziare pubblicamente tutti
coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Un grazie
anche a tutti gli amici - non solo livornesi - che hanno fatto sentire la loro
vicinanza in un momento tanto delicato. (FabioGiorgi)



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