C’è molto fermento nei club del rugby
alessandrino sia fra le Società storiche che in quelle di recente costituzione.
Una di queste ultime, il CUS Piemonte Orientale, abbreviando CUS PO, proprie
ieri sera ha potuto ufficializzare l’inaugurazione del nuovo impianto sportivo
di Casalbagliano, frazione di Alessandria.
Al cospetto del Rettore
dell’Universita’, prof. Giancarlo Avanzi e dell’assessorre allo sport del
Comune del Capoluogo, Pier Vittorio Ciccaglioni, al Presidente del CUS PO, Alice
Cometti, al Presidente FIR Piemonte Giorgio Zublena, si è proceduto al consueto
rito del taglio della banda tricolore, e poi tutti i giovani in campo per i
primi allenamenti. Fra i piu’ soddisfatti di questo significativo momento c’era
Alessio Giacomini, Segretario Generale del CUS PO: “Su questo campo giocheranno
i giovanili dei Black Herons con gli Under 14 ed Under 16, che alterneranno la
loro attività fra qua e il Mombarone di Acqui Terme – ci ha confidato lo stesso
- per quanto riguarda la squadra
seniores maschile (iscritta alla Serie C2
Ligure/piemontese ndr) giocherà
ancora per questa stagione a Giaròle, e in
ogni modo farà anche qualche partita qui ad Alessandria.
La Serie A Femminile
che portiamo avanti insieme in
franchigia con il Biella, giocherà una sola partita qui a Casalbagliano, magari
in Primevera, e la nostra idea è
comunque quella di concentrare gradualmente tutte le attività su questo
impianto. Questo è un progetto che come apripista è stato proprio il rugby ad
esordire, del resto questo impianto è un centro polisportivo. Con il Comune di
Alessandria e l’Università esiste la volontà
di acquisire un’altro lotto di terreno limitrofo a questo, per creare un
centro sportivo polifunzionale per universitari e non.“
CUS PO cresce, quindi, a tutti i livelli,
ed anche se l’ubicazione di questo impianto è piuttosto decentrato rispetto al
centro città, la zona rimane comunque raggiungibile con i mezzi, e con a
disposizione un discreto parcheggio per le autovetture. Campo di Giaròle alle
spalle quindi ?
“A Giaròle ed alla sua comunità va
assegnata tutta la mia gratitudine – replica GIACOMINI – a suo tempo infatti ci
venirono incontro, ed in un solo mese riuscimmo a organizzarci per iniziare
l’attività agonistica, che in poco tempo è cresciuta in modo concreto.
(in foto l'assessore allo sport e agli impianti sportivi Pier Vittorio Ciccaglioni)
Siamo
stati fortunati in quanto a Giaròle trovammo un impianto e un terreno di gioco
già a disposizione, pertanto senza essere costretti a fare particolari lavori ne spostamenti di
recinzioni, utilizzando delle dimensioni di un terreno di gioco adatte alla
situazione.
Questo impianto sicuramente sarà un valore aggiunto al nostro club. Fa parte di un percorso che
abbiamo iniziato nel 2016 e colgo l’occasione per ringraziare i volontari, i
tecnici, i genitori, i dirigenti in quanto in tre anni siamo partiti con il rugby con una squadra
senior, ad un settore giovanile con un impianto sportivo dedicato quindi non
c’è solo una Società, c’è un gruppo, un team che lavora all’unisono e che porta
avanti un progetto con attività dagli Under 6 agli Under 16, abbiamo iniziato
un progetto al femminile, si fa touche rugby con i Bonardas, insomma la nostra
attività è a pieno regime e sempre su questo terreno procederemo con le
attività legate al mixed ability.”
Il progetto del CUS PO è indirizzata ad
offrire alla comunità un rugby a trecentosessanta gradi dove tutti possono
avere la possibilità di praticare questo sport.
“Questa a mio parere è la missione che
noi dovremo imporci per i prossimi anni,
lavorando per ingrandire la struttura, lavorando per ottimizzare i numeri,
lavorando con il territorio, con le scuole, con tutti gli enti che possono risultare
interessati alle nostre attività. “
(nella foto il Rettore del CUS Piemonte Orientale, prof. Gian Carlo Avanzi, con la divisa da gioco donata dal club del rugby)
Il CUS PO ha una road map per i prossimi
otto anni.... “ Nel momento in cui si sbloccherà l’altro discorso tutto si
velocizzera’, noi del resto con questo nuovo impianto siamo anche in una zona dove teoricamente possiamo
raccogliere giovani dai vari sobborghi cittadini ed i numerosi comuni
limitrofi, raggiungendo un ampio raggio che comprende Fubine, Castellazzo
Bormida a sud, e la nostra offerta sportiva credo possa interessare ai ragazzi di tutte queste
zone.” (rr)
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