Il
Livorno Rugby under 18, sotto la guida dei tecnici Luca Isozio, Stefano Gesi,
Simone Morganti ed Enrico Squarcini, punta a traguardi di tutto rispetto nel
torneo ‘di A di categoria’, ai nastri di partenza il 6 ottobre (nel turno
d’esordio trasferta a Firenze). Negli ultimi due week end, i giovani
biancoverdi si sono messi in evidenza in due appuntamenti amichevoli. Dapprima,
a Prato, i labronici hanno disputato un triangolare con i padroni di casa e con
il Firenze. Per i livornesi, ancora in fase di rodaggio, sono giunte, in terra
laniera, due sconfitte su due gare. Ben più del risultato e del numero delle
mete siglate, ai quattro allenatori – che hanno ruotato tutti gli elementi a
disposizione – interessava verificare il grado di forma raggiunta. Risposte
decisamente incoraggianti. Poi, nel pomeriggio di sabato 21, i livornesi hanno
effettuato il loro debutto tra le mura amiche.
I biancoverdi hanno giocato, sul
sintetico amico del ‘Maneo’, due partite con due rappresentative genovesi: una
con la propria prima squadra ed una con la seconda.
L’intento, grazie al roster
così largo, è quello di giocare – e ribadiamo, non da semplici comprimari – il
torneo élite (ovviamente con la squadra migliore), sia il torneo regionale (con
i giocatori alle prime armi nel ruvido mondo under 18). Eloquenti i punteggi
conclusivi nelle due sfide giocate sul ‘Maneo’: la ‘prima squadra’ labronica si
è imposta 40-0 (7 mete a 0), la ‘seconda squadra’ ha vinto con i genovesi 33-0
(5 mete a 0). La crescita di tutto il gruppo, grazie al serio lavoro effettuato
nel corso degli allenamenti, è costante. Questi gli atleti dell’ampia rosa
biancoverde: Andreotti, De Rossi, Ficarra, Gragnani, Lavorenti, Tori, Giusti,
Baldi, Meini, Gesi S., Zannoni, Gesi S.,, Capozzi, Vallati, Lampugnale, Piram,
Mannucci, Campanile, Nanni, Nicastro, Cristiglio, Tomaselli, Rotondo, Barsotti,
Orsini, Eliseo, Angiolini.
Buona
la prima. A Bologna, nel torneo organizzato dalla locale società del Reno Rugby
1967, gli under 14 del Livorno Rugby, al loro esordio stagionale, hanno messo
in mostra qualità di rilievo per la categoria. Al via dell’evento quattro
valide formazioni di quattro regioni differenti. Oltre al Reno ed ai
biancoverdi, si sono presentate alla kermesse (Secondo Torneo Under 14 RCF
all’insegna della Cultura e della Fratellanza), il Partenope Napoli e il Rugby
Alto Vicentino. Si è giocato un girone all’italiana: i labronici, in rapida
successione, hanno battuto l’Alto Vicentino 24-0 (mete di Marianelli, Cioni,
Bianchi e Quercioli, condite da due trasformazioni di capitan Celi), ceduto
10-19 con il Partenope (mete di Bianchi e Marianelli) e superato il Reno 7-0
(meta di Cioni, trasformata da Celi).
Torneo di alto livello tecnico,
considerata l’età dei protagonisti (si tratta di atleti nati negli anni 2006 e
2007), celebrato in memoria delle vittime di mafia. A tale scopo, prima
dell’inizio della competizione, ad ogni capitano è stata consegnata un’apposita
fascia con scritto quattro nomi di vittime di mafia. In occasione della
consegna della fascia sono state spese alcune parole relative alla biografia
della vittima celebrata. Toccante è stato il momento della premiazione avvenuta
per mano di Margherita Asta, figlia di Barbara Rizzo (30 anni) e sorella dei
gemelli Giuseppe e Salvatore Asta (6 anni), uccisi per mano della mafia nella
strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985. Superfluo sottolineare come di fronte a
determinati avvenimenti, ogni valutazione tecnico-sportiva abbia un valore
secondario. Ecco, in rigoroso ordine alfabetico, i giocatori biancoverdi
protagonisti a Bologna: Autorino, Bargagna, Barsotti, Bianchi, Borgiotti,
Cannone, Casini, Celi, Cioni, D’Ammando, De Rossi, Giusti, Lottini, Mannucci,
Marianelli, Michelucci, Norfini, Perucci, Quercioli, Tosi. Allenatori:
Alessandro Saltapari, Rossano Campochiari, Federico Guidi e Fernando Tavella.
(FabioGiorgi)
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