giovedì 26 settembre 2019


Nel nostro viaggio nei Comitati regionali del rugby non poteva certo mancare la Liguria che, a conti fatti, a livello di popolazione conta su quattro province 1.550.600 abitanti circa, per un area di Km2  5.416,21 ovvero la terzultima a livello nazionale davanti solo Molise e Valle d’Aosta, ma con   circa 2.300 atleti rugbisti tesserati.


(in foto Oscar Tabor al Porto Antico di Genova)


“ Questi numeri si sono raggiunti ovviamente grazie ad un intenso lavoro di tutti i club – interviene OSCAR TABOR, Presidente CR FIR Liguria -  noi come Comitato regionale cerchiamo di incentivare e di favorire lo sviluppo principalmente del settore giovanile,  poi certamente c’è da programmare su quello che vorremmo ottenere in futuro.  Anche se siamo una piccola regione le tradizioni del rugby  sono molto forti, e radicate ormai in tutte e quattro le Province di Genova, Savona, La Spezia ed Imperia. Ormai sono realtà consolidate, anche se con i loro alti e bassi. 

Un dato di fatto in ogni modo alquanto significativo puo’ essere che  in Italia, l’anno scorso,  l’unica Regione che ha avuto un incremento in fase di tesseramento è proprio la nostra Liguria. Questo la dice lunga sull’impegno, sulla forza e la volontà che esiste in Liguria per portare avanti la nostra disciplina.”


(in foto Tommaso Castello impegnato con la nazionale azzurra con la Georgia nel vittorioso test di Firenze)

Logicamente non ci si puo’ mai accontentare dei numeri e dei risultati ottenuti, e questo anche il Presidente della federugby ligure lo sa molto bene.....

“ Certo bisognerebbe essere il triplo dei numeri attuali – riprende TABOR – meriteremmo piu’ proseliti, e per questo stiamo lottando sempre e comunque per migliorarci come è nella caratteristica e nello spirito, sempre presente in abbondanza nel nostro mondo della palla ovale. Avanzare e sostenere, questo è il possesso, il vero vademecum del nostro Comitato.”

La popolazione ligure è composta per il 65 % da pensionati, pochi quindi i giovani che teoricamente potrebbero inserirsi nel mondo dello sport, in qualsiasi attività sportiva, idem per il rugby.

(Oscar Tabor primo da destra ad un Memorial Besio/Massa)

“Mediamente le statistiche in merito parlano di 150.000 giovani compresi dai sei anni all’età  universitaria – ammette OSCAR TABOR, giunto al sedicesimo anno da Presidente del Comitato FIR Liguria – e nonostante questo la Liguria ha sempre espresso in questi ultimi dieci/quindici anni   ottimi atleti, anche di livello internazionale, con importanti presenze pure nelle nostre nazionali giovanili del rugby, e con un limpido esempio in Tommaso Castello, ora nelle Zebre e punto fermo della nazionale maggiore. E’ uno dei tanti genovesi che ha avuto esperienze prima nelle selezioni giovanili nazionali e, dulcis in fundo, vestire la maglia azzurra del primo XV. Ma ci sono altri ragazzi liguri che potrebbero arrivare a certi livelli, come per esempio Pierre Bruno. Tutti questi risultati sono arrivati grazie all’assiduo e competente lavoro dei vari dirigenti e tecnici del club. 
Lunga sarebbe la lista dei ragazzi liguri che hanno ricevuto l'onore di difendere la maglia azzurra nelle varie squadre giovanili, comprese due ragazze che hanno giocato nella nazionale femminile, ed una Micol Cavina si è pure laureata campionessa d'Italia con un team veneto.


(in foto da sin. Oscar Tabor e Marco Bollesan all'ormai storica inaugurazione del nuovo Stadio Carlini di Genova)


 La Liguria è quindi sulla strada giusta?

“ Bisogna migliorare comunque nei numeri siamo d’accordo, ma c’è da crescere anche sulla qualità. Personalmente sono abbastanza convinto che il nuovo modo di approcciarsi alla tecnica non possa che risultare decisivo in merito. In Liguria numerosi nuovi proseliti arrivano dall’annuale torneo Ravano, e il nostro principale impegno è rivolto alle attività giovanili. Abbiamo un club già in Elite con l’Under 18 e, con la nuova riformulazione dei campionati Under 16 , ora privati dei barrages, potremo tentare nuovi risultati importanti. Sono previsti nuovi appuntamenti per gli Under 14, con momenti di confronto grazie a innovativi stage che puntano ad una crescita globale. “


Intanto domenica 8 dicembre al campo Carlo Androne di Recco si svolgerà l’annuale Memorial “Besio/Massa” che da quest’anno sarà dedicato agli Under 16, e vedrà in gara sicuramente le rappresentative di Liguria, Piemonte, Lombardia e Toscana.

Discorso diverso, invece, per quanto riguarda l’attività del rugby nelle scuole, in ogni modo sensibilmente in fase calante.

“ Questo è un grande problema in quanto la scuola non è in grado di collaborare con le Società Sportive – dice TABOR – in quanto non esiste una vera materia dedicata allo sport. Contrariamente come succede, invece, negli altri Paesi europei. Pertanto non si puo’ pensare di instaurare un concreto rapporto con la Scuola, ed in questo caso l’attività nei campionati studenteschi è in fase calante. Avere una materia mirata allo sport vorrebbe dire crescita mentale e fisica.”

  (rr)


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