Un camp internazionale di altissimo profilo e una
novità assoluta per l’Italia insieme ai tecnici e ad alcuni giovani atleti del
club inglese dei Northampton Saints:
ecco il primo progetto che la Rugby Parma, col patrocinio del Comune e
della FIR, renderà operativo dal 2 al 6 settembre per
gli atleti dall’under 8 all’under 14 e per i loro staff.
Fondati nel 1880 e con un palmares di tutto
rispetto, i Northampton Saintsannoverano atleti del
calibro di Dan Biggar e Dylan
Hartley, vere leggende del mondo ovale, rispettivamente mediano
d’apertura del Galles e capitano dell’Inghilterra. Connor
Fleming, head of community dei Saints: “Da
oltre 15 anni organizziamo camp e programmi specifici per club non professionistici
ed enti scolastici e questa è la nostra seconda esperienza all’estero. Sono
rimasto colpito dalla lunga e importante storia della Rugby
Parma e soprattutto dall’energia e dalla passione dei sui
dirigenti”.
Ross Stewart (3°
livello RFU) e Juan Gonzalez Mendia (3° livello RFU) saranno
a capo del team di tecnici inglesi specializzati in “coach education” e nella
formazione e sviluppo dei giovani che volerà a Parma ospite del club gialloblù.
Il programma pensato per gli oltre 100 atleti
italiani e stranieri iscritti comprende 10 sessioni di allenamento di rugby,
giochi e lezioni di inglese con docente madrelingua, mentre per i 40 tecnici in
arrivo anche dall’estero sono previsti workshop quotidiani e 2 sessioni di
coach education riconosciute dalla FIR come aggiornamento di 1° e 2° livello.
“La scelta dei Northampton
Saints non
è stata casuale, ma fatta dopo attenta valutazione di varie alternative da
parte dei nostri ‘scout’ direttamente sul posto – ha dichiarato Alberto
Balestrieri, presidente di Rugby
Parma Young – Si tratta di un primo passo verso una collaborazione articolata
pluriennale che non esclude anche esperienze con realtà diverse, in ottica di
internazionalizzazione della nostra società”.
Anche il DS gialloblù Filippo
Vender si è detto molto soddisfatto della risposta al di
sopra delle aspettative sia da parte dei bambini che dei tecnici e del
riconoscimento ufficiale da parte della FIR dei
corsi per allenatori.
“Si tratta di un confronto con
tecnici di un nazione rugbisticamente molto evoluta – ha concluso il presidente di Rugby
Parma, Bernardo Borri – Un
mix di esperienza ludica e apprendimento in un contesto altamente
professionale, internazionale e divertente, con l’opportunità anche di parlare
inglese e confrontarsi con coetanei stranieri che saranno ospiti delle famiglie
dei nostri atleti. Gli allenatori avranno l’opportunità di trasferire ai loro
ragazzi in campo competenze di altissimo livello”.
A conclusione del camp, venerdì 6, l’immancabile
terzo tempo aperto a tutti i partecipanti, alle famiglie, agli esterni e a
tutte le squadre e gli staff della Rugby Parma.
Una grande festa con cerimonia di chiusura, cena a buffet e musica.
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