Cosa puoi chiedere di più a dei ragazzi che si sono fermati oltre un anno e mezzo fa, sgomenti, rispetto a quello che succedeva nel mondo? Li abbiamo cresciuti con il credo che si va avanti nonostante le difficoltà e loro lo hanno fatto. Si sono allenati da casa, lo hanno fatto al campo senza le docce, sia in estate che di inverno. Appena possibile sono tornati in palestra e ad allenarsi sul campo senza alcuna prospettiva di giocare, con occhi e orecchie sempre attenti a ciò che succedeva e alla sofferenza che le persone dovevano affrontare.
Si sono sacrificati, alcuni di loro lo hanno fatto consapevoli di dover affrontare un esame di maturità, ma sono tornati a giocare come desideravano e desideravamo. Lo hanno fatto nel modo migliore, portando in campo i valori rinnovati di lealtà, spirito di sacrificio, voglia di combattere e coraggio da vendere. La società Stade Valdotain Rugby vuole, così, ringraziarli per aver creduto fino in fondo al fatto che ogni sacrificio sarebbe stato ripagato. Si chiude un giugno da LEONI, che non vale nulla ai fini dei campionati e delle classifiche, contava solo esserci, e loro ci sono stati per rinnovare tutte quelle emozioni che sembravano sopite. Grazie di cuore ragazzi.
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