Depuratori:
la piena balneabilità frutto dell’attento lavoro della Città Metropolitana.
Con l’entrata in funzione a
regime dell’impianto di Rapallo, inaugurato il 12 luglio, ma già
attivo da alcuni mesi, si aggiunge un nuovo tassello al completamento del
progetto di Città Metropolitana di Genova relativo alla depurazione, un insieme
di opere che, oltre alle evidenti ricadute sulla qualità delle acque costiere,
riuscirà contestualmente a far uscire il territorio dai procedimenti di
infrazione comunitaria in ambito ambientale che ormai da molti anni
interessavano alcuni agglomerati della Provincia di Genova.
“È di questi giorni la notizia, apparsa sugli organi
di stampa, che il nostro mare è stato promosso agli esami antinquinamento,
ad oggi non sono presenti interdizioni alla balneabilità sulle coste
della Città Metropolitana di Genova, e questo anche grazie
all'impegno della Direzione Ambiente dell’Ente - dichiara la Direttrice
Ornella Risso - che ha intrapreso, dopo il subentro di Città Metropolitana ai
comuni nella gestione dei servizi di depurazione, un lungo ed attento lavoro
che ha consentito la localizzazione di tutti gli impianti di depurazione strategici
per il nostro territorio e, attraverso il loro inserimento nel programma
degli interventi approvato dal consiglio metropolitano, la loro
progettazione e realizzazione tramite il gestore IRETI.”
Buona parte delle annose situazioni sotto osservazione
in Liguria, gravitavano sul territorio della allora Provincia di Genova, ove
risiede il 56% della popolazione dell’intero territorio regionale. Grande
attenzione, quindi, è stata rivolta agli interventi sulla depurazione con opere
che vanno a sostituire impianti di tipo primario con i nuovi di tipo secondario
e a ciclo integrato (riutilizzo della risorsa).
Ad oggi risultano ben diciassette impianti attivi con questa
tecnologia, otto nella Città di Genova, e nove dislocati sul territorio metropolitano
e più precisamente: Punta Sant'Anna a Recco, Punta Pedale a S. Margherita
Ligure, Rapallo, Preli, Ciazze a Moneglia, Rossiglione, Ronco Scrivia, Santo
Stefano d’Aveto e Monleone a Cicagna.
Per quanto concerne il futuro prossimo, è in avanzata
fase di realizzazione il depuratore dell’area centrale di Genova sito in area
ex-ILVA, sono in corso le procedure di appalto per il depuratore di Ramaia a
Sestri Levante, per il quale è stato chiesto un finanziamento di 25 milioni
euro a valere sui fondi del Recovery Fund e che va a contestualmente a
risolvere criticità nella Val Petronio, la situazione di Arenzano sta
risolvendosi, come è risultato anche evidente dagli ultimi incontri che le
Commissioni Metropolitane hanno avuto con la popolazione e per il quale è avviata
la conferenza dei servizi per l' approvazione del progetto e l'autorizzazione
al funzionamento, mentre per quanto riguarda l'impianto comprensoriale di
Chiavari, a servizio anche di Lavagna, quest’ultima oggi non a
norma, è in corso il procedimento in capo a Regione Liguria, che dovrebbe
vedere l’approvazione del progetto entro il prossimo novembre.
“Queste opere non sono semplici da
realizzare, sono frutto di una importante sinergia tra Istituzioni, territorio
e gestore del servizio – dichiara Simone Ferrero, Consigliere Delegato
all’Ambiente dell’Ente - Per quanto riguarda gli investimenti, ogni anno è
previsto un programma di interventi per oltre 75 milioni di euro sul servizio
idrico integrato, che comprende anche le interconnessioni tra acquedotti e le
sostituzioni ed estensioni delle reti. Città Metropolitana di Genova svolge contestualmente
un ruolo primario di costante monitoraggio e controllo dell'affidamento del
servizio a IRETI, attuale gestore unico, anche attraverso l'irrogazione di
penali e sanzioni e una importante funzione di supporto agli utenti nei
procedimenti di conciliazione.”
“Questi risultati - conclude Ferrero - dimostrano
l'importanza del ruolo, riconosciuto anche a livello Europeo, delle Città
Metropolitane, e come l’azione di Città Metropolitana di Genova
contribuisca in maniera imprescindibile al raggiungimento dell’efficienza e
dell’efficacia del sistema depurativo, fondamentale per territori a vocazione
turistica come il nostro.”
FOTO: mappa dei depuratori a ciclo integrato
ad oggi presenti e una immagine del depuratore di Rapallo
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