Bellissima giornata di rugby a Reggio Calabria nello stadio di San Cristoforo. I ragazzi under 15, 17 e seniores della società C.A S. Rugby Reggio Calabria hanno disputato un torneo seven di touch rugby. Per l'occasione, si è organizzato il primo raduno dei veterani (giocatori degli anni 60-70-80) con adesioni che hanno superato qualsiasi aspettativa.
(Aldo Rositano durante il torneo touch seven giocato domenica scorsa)
Tra i tanti presenti, Peppe Schirinzi, Gino Coppola, Enzo Bentivoglio, Diego Giordano, Luigi Malluzzo, Pino Pitea, Raffaele Babuscia, Mario Foti, Saverio Saffioti e tantissimi altri, alcuni di loro non si incontravano da anni. È stata una giornata emozionante, si è tornati indietro di 40-50 anni, quando il rugby nella nostra città era sul gradino più alto rispetto agli altri sport. Da non dimenticare che è stato il primo a conquistare la serie A. Di questo dobbiamo dare merito a Peppe Schirinzi e al presidente Botti che riuscirono nell'impresa. Tutti gli altri hanno fatto la loro parte.
Un pensiero è andato anche a chi non c'è più, dal presidente Botti a Carlo Castellani che quest'anno ha passato la palla. Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti ed hanno partecipato con quello spirito che li contraddistingue da sempre. Alcuni come Spadaro e Vacalebre sono stati bloccati dall'influenza, tutti gli altri non presenti perché da tempo vivono al nord o all'estero. Ringrazio in particolare i componenti, della società C.A.S. Rugby: Leandro Riso in primis che mi ha affiancato quotidianamente per la realizzazione della manifestazione, Paolo Stillitano e Guido Castellani per la parte logistica, Pietro Tripodi, Rosario Poma e Giovanni Russo per la parte tecnica. (srrc)
Un anno di incredibili
soste e sofferenze, a vari livelli, purtroppo contornate anche con numerosi
problemi sanitari con decessi che hanno sconvolto l’intero Paese sono
impossibili da dimenticare. Nel tempo si sono accumulate difficoltà di stampo
economico e socetario ed ovviamente anche le attività sportive come il rugby
hanno pagato dazio!
“ Piu’ che un anno è stato un anno e mezzo di pausa – ammette ALDO ROSITANO, Presidente della SCUOLARUGBY di Reggio Calabria – in quanto l’anno scorso già a febbraio si era chiusa tutta l’attività. Quest’ultima stagione invece si era aperto ai primi di ottobre ed a fine dello stesso mese siamo stati costretti nuovamente a richiudere. E pensare che durante il mese precedente ci siamo dati da fare per rendere agibile il nostro impianto sportivo, rendendolo idoneo secondo le norme Covid da rispettare.
A maggio avremmo potuto riaprire le attività, ma i ragazzi erano troppo vicini agli esami della scuola, ed essendo ancora privi di certificati, visite mediche, diventava troppo impegnativo proseguire, e si è deciso di fermare definitivamente i nostri impegni. Adesso purtroppo non sappiamo ancora quale sarà il nostro destino, per rendersi conto di questo si dovrà attendere almeno due anni, con questo nuovo anno che sarà in ogni modo solo un momento di transizione. Non sappiamo chi verrà ad allenarsi a settembre, non sappiamo quanti frequenteranno il club, non si sa quanti atleti già tesserati ritorneranno, pertanto tutte le varie categorie giovanili rimangono in sospeso.”
Certo l’incognita della
ripresa rimane, ed in certi club la situazione non è delle piu’ rosee.
“ Il motore di queste
attività giovanili è la scuola –ammette ROSITANO - e se gli stessi istituti non ti fanno entrare
nel loro circuito, se la scuola ti crea problemi per noi diventa improbo
mettersi al lavoro. Noi del resto da sempre abbiamo operato con le scuole della
zona e anche l’altro anno, per esempio, avevamo già programmato ben quattro
interessanti progetti, di questi solo quello che si è concluso con le scuole
elementari a febbraio si è potuto concludere. “
(rr)
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