FormiAmo il futuro, presentato il nuovo progetto dell'Aquila Rugby Club
sostenuto da eni
Si chiama FormiAmo il
futuro il nuovo progetto
dell'Aquila Rugby Club sostenuto da ENI, partner dei colori neroverdi da tre
stagioni. Un percorso che investe nel futuro di giovani rugbysti, in sinergia
con il sistema educativo e con il sostegno fondamentale di ENI. Il progetto è
stato presentato stamane nel corso di una conferenza stampa cui hanno
partecipato il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente,
l'assessora comunale allo Sport Emanuela Iorio, Paolo Strada, responsabile Realizzazione iniziative progettuali eniservizi, il presidente neroverde Mauro Zaffiri e il medico sociale del club Federica Aielli. FormiAmo il futuro riprende la
normativa europea su chi pratica sport attivamente a tutti i livelli, e vuole
tutelare la “doppia carriera”
dell'atleta, dai punti di vista professionale e sportivo. Nel concreto,
il progetto prevede l'attivazione di azioni da intraprendere già dall'età
precoce – dai 10 ai 18 anni, la fascia all'interno della quale si registra
l'abbandono dello sport e/o della scuola – e fino agli atleti della prima
squadra, per far sì che le due carriere, formativa e sportiva, viaggino
parallele e non contrastanti. Una serie
di accordi a tutti livelli – dagli istituti scolastici
all'Università dell'Aquila – permetteranno agli atleti meritevoli dei percorsi
formativi e sportivi che intraprendono di non essere penalizzati. L'Aquila Rugby Club ed ENI stanno lavorando in sinergia con l'Ateneo aquilano per consentire agli atleti iscritti ai corsi di studi
universitari di avere un percorso di studi maggiormente dilatato nel tempo per
far si che
un atleta neroverde venga considerato fuori corso in un tempo maggiore rispetto ad uno studente che non pratica sport con costanza.
Grazie a convenzioni del club con i dipartimenti universitari Discab e Mesva, sono
inoltre già attivi tirocini con studenti fisioterapisti e terapisti
della riabilitazione, coordinati da Federica Aielli. FormiAmo il futuro è
anche uno strumento di formazione professionale dell'atleta: sviluppando il
percorso sia agonistico, che professionale, il giovane viene reintrodotto in
società a fine carriera, con un ruolo professionale ben definito e formato. Ne
sono già esempi i tecnici Vincenzo
Troiani, Pierpaolo Rotilio e Maurizio Zaffiri, dapprima atleti
neroverdi ed oggi di nuovo nel club per dare un contributo professionale e
tecnico alla squadra aquilana. “Non vogliamo solo formare l'atleta, ma anche
l'uomo in un percorso più lungo ed elaborato – ha affermato Mauro Zaffiri – in questo modo
anche la città potrebbe accrescere la sua attrattività, sia per i ragazzi
aquilani che vogliono giocare a rugby studiando nella propria città, sia per
gli atleti di fuori città, che possono scegliere L'Aquila anche per questa
particolarità”.
Ne è una dimostrazione anche l'alta percentuale di giocatori della prima squadra (ben 16
atleti) iscritti quest'anno a corsi dell'Ateneo aquilano, e che studiano
un'ampia gamma di corsi, da Scienze motorie all'Accademia delle Belle Arti,
passando per Ingegneria, Economia e Fisioterapia. “Ringrazio a nome di tutta la
società eni per aver scelto di affiancarci in questo percorso – ha sottolineato
il presidente neroverde – e in particolare la dott.ssa Anna Elisa Messa per la
sensibilità e l'attenzione dimostrata nei nostri confronti in questo triennio
di sostegno: mi preme sottolineare il suo appoggio al progetto presentato oggi.
Un sentito ringraziamento va inoltre alla dott.ssa Daniela Grossi per la preziosa e competente collaborazione”. “Siamo
convinti di voler sostenere un progetto che rafforzi il connubio tra sport,
studio e vita – ha evidenziato l'ing. Paolo Strada di eni – sono sicuro che FormiAmo il
Futuro sia prototipale in Italia, e sarà utile anche per tante altre
realtà sportive del Paese. Eni ci crede e lo fa qui all'Aquila, dove tempo fa
abbiamo iniziato un progetto per la ricostruzione di un simbolo, la Basilica di
Collemaggio, e dove oggi continua un percorso per la ricostruzione del tessuto
sociale”. Il futuro, insomma, è quello di una società giovane che cerca, con il
fondamentale contributo di eni, di formare
professionalità anche esterne allo sport, ma all'interno di un percorso
sportivo.
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