Il diritto all’anonimato è
innegabile soprattutto nei confronti di coloro che compiono gesti di un valore
incommensurabile, volti a salvare delle vite. È il caso di due giocatori
dell’HBS Rugby Colorno che hanno donato sangue midollare. Nel marzo 2015,
l’ADMO provinciale, Associazione Donatori Midollo Osseo, rappresentato da
Stefano Necchi, fece visita alla società biancorossa per sensibilizzare gli
atleti su una tematica tanto delicata quanto importante come la donazione del
midollo. Il messaggio di solidarietà fu preso al volo e in 30, tra giocatori
della prima squadra maschile, femminile e Under 18, entrarono a far parte della
famiglia Admo. Dall’estate scorsa ad oggi, sono stati chiamati in due: “Mi
hanno contattato a maggio per comunicarmi che era stata trovata una idoneità –
ha dichiarato uno di loro – Attendevo dunque la chiamata che è arrivata nei
giorni scorsi e mercoledì ho donato. Penso sia un dovere civico di ognuno di
noi.
La maggior parte delle malattie autoimmuni colpisce i bambini; spesso mi
trovo a lavorare coi piccoli del minirugby e anche per questo motivo mi sono
sentito in dovere di dire sì all’Admo. Durante la trafila di esami e
accertamenti, si è seguiti da uno staff medico impeccabile, che è a totale
disposizione per qualsiasi cosa. Ora dovrò fare alcune visite a cadenza
periodica, questo per sottolineare il livello di controllo al quale il donatore
è sottoposto. Noi sportivi siamo in salute e controllati, in fondo siamo dei
privilegiati; mettersi a disposizione per una nobile causa è, a mio parere, un
nostro dovere”.
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