GLI SPRINGBOKS sono
stati “matati” dagli Azzurri nel migliore dei modi, e questa storica
affermazione ha sicuramente rincuorato anche i piu’ scettici, quelli che non
credevano proprio a questo colpo a sorpresa che probabilmente se sarà
confermato nel successivo test di Padova di sabato prossimo con Tonga, ci farà
scalare posizioni nel Ranking Mondiale. La nazionale sudafricano in precedenza
ci aveva sempre battuto ed anche con risultati molto consistenti, e soprattutto
dopo l’Apertheid molti atleti di quel Paese sono venuti a giocare in Italia
portando in seno ai club grande tecnica ed esperienza. VINCENZO IERACITANO,
medico di chiara fama, ma anche ex rugbista di prima linea nel CUS Genova, con
esperienze anche come tecnico ed arbitro, è sempre stato profondo conoscitore
di questo importante movimento, ma sabato scorso ha saputo apprezzare soprattutto
gli Azzurri!
“Si il Sud Africa è
sempre stata ed ancora è una squadra molto forte – dice il dottore specialista in chirurgia generale,
d’urgenza e pronto soccorso – infatti proprio poche sono le formazioni che li
hanno superati nei confronti diretti, ma questa volta ha incontrato un’Italia
che ha giocato molto bene, con grande aggressività, ma al tempo stesso molto
disciplinata. L’arbitro di turno, infatti, ai sudafricani gli ha assegnato
pochi calci di punizione, e qnache questo comportamento ci ha agevolato per
ottenere la vittoria finale.”
Squadra aggressiva,
scrupolosa nei dettagli, ha regalato pochi ovali ai sempre temibili avversari,
gli Azzurri hanno difeso in modo arcigno ed hanno tenuto con intelligenza le
giuste posizioni durante gli arrembaggi, a volte piuttosto confusi degli
Sprinboks!
“Vittoria meritatissima
per l’Italia – riprende VINCENZO IERACITANO, che è stato responsabile medico
della Nazionale – e se il T.M.O. avesse assegnato la terza meta la differenza
nel punteggio avrebbe reso anbcor piu’ merito al team azzurro. Il punteggio
superiore ci poteva anche stare. Grande merito al gruppo, tenendo presente
che tre uomini su quattro di prima linea
erano esordienti, e comunque andavano a completare una linea giovanile della
nuova nazionale. “
Sabato prossimo allo
Stadio Euganeo di Padova (ore 15,00) gli Azzurri sfideranno le Isole Tonga, e
concluderanno il trittico dei Test Match CREDIT AGRICOLE CARIPARMA, ma questo
Tonga è comunque da temere visto i precedenti che in qualche occasione ci hanno
visto in chiara sofferenza?
“ Tonga in questo
periodo dell’anno – conclude IERACITANO – non dovrebbe costituire un grande
pericolko per l’Italia, il nostro rischio principale siamo proprio noi, il
pericolo è l’appagamento!”
Sia chiaro che nessun
avversario va sottovalutato, e nemmeno il XV del Sud Pacifico va preso con le
“molle”. Il minuscolo Regno delle Isole Tonga è composto da una miriade di
isole e isolotti, in tutto sono 170, ma solo 40 sono abitate complessivamente
da non piu’ di centomila anime, ma la percentuale di rugbisti è enorme. Intanto
Tonga nel loro tour sono riusciti a vincere (20/17) a San Sebastian con la
nazionale degli U.S.A.
A Firenze tra i 22.000
spettatori presenti c’era anche MAURO PIZZAGALLI, ex atleta del CUS Genova anni
70 e soprattutto arbitro di chiara fama, da Serie A, quando in quel periodo non
esisteva l’Eccellenza! Rugby d’altri tempi, altri metodi di allenamento, di
tecnica e di ..... peso.”
(nella foto Mauro Pizzagalli mentre arbitra un test di Old)
(nella foto Mauro Pizzagalli mentre arbitra un test di Old)
“L’Italia ha giocato
bene ed ha meritato di vincere con i sudafricani – dice il PIZZA – certo orma
il gioco è cambiato radicalmente, al giorno d’oggi è senza dubbio più fisico,
ai miei tempi si era tutti piu’ longilinei e scattanti, il gioco in velocità
era privilegiato. Ora gli atleti di quasi tutti i reparti raggiungono i cento
chili di peso ed oltre, e gli scontri a cento km all’ora sono devastanti,
insomma è proprio un’altro giocare. Sabato prossimo si dovrà affrontare Tonga,
e sono convinto che gli Azzurri se entreranno in campo con lo spirito che hanno
messo a Firenze non ci saranno alternativa alla seconda vittoria consecutiva.”
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