IL RUGBY CLUB SPEZIA,
dopo la retrocessione dal Girone 1 della Serie C al Girone 2, ha interrotto
l’attività a livello seniores, proseguendo pero’ con le categorie giovanili e
del Minirugby. GIUSEPPE STURLESE, Presidente del club del Levante ligure, non è
certo felice per la rinuncia alla prima squadra, ma gli alti costi sopportati
da questo movimento lo hanno costretto alla drastica decisione.
“E’ proprio così, solo
per gli alti costi che avevamo, e dovevamo sostenere siamo stati costretti ad
abbandonare l’idea di proseguire con l’attività della prima squadra – conferma
STURLESE – durante la scorsa estate, pero’, ci siamo attrezzati con il settore
giovanile e, collaborando con la Pro Recco Rugby, si è creata la Franchigia
Territoriale, che opera con i ragazzi degli Under 16 ed U18.
Sono soddisfatto
di questa collaborazione. Per quanto riguarda l’Under 14 è tutt’ora un’attività
work in progress, stiamo lavorando per andare avanti anche con questa attività,
pur non essendo tanti. Per quanto riguarda l’Under 10 ed U12 il movimento promette bene, e possediamo due
bei gruppi, e proseguiamo normalmente con l’attività.”
Le due squadre della
FTGI ProRecco/ Spezia, U16 ed U18, giocheranno le partite casalinghe un poco a
Recco, al Carlo Androne, altre al Denis Peroni di La Spezia nella ridente località della Pieve.
“Due confronti
dell’Under 18, impegnata nel Girone Elite – conferma STURLESE – si disputeranno a La Spezia, e tre del
Campionato Under 16. Sono già state calendarizzate, e così si è deciso anche
per dare un senso alla franchigia, la quale credo debba essere sentita come
tale, e per essere sentita in modo giusto per entrambe i dirigenti delle due
Società, è logico che si consolidi il senso di appartenenza. Logicamente, anzi
soprattutto, anche questo senso di collaborazione ed appartenenza, dovrà essere
percepito dagli stessi ragazzi delle due selezioni giovanili. Sono fermamente
convinto, dunque, che questa Franchigia puo’ durare nel tempo; inizialmente lo
sviluppo di questo progetto sta andando molto bene, quindi mi auguro di andare
avanti su questa strada.”
(i miniruggers dello Spezia qui impegnati sul campo di Recco con il CFFS Cogoleto - FOTO DI LUIGI BRIASCO)
Del resto questa
collaborazione tra i due club della riviera ligure del Levante non è fatto del
tutto nuovo, anzi fu proprio Roberto Besio a creare questa collaborazione fra
Pro Recco e Spezia.
“ La Franchigia ritengo
sia una soluzione ottimale – prosegue il dirigente spezzino – il rapporto tra
la nostra Società e Roberto Besio è stato sempre molto amichevole, cordiale,
schietto ed è indiscutibile che la collaborazione con la Pro Recco c’è sempre
stata, intrisa di tanto rispetto. Se lo Spezia anni fa nacque fu merito proprio
di Roberto Besio il quale nel 1994 ci
prese per mano e ci diede l’input
decisivo, e questo aiuto di fu espresso sia quando era Presidente del Comitato
Ligure, sia come dirigente della Pro Recco, e così anche come Consigliere
Federale.
Quindi noi dello Spezia a Roberto Besio dovremmo proprio fargli un
monumeto! E la collaborazione partì proprio con una squadra di Serie C che lui
sostenne, ma che si affido’ a giocatori privi di esperienza, e non poteva
funzionare, ma riuscimmo invece a partire da zero con il settore giovanile e
piano piano riuscimmo ad emergere creando un Club competitivo. “
Per fare una prima
squadra a La Spezia ci volle ben tredici anni, tanti anni di sacrifici e di speranze,
giocando su vari campi, saltuariamente al “Montagna” della Marina Militare, ma
soprattutto al Ferdeghini, e di quel gruppo di giovanissimi che diede vita alla
prima squadra spezzina l’anno scorso rimasero solo i vari Fascio, Maldini, lo
stesso figlio di Sturlese, Marco, che ora segue come co - allenatore le
attività giovanili con Mariano Vergassola.
(Marco Sturlese fa parte dello staff tecnico del R.C. Spezia)
“Purtroppo le ragioni
della decisione di abbandonare l’attività senior – conclude GIUSEPPE STURLESE –
sono ormai ben note. Purtroppo anche se avevamo a disposizione un campo
meraviglioso, bellissimo (il Denis Pieroni n.d.r.) pero’ nella realtà era
meglio il Ferdeghini dove i costi erano meno onerosi. Ovviamente continuiamo ad
allenarci sul sintetico del nuovo campo, sperando di poter rinverdire i vecchi tempi,
quando le nostre selezioni giovanili primeggiavano almeno nei nostri confini
regionali!”
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