mercoledì 16 novembre 2016


ITALIA SUD AFRICA è un CREDIT AGRICOLE CARIPARMA TEST MATCH, ed ufficialmente è la quattordicesima volta che gli Azzurri affronteranno i mitici “Springboks”, e mai ad oggi l’Italia è riuscita a vincere un incontro. Anzi permane pesantemente, lo storico peggior punteggio subito dalla nostra nazionale, quel 101/0 di Durban del 1999, ma i tempi sono cambiati! Lo ammette anche CHRIS DE MEYER, sudafricano, da otto anni nel nostro Paese, prima allenatore/giocatore nel Trepuzzi Salento poi ad Asti, attualmente tecnico della prima squadra del Monferrato in coppia con Roberto Mandelli, ma anche Responsabile Tecnico di tutto il settore giovanile del nuovo club e dei team dell’attività della Propaganda dell’Asti Junior.

(nella foto a sin. Chris De Meyer trainer Monferrato Rugby)

“ In Italia mi trovo sicuramente bene – dice CHRIS DE MEYER –  ed è per questo motivo che mi trovo ancora qua. Dopo due anni sono stato raggiunto dalla mia famiglia, abbiamo cambiato stile di vita, i miei figli ovviamente frequentano le scuole di Asti, noi tutti ci siamo adeguati alla vostra vita. Certo come in ogni Pease che vai si evidenziano cose positive, ma purtroppo anche situazioni difficili, questo pero’ è normale. Noi  ci siamo adeguati ed ora abbiamo tanti amici, e questo ci ha senza dubbio allietato convincendoci a rimanere in Italia.”
Chris De Meyer si è ambientato molto bene in quel di Asti, ed è arrivato nel club biancorosso a sostituire il suo amico, anch’esso sudafricano, WIM VISSER, che ha pure vestito la divisa della nazionale italiana. Italia e Sud Africa due mondi lontani non solo rugbisticamente allora?
“In Sud Africa ho giocato tra Cape Town, Georgetown e Bloemfontaine – ammette il tecnico -   ho sempre ricoperto il ruolo di mediano di mischia e a volte ho giocato anche secondo centro. Ad Asti ho trovato un ambiente sereno ed ora con la creazione del Monferrato la prima squadra si è tolta la soddisfazione di partecipare ad un interessante Campionato di Serie B. In Sud Africa  è un altro mondo, per quanto riguarda il rugby, pero’ solo a livello scolastico e universitario, non tanto come club. Le nostre scuole e le nostre attività universitarie sono di livello superiore. Il rugby è ritenuto attività scolastica, pertanto praticato metodicamente da tutti i ragazzi. Poi ci sono le Accademie, ma ripeto a livello di Società non vedo grandi numeri. Questo limitatamente ovviamente per le categorie giovanili. Noi comunque abbiamo piu’ sport praticati a livello nazionale, nelle scuole,  come il rugby ma c’è anche l’hockey su prato ed il cricket che raccol gono ampi consensi.”
Ora pero’ dopo la batosta subita dagli All Blacks a Firenze incontreremo un Sud Africa sempre quotato, nonostante arrivi da una sconfitta con l’Inghilterra!

(Con lo Junior Asti ha creato un gruppo vincente e preparatissimo già nella attività di propaganda)

“Per l’Italia il momento per battere il Sud Africa è ora – dice perentoriamente DE MEYER -  in quanto il XV verde oro non sta andando proprio bene in questo momento, la squadra è troppo politicizzata, era già sotto tono prima della Coppa del Mondo, e poi la si è vista perdere addirittura con il Giappone. Per l’Italia non sarà facile affrontare i sudafricani, ma anche per i miei connazionali sarà difficile vedersela con l’Italia. Contro gli All Blacks senza prendere troppo in considerazione il risultato finale, ho constatato che l’Italia sta cambiando, ha messo in campo molta piu’ energia, del resto non si poteva pretendere piu’ di così considerando che questa era la prima partita del nuovo corso, e contro la nazionale piu’ forte del globo. Aver notato maggior disciplina tra le maglie azzurre, maggior energia in attacco e questo è già di conforto. Secondo il mio parere per gli Azzurri sabato prossimo hanno in mano una grande opportunità.”





Nella storia del rugby italiano il Sud Africa è insieme all’Inghilterra, l’Australia, la Nuova Zelanda e le Isole Cook ancora imbattuto, e chissà che sabato a Firenze non si possa scrivere un’altra pagina memorabile per il nostro movimento?

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