ITALIA SUD AFRICA è un CREDIT AGRICOLE
CARIPARMA TEST MATCH, ed ufficialmente è la quattordicesima volta che gli
Azzurri affronteranno i mitici “Springboks”, e mai ad oggi l’Italia è riuscita
a vincere un incontro. Anzi permane pesantemente, lo storico peggior punteggio
subito dalla nostra nazionale, quel 101/0 di Durban del 1999, ma i tempi sono
cambiati! Lo ammette anche CHRIS DE MEYER, sudafricano, da otto anni nel nostro
Paese, prima allenatore/giocatore nel Trepuzzi Salento poi ad Asti, attualmente
tecnico della prima squadra del Monferrato in coppia con Roberto Mandelli, ma
anche Responsabile Tecnico di tutto il settore giovanile del nuovo club e dei
team dell’attività della Propaganda dell’Asti Junior.
(nella foto a sin. Chris De Meyer trainer Monferrato Rugby)
“ In Italia mi trovo
sicuramente bene – dice CHRIS DE MEYER –
ed è per questo motivo che mi trovo ancora qua. Dopo due anni sono stato
raggiunto dalla mia famiglia, abbiamo cambiato stile di vita, i miei figli
ovviamente frequentano le scuole di Asti, noi tutti ci siamo adeguati alla
vostra vita. Certo come in ogni Pease che vai si evidenziano cose positive, ma
purtroppo anche situazioni difficili, questo pero’ è normale. Noi ci siamo adeguati ed ora abbiamo tanti amici,
e questo ci ha senza dubbio allietato convincendoci a rimanere in Italia.”
Chris De Meyer si è
ambientato molto bene in quel di Asti, ed è arrivato nel club biancorosso a
sostituire il suo amico, anch’esso sudafricano, WIM VISSER, che ha pure vestito
la divisa della nazionale italiana. Italia e Sud Africa due mondi lontani non
solo rugbisticamente allora?
“In Sud Africa ho
giocato tra Cape Town, Georgetown e Bloemfontaine – ammette il tecnico - ho
sempre ricoperto il ruolo di mediano di mischia e a volte ho giocato anche
secondo centro. Ad Asti ho trovato un ambiente sereno ed ora con la creazione
del Monferrato la prima squadra si è tolta la soddisfazione di partecipare ad
un interessante Campionato di Serie B. In Sud Africa è un altro mondo, per quanto riguarda il
rugby, pero’ solo a livello scolastico e universitario, non tanto come club. Le
nostre scuole e le nostre attività universitarie sono di livello superiore. Il
rugby è ritenuto attività scolastica, pertanto praticato metodicamente da tutti
i ragazzi. Poi ci sono le Accademie, ma ripeto a livello di Società non vedo
grandi numeri. Questo limitatamente ovviamente per le categorie giovanili. Noi
comunque abbiamo piu’ sport praticati a livello nazionale, nelle scuole, come il rugby ma c’è anche l’hockey su prato
ed il cricket che raccol gono ampi consensi.”
Ora pero’ dopo la batosta
subita dagli All Blacks a Firenze incontreremo un Sud Africa sempre quotato,
nonostante arrivi da una sconfitta con l’Inghilterra!
(Con lo Junior Asti ha creato un gruppo vincente e preparatissimo già nella attività di propaganda)
“Per l’Italia il
momento per battere il Sud Africa è ora – dice perentoriamente DE MEYER - in quanto il XV verde oro non sta andando
proprio bene in questo momento, la squadra è troppo politicizzata, era già
sotto tono prima della Coppa del Mondo, e poi la si è vista perdere addirittura
con il Giappone. Per l’Italia non sarà facile affrontare i sudafricani, ma
anche per i miei connazionali sarà difficile vedersela con l’Italia. Contro gli
All Blacks senza prendere troppo in considerazione il risultato finale, ho
constatato che l’Italia sta cambiando, ha messo in campo molta piu’ energia,
del resto non si poteva pretendere piu’ di così considerando che questa era la
prima partita del nuovo corso, e contro la nazionale piu’ forte del globo. Aver
notato maggior disciplina tra le maglie azzurre, maggior energia in attacco e
questo è già di conforto. Secondo il mio parere per gli Azzurri sabato prossimo
hanno in mano una grande opportunità.”
Nella storia del rugby
italiano il Sud Africa è insieme all’Inghilterra, l’Australia, la Nuova Zelanda
e le Isole Cook ancora imbattuto, e chissà che sabato a Firenze non si possa
scrivere un’altra pagina memorabile per il nostro movimento?
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