Domani pomeriggio (ore
15,00 arbitro George Clancy, irlandese di Limerick) allo Stadio “Artemio
Franchi” di Firenze scenderanno in campo i due team della nazionali di rugby
d’Italia e del Sud Africa. E’ il secondo dei tre programmati dei CREDIT
AGRICOLE CARIPARMA TEST MATCH del novembre 2016 e per gli Azzurri, dopo la
sconfitta iniziale con i mitici All Blacks, ci starebbe proprio bene un colpo a
sorpresa, un’affermazione sugli altrettanto leggendari Springoks, due volte
Campioni del Mondo nell’era moderna. Abbiamo ascoltato numerosi pareri di
persone vicine al rugby internazionale, e alcuni sono anche convinti che gli
uomini di Conor O’Shea possano compiere l’impresa da tanti anni attesa. Piu’ o
meno la pensa così anche il livornese MATTEO MAZZANTINI, un tecnico che il
rugby lo “mastica” da anni e che, dopo aver vissuto momenti gratificanti da
atleta nelle serie superiori del Campionato Nazionale con diversi prestigiosi
club, ha difeso anche la divisa della nazionale italiana.
(nella foto da sin. Marcello Cuttitta e Matteo Mazzantini, due ex Azzurri che molto hanno dato al Club Italia)
“ Non so se sono la
persona giusta per esprimere in merito qualche pronostico – ammette MAZZANTINI,
che ora ricopre l’importante ruolo di Tecnico Regionale del Veneto – ma
onestamente tutte le volte che gioca la nazionale, pongo in lei sincera fiducia
purtroppo, come in alcuni casi precedenti, venivo presto contraddetto da un
pesante risultato negativo. Nonostante
tutto sono fiducioso in questa formazione, anche se credo che in ogni modo con
gli All Blacks gli Azzurri non abbiano fatto una eccellente prestazione, come
come si sente dire in giro tra gli addetti ai lavori. Si puo’ dire che è stata
una buona prestazione anche con episodi positivi, ma secondo il mio parere la
mancanza principale di questa squadra è stata l’assenza di fiducia, e quindi
nei momenti decisivi non si è fatto quello che si doveva , stoppiamo un’azione
anzichè portarla a termine.”
Italia a sprazzi con
gli All Blacks, ed onestamente è stato così anche nel tour estivo con
Argentina, Stati Uniti e Canada, ma almeno in questo tour gli Azzurri hanno
ottenuto due affermazioni su tre!
(nella foto da sin. Leonardo Quintieri, Matteo Mazzantini, Luca Zini ai tempi, comunque recenti, dell'Accademia di Torino)
“ Abbiamo un’allenatore
nuovo – dice MAZZANTINI - che cerca di
cambiare mentalità, una mentalità che soprattutto negli ultimi due anni è
scivolata sempre piu’ verso una ideologia da perdenti, ed un cambio di questo
tipo non è certo facile raggiungerlo facilmente. Il tour estivo è stato
positivo, ma gli avversari che abbiamo avuto di fronte non erano certo così di
livello, ora pero’ è venuto il momento di vedercela con formazioni di grande
qualità. Tra l’altro la Nuova Zelanda a Roma ha fatto una signora partita, e
questo dopo aver perso con gli irlandesi. D’altro canto proprio il Sud Africa,
che viene a giocare a Firenze non appare quella formazione che conoscevamo
tempo fa. Io sono sicuro di una cosa: l’Italia farà una bella partita, non so
quanto riuscirà a tenere sull’aspetto fisico, in quanto i sudafricani
atleticamente sono senza dubbio piu’ forti degli All Blacks. Noi dovremo
cercare di fare semplicemente il nostro gioco, manualmente, evitando le giocate
fatte a Roma contro la Nuova Zelanda,
dove abbiamo giocato veramente poco con l’ovale in mano.
Azzardiamo - calciare
il pallone per evitare il contatto fisico con l’avversario? Forse SI? Anche se
è poco rugbistico un discorso di questo genere?
(Foto ricordo al termine di Italia All Blacks con da sin. Dario Rondinella, Addetto alla Comunicazione FIR CALABRIA, ed Antonio TOTO' Perugini, ora VicePresidente FIR)
Ma MATTEO MAZZANTINI,
“cuore e mente” da vero rugbista naturalmente rifiuta la nostra teoria..... “ Non credo proprio sia stato
questo il motivo, penso invece che la strategia di gioco attuata dagli Azzurri
probabilmente prevedeva di rischiare meno, e quindi di giocare nel campo
avversario, ma non per evitare il confronto diretto. Poi anche quando calci il
pallone e che lo invii in touche per
conquistare terreno, o direttamente sul terreno di gioco, in seguito il
confronto fisico ci sarebbe stato in ogni caso, ed un conto è l’avere il
possesso, un’altro quando la palla ce l’ha l’avversario ed allora a placcare
dovrai essere tu, ed il confronto fisico ci sarebbe eccome! Secondo me è stata
scelta di squadra, credendo di portarla a termine e tutto sommato hanno anche
avuto l’atteggiamento giusto in quanto stando alle statistiche l’Italia di Roma
ha fatto un numero di placcaggi enorme, circa 150, sono proprio tanti! Tutti
questi placcaggi, pero’, tanti sono stati subìti pertanto loro andavano spesso
in off load mettendoci in seria difficoltà.”
Per congedarci con il
“paziente” MAZZANTINI gli chiediamo la Morale finale: “Hanno usato troppo il
calcio, credo che se con gli All Blacks avessimo giocato di piu’ alla mano
avremmo potuto fare sicuramente meglio!”
Non ci resta che
attendere poche ore, e lo spettacolo dell’ “Artemio Franchi” ci auguriamo ci porti
nuovi stimoli per il futuro, e comunque a fine test festa per tutti al Peroni
Village.
Dopo il test con gli
All Blacks saranno fuori gli infortunati Ghiraldini e Lovotti, mentre
rientreranno in squadra in prima linea Alessio Ornel Gega, classe 90’, origine
albanese accasato alla Benetton Treviso, autore di ben tre mete nel tour
estivo, e l’altro pilone Sami PANICO, laziale, classe 93’, scuola Capitolina,
poi Lazio, Calvisano e ovviamente Accademia Parma. A completare la terzalinea
insieme a capitan Sergio Parisse e Favaro ci sarà Francesco Minto, classe 87’.
Importante la prova della linea mediana composta da Carlo Canna e Giorgio
Bronzini. Ultima nota dieci atleti, sei inizialmente in campo, quattro in
panchina sono prodotti dell’Accademia Ivan Francescato di Parma.
SUD
AFRICA: Le Roux, Combrinck, Venter, De Allende, Habana, Lambie, Paige,
Whiteley, Alberts, Carr, De Jager. Du Toit, Kock, Strauss, Mtawarira. Altri
giocatori in panchina: Mbonambi, Kitshoff, Nyakane, Mostert, Mohoje, De Klerk,
Jantjies, Gossen. C.T. Allister Coetze.
ITALIA:
Padovani, Bisegni, Benvenuti, McLean, Venditti, Canna. Bronzini, Parisse,
Favaro, Minto, Vanj Shalkwyk, Fuser, Cittadini, Gega, Panico. Dalla panchina:
D’Apice, Quaglio, Ferrari, Biagi, Steyn, Gori, Allan, Boni. C.T. Conor O’Shea.
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