DOPO i Campioni del
Mondo neozelandesi, la nuova Italia del rugby se la vedrà con la nazionale del
Sud Africa, un’altra potenza della palla ovale internazionale. E’ dal 1987 che
si disputa la Coppa del Mondo del rugby, la William
Webb Ellis Cup, e da allora i sudafricani, con esclusione delle edizioni del
1987 e del 1991 che la vedevano esclusa dal circuito internazionale per i ben
noti problemi dell’Apartheid, nello stesso torneo ha accumulato posti d’onore
ed anche una importante affermazione nel 1992.
(Willem Heymans, sudafricano, ora gioca nella Pro Recco di Serie A, ma anche giocato in Eccellenza)
Fu l’edizione del rientro del
Sud Africa ai test ufficiali, e quel periodo sarà per sempre ricordato per la
storica consegna della Coppa dalle mani di Nelson Mandela al capitano Afrikaner,
Francois Pienaar. Ricordi indimenticabili,
come l’esibizione Del maori degli All Blacks, Jonah Lomu, all’inizio di
una carriere “stellare”, unica! Questo Sud Africa non è piu’ quello, ma in ogni
modo è pur sempre formazione in grado di gareggiare con le big dell’emisfero
sud, ovvero Nuova Zelanda, Australia ed Argentina, senza dimenticare pero’
Fiji, Tonga e Samoa. Sabato all’”Artemio Franchi” di Firenze (ore 15,00)
l’Italia di Conor O’Shea riceverà, dunque, gli Springbocks, un’avversario di
grande livello internazionale, ma ultimamente con qualche problema, e qualche
risultato comunque negativo.
WILLEM HEYMANS, sudafricano,
attualmente della Pro Recco di Serie A, ha iniziato a giocare nel suo Paese, ma
è giunto in Italia ancora prima dei diciotto anni di età ed essendo tesserato
per il Frascati, club italiano, ha potuto giocare in alcuni club senza alcun
vincolo di tesseramento.
“Si sono piu’ di dieci anni che sono in Italia
– ammette WILLEM HEYMANS, trequartista di chiara fama – e dopo aver giocato
nelle scuole di rugby delle Province del Nord, sono emigrato nel vostro Paese
dove ho potuto giocare a diciotto anni con i laziali del Frascati, poi ho avuto
grandi esperienze con Alghero, Asti, Gran Parma, Cavalieri Prato in Eccellenza,
CUS Genova ed infine da quest’anno sono approdato al Recco. “
Nonostante il team
sudafricano non appaia in gran forma, il gap tecnico tra le due nazionali
appare comunque a noi italiani piuttosto contrario. Certo che dalle Vostre
parti il rugby è una vera tradizione!
“Certo – dice HEYMANS –
giu’ in Sud Africa si fa rugby già dalla scuola, come qua si fa ginnastica, e
poi così nei College, il tutto è molto piu’ semplice da gestire, e questo anche
per agevolare i genitori dei ragazzi, che possono seguire meglio i proprio
figli, e solo dopo i diciotto anni si passa ai club. Ora c’è questo confronto fra
le due nazionali ed il nostro XV arriva da un momento molto particolare, certo
non esaltante, e contrassegnato da alcune debilitanti sconfitte. Sembra che in
seno alla squadra difetti di volontà, e l’orgoglio di prima sembra mancare.
(Heymans qui con la formazione del Tossini Recco, è il primo accosciato da destra)
Anche l’allenatore sembra aver problemi, insomma questa nazionale non trascorre
un buon periodo e per l’Italia è occasione, forse, di azzerare quelle zero
vittorie ottenute con gli stessi. Gli Azzurri dovranno affrontare il Sud Africa
cambiando mentalità, non ci si puo’ solo difendere, il Sud Africa attuale non
sono gli All Blacks e se la squadra di Conor O’Shea saprà metterci il cuore in
questo confronto ci potrà anche essere una grande sorpresa.”
Tra i piu’ grandi
atleti del rugby sudafricano vorremmo rammentare Victor Matfiel, il mediano di
apertura Percy Montgomery, “cecchino” infallibile dalla piazzola e Bryan Habana che, guarda il caso dopo un periodo di
pausa, rientrerà in squadra proprio per l’occasione con gli Azzurri: sarà uno
dei motivi in piu’ per godersi il test match Credit Agricole Cariparma in
programma nella bella Firenze!
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