domenica 20 novembre 2016


C’è chi scende, e c’è chi sale! E dopo la storica affermazione degli Azzurri (20/18) sui temibili Springboks sudafricani, gli Azzurri sono saliti in “carrozza” convincendo anche i piu’ scettici, mentre i sudafricani sono scesi “agl’inferi” confermando lo stato di crisi che prosegue in modo piuttosto evidente. Prima del Test Match CREDIT AGRICOLE CARIPARMA  in questione, giocato a Firenze, il Tecnico Regionale del Veneto, Matteo Mazzantini, si era dimostrato fiducioso di questo gruppo, composto per la massima parte da giovani atleti, ed i suoi pronostici si sono avverati. 
ALESSANDRO BOTTINO, nella ns. foto di lato, Tecnico Regionale della Liguria, affronta con la giusta coerenza l’esito della partita, il primo positivo per gli Azzurri sui sudafricani dopo dodici sconfitte consecutive.
“ Io da anni affermo che dobbiamo giocare con i giovani – dice appunto il tecnico ligure – e non perchè io lavoro con i giovani (nel CdF di Recco e con l’U18 del CUS Genova ndr) ma se i giovani di valore ci sono vanno utilizzati e valorizzati. Sabato con una prima linea di giovanissimi abbiamo tenuto a bada la prima linea del Sud Africa, che non è certo una delle ultime arrivate. Padovani e compagni sono alle prime esibizioni personali in confronti di livello partendo da titolari, e hanno fatto la loro figura. Sicuramente bastava vedere l’espressione del C.T. degli Azzurri, l’irlandese Conor O’Shea, che seguiva lo stesso test con gli OCCHI DELLA TIGRE, e intuire che proprio lui è riuscito a trasferire questa carica agonistica ai ragazzi, che in campo sembravano indemoniati! “

(Giorgio Bronzini, mediano di mischia dell'Italia apre un'azione)

Gli Springboks non sono stati certo a guardare, le hanno tentate tutte, soprattutto cercando piu’ volte di sfondare la linea difensiva dell’Italia, ma non è stato sufficiente.
“Come sempre il Sud Africa si è dimostrato presuntuoso – conferma ALESSANDRO BOTTINO -  in quanto se andassimo ad analizzare i calci piazzati che avrebbero potuto realizzare, probabilmente portandosi comunque avanti nel punteggio, e che invece hanno poi optato per altre scelte, questo solo per andare in meta, le cose sarebbero andate diversamente. Se prendessimo in esame la difesa degli Azzurri su maul, non potremo che ammettere che questi nostri ragazzi sono stati a dir poco fenomenali! Come gli Springboks vengono li per farti meta, sono uno dei pack piu’ organizzati al Mondo, e per almeno in quattro evidenti occasioni invece vengono respinti, tornando a casa con le classiche pive nel sacco?

 Eccellente prova del gruppo, e approccio mentale al confronto superbo non c’è altro da dire.”
Italia perfetta, e quando nel secondo tempo vengono sostituiti i due giovani mediani, Giorgio Bronzini è del 1990 e il beneventano Carlo Canna è del 1992, che avevano disputato una gara perfetta, e sono sostituiti direttamente dal toscano Edoardo Gori (cl ’90) e Tommaso Allan (’93) Conor O’Shea rischia un cambio d’identità decisivo per la squadra, invece tutto fila liscio, e l’apoteosi finali conferma le mosse comunque vincenti del tecnico irlandese.


“Puo’ essere che questa mossa sia stata programmata in precedenza, a noi non è certo dato a sapersi – dice BOTTINO – come puo’ essere stato l’operare un vero cambio di gestione inserendo due atleti un poco piu’ abituati al livello che dovevano gestire negli ultimi importantissimi minuti di gioco. Forse è stato un cambio strategico, e senza dubbio i nuovi entrati erano lucidi e meno affaticati dei precedenti, nonchè meno provati fisicamente dai duri ed inevitabili scontri sopportati nel medesimo test. In ogni modo O’Shea ha effettuato mosse tecniche giuste ed i frutti si sono visti. Ora, se avessimo subìto la solita onorevole sconfitta non saremo obbligati a vincere convincendo e con largo punteggio con Tonga, che affronteremo già sabato prossimo a Padova.

 Non riuscire eventualmente a ottenere una agevole affermazione con i tongani, questa stessa vittoria con gli Springboks potrebbe apparire come un singolo episodio ma, personalmente  confido sia cambiato il nostro abituale trend. Questo tecnico ha bisogno di risultati, e questa stupenda vittoria sembra tracciargli proprio una buona strada.”

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