sabato 3 ottobre 2020

RUGBY FIR VENETO - A Rovigo si è sviluppata l'annuale Assemblea Regionale.

 


A ROVIGO L’ASSEMBLEA REGIONALE ORDINARIA 2020

APPROVATA ALL’UNANIMITÀ LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE, LA FOTOGRAFIA DI UN MOVIMENTO IN SALUTE MESSO ALLA PROVA DAL COVID

Emozionato l’ultimo discorso di Marzio Innocenti da Presidente, i numeri di una stagione interrotta, attività regionale pronta a ripartire dalla prima settimana di novembre.

La tribuna coperta dello Stadio Battaglini di Rovigo ha ospitato questa mattina l’annuale appuntamento con l’Assemblea Ordinaria Regionale del Comitato Veneto, presieduta per l’ultima volta dal presidente uscente Marzio Innocenti, emozionato nel ringraziare le società del Comitato per la fiducia dimostrata ed il lavoro condiviso nel corso dei due mandati svolti.
Dopo la verifica dei poteri e della regolare composizione dell’assemblea, la Relazione Tecnico-Morale e Finanziaria del presidente Innocenti è stata approvata all’unanimità dai rappresentanti dei Club presenti, fotografando lo stato del rugby veneto a chiusura della stagione 2019-2020 ed in proiezione su quella 2020-2021.

 

“Nessuno di noi solo un anno fa poteva immaginare una stagione come quella passata, ma questo non impedisce di fare un bilancio del lungo periodo”, le parole di Innocenti nei passaggi più significativi.

 “Si è aperto un nuovo scenario, ancora in corso, che ha messo a dura prova la tenuta del nostro movimento e dei nostri Club. Una valutazione non ancora definitiva ci dice che stiamo riuscendo a portare le nostre navi fuori dalla tempesta, anche se non è ancora certo il porto dove potremo attraccare: di sicuro, il Veneto sta confermando la sua vocazione resiliente e pragmatica nell’adattarsi ad una situazione durissima, con la volontà di radicare ancor più in profondità il suo senso di appartenenza ad un territorio e ad una comunità con caratteristiche uniche in Italia”.

“Tutto il grande mondo del volontariato che anima e sostiene le società venete ha dimostrato di essere in grado di superare la drastica diminuzione delle risorse economiche. Fa male la rinuncia al massimo campionato da parte del Rugby San Donà, una scelta ispirata alla salvaguardia del settore giovanile e di propaganda, che dimostra una volta di più il pragmatismo e la lucidità dei dirigenti dei Club veneti”.

 

“Le iscrizioni ai campionati della prossima stagione stanno dimostrando che non abbiamo perso squadre ed anzi ne abbiamo in alcune categorie aggiunte. (…) In questo difficile periodo il Comitato tutto ha lavorato e si è impegnato per essere vicino e sostenere i Club nel difficile lavoro richiesto da questa contingenza (…). Il settore tecnico e lo staff non hanno mai interrotto l’attività con una progettazione tutta tesa ad adattarsi alla nuova situazione, e molte delle idee che ne sono scaturite sono poi state fatte proprie dalla FIR per tutto il territorio nazionale”.

 Nella parte finale dell’intervento, un bilancio dell’esperienza da massimo dirigente regionale: “Posso con certezza affermare che il Rugby della nostra regione è progredito, grazie al lavoro di tutti i Club con cui il Comitato ha quotidianamente lavorato per assecondare, facilitare e a volte indirizzare questo percorso, senza alcuna distinzione tra società più o meno grandi o importanti”.

 

“Sono personalmente felice dei rapporti con le Delegazioni del Trentino e dell’Alto Adige e con il Comitato Regionale Friulano, a conferma di ciò che da anni ci fa pensare ai nostri territori come ad una realtà unica, pur nel pieno rispetto delle reciproche specificità ed indipendenza”.


“Guardiamo con fiducia al futuro consapevoli di avere un sistema Rugby in buona salute e pronto ad affrontare le prove che ci attendono”.


In termini numerici, i dati sui tesseramenti risentono notevolmente dell’impatto dell’emergenza sanitaria, registrando su base stagionale complessiva una flessione di circa il 10% (-1391 tesserati rispetto alla stagione 2018-2019, per un totale di 11230 registrati al 30 giugno 2020), in un contesto che conta 98 società affiliate contro le 110 della stagione precedente.


Un’analisi comparata alla data del 26 febbraio (più attendibile in quanto depurata della variabile Covid) verifica per contro una sostanziale tenuta del dato-tesseramenti: nel 2019 erano 12010, nel 2020 11849, con un differenziale limitato a 161 unità.

Per quanto riguarda l’attività svolta, al momento della sospensione erano stati disputati 876 incontri ufficiali e 103 tra amichevoli e tornei, il tutto garantito dal gruppo dei 185 arbitri afferenti il Comitato Veneto.

 

Il Giudice Sportivo Territoriale, nella sua attività di organo giudicante, aveva effettuato un totale di 934 omologazioni (-30% rispetto alla stagione precedente, causa sospensione da Covid), di cui 549 relative a gare del Campionato Serie C2, Under 18 e Under 16 Maschile e 385 relative a raggruppamenti Under 14 ed attività Femminile Seniores, Under 16 ed Under 14.

 

Per quanto riguarda l’aspetto disciplinare, nel corso della stagione sono state comminate sanzioni pecuniarie per un totale di € 5.900,00 (in proiezione, una rilevante diminuzione rispetto alla scorsa stagione, a conferma del trend delle ultime tre stagioni). Le squalifiche a carico dei giocatori sono state 46, 15 le interdizioni, 492 i cartellini gialli.

 

Infine, il dato finanziario: il Comitato Regionale Veneto contava per la stagione 2019-2020 su un budget complessivo di Euro 108.500, suddivisi tra costi generali di Funzionamento (Euro 85.000) e Attività Sportive (Euro 23.500), cui si sommano i contributi federali previsti per il Piano Tecnico Regionale (Euro 38.000 per il Veneto, più Euro 2.000 per la Delegazione di Bolzano ed Euro 2.000 per la Delegazione di Trento).

 

Per quanto riguarda la ripartenza dell’attività agonistica, il Responsabile per lo Sviluppo Regionale Francesco Grosso ha ufficializzato la riapertura delle competizioni a partire da inizio novembre, come da planning elaborato a livello nazionale dall’area tecnica. Le specifiche organizzative di ogni singola categoria, così come ipotizzate dal Comitato Veneto per l’attività di propria competenza, sono in queste ore al vaglio della Federazione e sono tutte finalizzate a garantire la più ampia possibilità di gioco in un contesto di sicurezza e prevenzione per giocatori e società.

 

Particolare sottolineatura per il progetto Impegno & Sostegno Under 14: dati gli esiti estremamente positivi fin qui registrati, il progetto (basato sulla rinuncia ad un criterio di selezione classico ma, grazie alla sinergia tra i Club, sulla segnalazione dei giocatori più meritevoli per aspetti caratteriali e di impegno oltre che per valore tecnico-atletico, con platee più allargate) prosegue con rinnovato vigore.

 

Il presidente Innocenti ha poi illustrato il protocollo anti-Covid varato dalla Federazione, supportato dall’intervento del Consigliere Federale Roberto Zanovello che ne ha descritto il processo di formazione confermando l’impegno della FIR a modificare il Regolamento Organico per adattare la stagione ad un contesto complicato e difficile come quello che stiamo vivendo.

 

L’assemblea si è sciolta poco prima di mezzogiorno tra gli applausi, suddivisi tra il doveroso ringraziamento allo staff del Comitato (per segreteria e coordinamento generale le insostituibili Cristina Secco, Paola Raffaini e Federica Gaggiato, coadiuvate da Massimo Camerin e Guendalina Alfier, per l’area tecnica Francesco Grosso, Matteo Mazzantini, ) e quelli dedicati al ricordo del compianto Aldo Aceto, tecnico regionale responsabile dello sviluppo del settore giovanile femminile recentemente scomparso.

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