RUGBY E SOCIALE di Roberto Roncallo (O.D.G. 170599 roncallo.roberto488@gmail.com ) creato da Dino Fruccio
sabato 3 ottobre 2020
RUGBY FIR VENETO - A Rovigo si è sviluppata l'annuale Assemblea Regionale.
A ROVIGO L’ASSEMBLEA REGIONALE ORDINARIA 2020
APPROVATA
ALL’UNANIMITÀ LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE, LA FOTOGRAFIA DI UN MOVIMENTO IN
SALUTE MESSO ALLA PROVA DAL COVID
Emozionato
l’ultimo discorso di Marzio Innocenti da Presidente, i numeri di una stagione
interrotta, attività regionale pronta a ripartire dalla prima settimana di
novembre.
La tribuna coperta dello Stadio Battaglini di Rovigo ha ospitato questa
mattina l’annuale appuntamento con l’Assemblea Ordinaria Regionale del Comitato
Veneto, presieduta per l’ultima volta dal presidente uscente Marzio Innocenti,
emozionato nel ringraziare le società del Comitato per la fiducia dimostrata ed
il lavoro condiviso nel corso dei due mandati svolti.
Dopo la verifica dei poteri e della regolare composizione
dell’assemblea, la Relazione Tecnico-Morale e Finanziaria del presidente
Innocenti è stata approvata all’unanimità dai rappresentanti dei Club presenti,
fotografando lo stato del rugby veneto a chiusura della stagione 2019-2020 ed
in proiezione su quella 2020-2021.
“Nessuno di noi solo un anno fa poteva immaginare una stagione come
quella passata, ma questo non impedisce di fare un bilancio del lungo periodo”,
le parole di Innocenti nei passaggi più significativi.
“Si è
aperto un nuovo scenario, ancora in corso, che ha messo a dura prova la tenuta
del nostro movimento e dei nostri Club. Una valutazione non ancora definitiva
ci dice che stiamo riuscendo a portare le nostre navi fuori dalla tempesta,
anche se non è ancora certo il porto dove potremo attraccare: di sicuro, il
Veneto sta confermando la sua vocazione resiliente e pragmatica nell’adattarsi
ad una situazione durissima, con la volontà di radicare ancor più in profondità
il suo senso di appartenenza ad un territorio e ad una comunità con
caratteristiche uniche in Italia”.
“Tutto il grande mondo del volontariato che anima e sostiene le società
venete ha dimostrato di essere in grado di superare la drastica diminuzione
delle risorse economiche. Fa male la rinuncia al massimo campionato da parte
del Rugby San Donà, una scelta ispirata alla salvaguardia del settore giovanile
e di propaganda, che dimostra una volta di più il pragmatismo e la lucidità dei
dirigenti dei Club veneti”.
“Le iscrizioni ai campionati della prossima stagione stanno dimostrando
che non abbiamo perso squadre ed anzi ne abbiamo in alcune categorie aggiunte.
(…) In questo difficile periodo il Comitato tutto ha lavorato e si è impegnato
per essere vicino e sostenere i Club nel difficile lavoro richiesto da questa
contingenza (…). Il settore tecnico e lo staff non hanno mai interrotto
l’attività con una progettazione tutta tesa ad adattarsi alla nuova situazione,
e molte delle idee che ne sono scaturite sono poi state fatte proprie dalla FIR
per tutto il territorio nazionale”.
Nella
parte finale dell’intervento, un bilancio dell’esperienza da massimo dirigente
regionale: “Posso con certezza affermare che il Rugby della nostra regione è
progredito, grazie al lavoro di tutti i Club con cui il Comitato ha
quotidianamente lavorato per assecondare, facilitare e a volte indirizzare
questo percorso, senza alcuna distinzione tra società più o meno grandi o
importanti”.
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