A ROVIGO L’ASSEMBLEA REGIONALE ORDINARIA 2020
APPROVATA
ALL’UNANIMITÀ LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE, LA FOTOGRAFIA DI UN MOVIMENTO IN
SALUTE MESSO ALLA PROVA DAL COVID
Emozionato
l’ultimo discorso di Marzio Innocenti da Presidente, i numeri di una stagione
interrotta, attività regionale pronta a ripartire dalla prima settimana di
novembre.
“Nessuno di noi solo un anno fa poteva immaginare una stagione come quella passata, ma questo non impedisce di fare un bilancio del lungo periodo”, le parole di Innocenti nei passaggi più significativi.
“Si è aperto un nuovo scenario, ancora in corso, che ha messo a dura prova la tenuta del nostro movimento e dei nostri Club. Una valutazione non ancora definitiva ci dice che stiamo riuscendo a portare le nostre navi fuori dalla tempesta, anche se non è ancora certo il porto dove potremo attraccare: di sicuro, il Veneto sta confermando la sua vocazione resiliente e pragmatica nell’adattarsi ad una situazione durissima, con la volontà di radicare ancor più in profondità il suo senso di appartenenza ad un territorio e ad una comunità con caratteristiche uniche in Italia”.
“Tutto il grande mondo del volontariato che anima e sostiene le società venete ha dimostrato di essere in grado di superare la drastica diminuzione delle risorse economiche. Fa male la rinuncia al massimo campionato da parte del Rugby San Donà, una scelta ispirata alla salvaguardia del settore giovanile e di propaganda, che dimostra una volta di più il pragmatismo e la lucidità dei dirigenti dei Club veneti”.
“Le iscrizioni ai campionati della prossima stagione stanno dimostrando
che non abbiamo perso squadre ed anzi ne abbiamo in alcune categorie aggiunte.
(…) In questo difficile periodo il Comitato tutto ha lavorato e si è impegnato
per essere vicino e sostenere i Club nel difficile lavoro richiesto da questa
contingenza (…). Il settore tecnico e lo staff non hanno mai interrotto
l’attività con una progettazione tutta tesa ad adattarsi alla nuova situazione,
e molte delle idee che ne sono scaturite sono poi state fatte proprie dalla FIR
per tutto il territorio nazionale”.
Nella parte finale dell’intervento, un bilancio dell’esperienza da massimo dirigente regionale: “Posso con certezza affermare che il Rugby della nostra regione è progredito, grazie al lavoro di tutti i Club con cui il Comitato ha quotidianamente lavorato per assecondare, facilitare e a volte indirizzare questo percorso, senza alcuna distinzione tra società più o meno grandi o importanti”.
“Sono personalmente felice dei rapporti con le Delegazioni del Trentino
e dell’Alto Adige e con il Comitato Regionale Friulano, a conferma di ciò che
da anni ci fa pensare ai nostri territori come ad una realtà unica, pur nel
pieno rispetto delle reciproche specificità ed indipendenza”.
“Guardiamo con fiducia al futuro consapevoli di avere un sistema Rugby
in buona salute e pronto ad affrontare le prove che ci attendono”.
In termini numerici, i dati sui tesseramenti risentono notevolmente
dell’impatto dell’emergenza sanitaria, registrando su base stagionale
complessiva una flessione di circa il 10% (-1391 tesserati rispetto alla
stagione 2018-2019, per un totale di 11230 registrati al 30 giugno 2020), in un
contesto che conta 98 società affiliate contro le 110 della stagione
precedente.
Un’analisi comparata alla data del 26 febbraio (più attendibile in quanto depurata della variabile Covid) verifica per contro una sostanziale tenuta del dato-tesseramenti: nel 2019 erano 12010, nel 2020 11849, con un differenziale limitato a 161 unità.
Per quanto riguarda l’attività svolta, al momento della sospensione
erano stati disputati 876 incontri ufficiali e 103 tra amichevoli e tornei, il
tutto garantito dal gruppo dei 185 arbitri afferenti il Comitato Veneto.
Il Giudice Sportivo Territoriale, nella sua attività di organo
giudicante, aveva effettuato un totale di 934 omologazioni (-30% rispetto alla
stagione precedente, causa sospensione da Covid), di cui 549 relative a gare
del Campionato Serie C2, Under 18 e Under 16 Maschile e 385 relative a raggruppamenti
Under 14 ed attività Femminile Seniores, Under 16 ed Under 14.
Per quanto riguarda l’aspetto disciplinare, nel corso della stagione
sono state comminate sanzioni pecuniarie per un totale di € 5.900,00 (in
proiezione, una rilevante diminuzione rispetto alla scorsa stagione, a conferma
del trend delle ultime tre stagioni). Le squalifiche a carico dei giocatori
sono state 46, 15 le interdizioni, 492 i cartellini gialli.
Infine, il dato finanziario: il Comitato Regionale Veneto contava per la
stagione 2019-2020 su un budget complessivo di Euro 108.500, suddivisi tra
costi generali di Funzionamento (Euro 85.000) e Attività Sportive (Euro
23.500), cui si sommano i contributi federali previsti per il Piano Tecnico
Regionale (Euro 38.000 per il Veneto, più Euro 2.000 per la Delegazione di
Bolzano ed Euro 2.000 per la Delegazione di Trento).
Per quanto riguarda la ripartenza dell’attività agonistica, il
Responsabile per lo Sviluppo Regionale Francesco
Grosso ha ufficializzato la riapertura delle competizioni
a partire da inizio novembre, come da planning elaborato a livello nazionale
dall’area tecnica. Le specifiche organizzative di ogni singola categoria, così
come ipotizzate dal Comitato Veneto per l’attività di propria competenza, sono
in queste ore al vaglio della Federazione e sono tutte finalizzate a garantire
la più ampia possibilità di gioco in un contesto di sicurezza e prevenzione per
giocatori e società.
Particolare
sottolineatura per il progetto Impegno &
Sostegno Under 14: dati gli esiti estremamente positivi
fin qui registrati, il progetto (basato sulla rinuncia ad un criterio di
selezione classico ma, grazie alla sinergia tra i Club, sulla segnalazione dei
giocatori più meritevoli per aspetti caratteriali e di impegno oltre che per
valore tecnico-atletico, con platee più allargate) prosegue con rinnovato
vigore.
Il presidente Innocenti ha poi illustrato il protocollo anti-Covid
varato dalla Federazione, supportato dall’intervento del Consigliere Federale
Roberto Zanovello che ne ha descritto il processo di formazione confermando
l’impegno della FIR a modificare il Regolamento Organico per adattare la
stagione ad un contesto complicato e difficile come quello che stiamo vivendo.






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