Per chi
non seguisse il rugby locale forse parrà strano leggere che in un
girone del campionato Federale C2 giochi
La Drola, squadra interamente formata dai detenuti del carcere
delle Vallette, ma unica e incisiva resta
sempre l’esperienza per i pochi che hanno modo di assistere a
una loro partita ( pochissimo il pubblico ammesso) e ovviamente per
le squadre che hanno l’onore di affrontarla. Domenica 25 marzo è
toccato ai cinghiali del ValTanaro Rugby recarsi sul campo
all’interno delle mura per cercare di dimenticare la
sconfitta dell’andata che tanto amaro in bocca aveva lasciato.
Il fischio
dell’arbitro avvia una partita dall’intensità elevata che vede
le due squadre intenzionate ad imporre subito il proprio gioco senza
studiarsi troppo.
La prima
meta la segna il Val Tanaro al 5’ (Seck ) con un’azione ben
ordinata sulla fascia che regala i primi 5 punti.
(Una foto di Ivan Dutto dal precedente test con Cuneo)
Il gioco
della Drola, pur se caratterizzato da poche variabili è veloce e sempre
aggressivo, letale nei momenti in cui la difesa valtanarina si fa cogliere
impreparata: il pareggio arriva quasi subito.
Ma lo
scontro non è che alle battute iniziali,i cinghiali non perdono mai la
concentrazione e capiscono come i punti che servono possono arrivare solo
rispondendo un’azione alla volta, un centimetro alla volta. Il sorpasso
arriva con un’intelligente touche nei 22 avversari che sorprende
totalmente la difesa e permette a Porasso di volare in meta (
trasformata).
A questo
punto la Drola può rispondere in un solo modo : intensificare
l’attacco. Il suo schema è semplice ma pericoloso, complice la
notevole fisicità della squadra che riesce a trascinareper metri
il Val Tanaro prima di essere arrestata, obbligando a raddoppiare
quando non a triplicare il placcaggio. La squadra di casa segna così
altre due mete sfruttando anche una difesa a volte distratta.
I cinghiali però rispondono egregiamente: con un’ulteriore
meta (Vallauri) e una difesa sempre coraggiosa
che costringe a commettere alcuni falli ( si totalizzeranno quattro
cartellini gialli, 2 per squadra ) che aggiungono 3
punti su calcio piazzato portando a 20-22 il punteggio di fine primo
tempo.
Dopo il
cambio campo La Drola non demorde, anzi sembra raddoppiare gli
sforzi, ma ormai la squadra di Farigliano ha trovato il giusto ritmo:
regge i continui attacchi, organizza ora con calma ed
efficacia la difesa e piazzando altri due calci di punizione e una
splendida meta al 78’ (Giraudi) pone le distanze necessarie a portare a casa i
tre punti più bonus, nonostante la rocambolesca meta
avversaria segnata nell’ultima azione della partita (25-35 al
termine).
Il rugby
è innegabilmente un sport duro, verrebbe da dire duro come solo la vita stessa
sa essere, ma per chi lo gioca rappresenta quella parentesi di 80 minuti in cui
sentirsi liberi e dimenticare per un attimo tutto il resto.
Sarà per
questo che dopo l’immancabile ma brevissimo terzo tempo i ragazzi
della Drola salutano gli ospiti con il loro grido :” Libertà!”.
Il Val Tanaro
risponde con il grido preso in prestito dal Battaglione Alpini Ceva :
”Andouma prou”.Andiamo davvero. Il loro campionato sta prendendo una piega
entusiasmante.
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