mercoledì 28 marzo 2018


Per chi non seguisse il rugby locale forse parrà strano leggere che in un girone del campionato Federale C2 giochi La Drola, squadra interamente formata dai detenuti del carcere delle Vallette, ma unica e incisiva resta sempre l’esperienza per i pochi che hanno modo di assistere a una loro partita ( pochissimo il pubblico ammesso) e ovviamente per le squadre che hanno l’onore di affrontarla.  Domenica 25 marzo è toccato ai cinghiali del ValTanaro Rugby  recarsi sul campo all’interno delle mura per cercare di dimenticare la sconfitta dell’andata che tanto amaro in bocca aveva lasciato. 
Il fischio dell’arbitro avvia una partita dall’intensità elevata che vede le due squadre intenzionate ad imporre subito il proprio gioco senza studiarsi troppo.
La prima meta la segna il Val Tanaro al 5’ (Seck ) con un’azione ben ordinata sulla fascia che  regala i primi 5 punti.

(Una foto di Ivan Dutto dal precedente test con Cuneo)

Il gioco della Drola, pur se caratterizzato da poche variabili è veloce e sempre aggressivo, letale nei momenti in cui la difesa valtanarina si fa cogliere impreparata: il pareggio arriva quasi subito.
Ma lo scontro non è che alle battute iniziali,i cinghiali non perdono mai la concentrazione e capiscono come i punti che servono possono arrivare solo rispondendo un’azione alla volta, un centimetro alla volta.  Il sorpasso arriva con un’intelligente touche nei 22 avversari che sorprende totalmente la difesa e permette a Porasso di volare in meta ( trasformata).
A questo punto la Drola può rispondere in un solo modo : intensificare l’attacco. Il suo schema è semplice ma pericoloso, complice la notevole fisicità della squadra che riesce a trascinareper metri il Val Tanaro prima di essere arrestata, obbligando a raddoppiare quando non a triplicare il placcaggio. La squadra di casa segna così  altre due mete sfruttando anche una difesa a volte distratta.  I cinghiali però rispondono egregiamente: con un’ulteriore meta (Vallauri) e una difesa sempre coraggiosa che costringe a commettere alcuni falli ( si totalizzeranno quattro cartellini gialli, 2 per squadra ) che aggiungono 3 punti su calcio piazzato portando a 20-22 il punteggio di fine primo tempo.
Dopo il cambio campo La Drola non demorde, anzi sembra raddoppiare gli sforzi, ma ormai la squadra di Farigliano ha trovato il giusto ritmo: regge i continui attacchi, organizza ora con calma ed efficacia la difesa e piazzando altri due calci di punizione e una splendida meta al 78’ (Giraudi) pone le distanze necessarie a portare a casa i tre punti più bonus, nonostante la rocambolesca meta avversaria segnata nell’ultima azione della partita (25-35 al termine).
Il rugby è innegabilmente un sport duro, verrebbe da dire duro come solo la vita stessa sa essere, ma per chi lo gioca rappresenta quella parentesi di 80 minuti in cui sentirsi liberi e dimenticare per un attimo tutto il resto.
Sarà per questo che dopo l’immancabile ma brevissimo terzo tempo i ragazzi della Drola salutano gli ospiti con il loro grido :” Libertà!”.
Il Val Tanaro risponde con il grido preso in prestito dal Battaglione Alpini Ceva : ”Andouma prou”.Andiamo davvero. Il loro campionato sta prendendo una piega entusiasmante.

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