Imperia Rugby under 12
ancora invitata al prestigioso torneo Sainte Dévote nel Principato di Monaco
Una favola, e c’è pure la principessa. Una favola, ma non la è. Il 31 marzo
è realtà per i ragazzini dell’Imperia Rugby under 12. L’organizzazione del
prestigioso torneo dedicato alla patrona del Principato di Monaco, Santa
Devota, della quale recentemente sono state profondamente studiate le reliquie,
ha infatti invitato l’Imperia Rugby per l’ennesima volta. Ed è di fatto l’unica
società italiana entro 16 compagini provenienti davvero da tutto il mondo. La
perfetta macchina pianificatrice è in mano alla Fondazione guidata dalla
Principessa Charlène. Una figura molto amata e simbolica in relazione al suo
impegno per lo sport.
Di fatto una sportiva, olimpionica nel nuoto per il Sud
Africa e ormai “una dei nostri” sulle rive del Mediterraneo. E peraltro, sempre
vicina al rugby per le sue origini australi. Il torneo monegasco si svolge da
anni nel prestigioso scenario dello stadio Louis II. Un complesso già storico,
ma sempre all’avanguardia per la modernità e la gestibilità dei suoi spazi,
anche a misura di bambino. Per tradizione, nella categoria under 12, l’Imperia
ha sempre ben figurato e anche in questa occasione ci sono buone premesse. La
memoria corre al secondo posto di due stagioni addietro. E i tempi sono sempre
maturi, perché lo scouting monegasco non è secondo a nessuno.
Il torneo si svolgerà dal mattino del 31 fino ad oltre le 17 del pomeriggio.
Notevole impegno con partite di 15 minuti per un gruppo imperiese per fortuna
folto e molto ben guidato da Ezio Reitano e Patrick Oliviero. Non si svela nulla
in più sulla modalità di gioco, ma va detto che la mobilità, la velocità, la
creatività sono premiati. E però ci sono anche dei ragazzi e soprattutto delle
ragazze che hanno decisione da vendere. Interessante notare la composizione dei
gironi, a partire da quello dell’Imperia. Il torneo monegasco, infatti, è una
espressione della volontà di far conoscere i valori del rugby in tutto il
mondo.
E quindi la migliore esperienza per i ragazzi è quella di incontrare
coetanei di ogni parte del mondo nel nome dello sport e aprirsi ad una
dimensione internazionale. In ogni caso gli imperiesi, nel secondo girone di
qualificazione, sentiranno parlare molto…francese. Intanto il sorteggio gli
assegna ancora una volta il Provence, ragguardevole espressione del rugby nel Midi
francese. Non cosa da poco. Poi c’è la selezione della Svizzera romanda. E
anche lì, scuola francese. E per finire, un memorabile incontro esotico con la
squadra delle Isole Mauritius: apparentemente perduto nell’Oceano, l’arcipelago
vive di tradizione francese nel suo ènsemble malgascio,
centrafricano e indiano. Spulciando tra i gironi, si può notare che non mancano
le storiche conoscenze. Barcellona, intanto, poi Atene, Abu Dhabi,
Ginevra…tutte a loro modo capitali. Voci alte nel primo girone, poi, con la
scuola del Tolone e soprattutto l’attesa disciplina del Fettes College di
Edimburgo, fondato nel 1870. Da scoprire il Mitava, realtà lettone data in
crescita, così come il vicino Kaliningrad, che è Russia. L’Africa francofona
non manca mai e questa volta è il turno del Jemmel. Nel quarto girone Monaco
vive il classico “derby di Santa Devota” con il Lucciana, località corsa
ritenuta natale della santa. Molta curiosità poi per la compagine del Tblisi:
scuola georgiana. È tutto dire: Eddie Jones, ammirato allenatore della
nazionale inglese, parlando dei giocatori georgiani, in netta crescita
internazionale, ha detto: “I bambini georgiani nascono già con la barba”.
Monaco, 31 marzo: da non perdere.
Questa la formazione che parteciperà al torneo: Arquà Alessandro,
Arquà Cristina, Ceccarelli Samuele, Cerlienco Filippo, Faccio Alessio, Gandolfi
Leonardo, Goggi Valerio, Luvoni Pietro, Musso Tsegà, Pelle Ennis , Olivieri
Tommas, Wolff Thomas.
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