Fano Rugby - Ravenna
Rugby 25 - 23 (primo tempo 20 – 5) (mete 4-3) (punti in classifica
5-1)
Formazione del Ravenna Rugby: Bassi, Fattori, Zinzani (dal 25’ del 2^ t.Benelli), Gaudenzi (dal 15’ 2^t. Biagiotti), Tassinari, Sangiorgi, Loforte, Xella, Marian, Cersosimo, Cantatore, Shehu, Bado, Deggiovanni (dal 1^ 2t. Hedli), Trolio.
A disposizione Burgalassi
Marcature: Primo tempo al 2’ meta Fano, non trasformata; al 5’ meta Ravenna di Sangiorgi, non trasformata da Cersosimo; al 18’ meta Fano, trasformata; al 24’ c.p. Fano, trasformato; al 37’ meta Fano, non trasformata; al 40 c.p. Ravenna, non trasformato da Cersosimo.
Secondo tempo: al 1’ meta Ravenna di Bado, trasformata da Cersosimo; al 7’ meta Ravenna di Trolio, non trasformata da Cersosimo; al 18’ c.p. Ravenna, trasformato da Cersosimo; al 32’ c.p. Ravenna, trasformato da Cersosimo; al 35’ meta Fano, non trasformata; al 39’ c.p. Ravenna, non trasformato da Cersosimo.
Arbitro: Sig.Merli (An)
Formazione del Ravenna Rugby: Bassi, Fattori, Zinzani (dal 25’ del 2^ t.Benelli), Gaudenzi (dal 15’ 2^t. Biagiotti), Tassinari, Sangiorgi, Loforte, Xella, Marian, Cersosimo, Cantatore, Shehu, Bado, Deggiovanni (dal 1^ 2t. Hedli), Trolio.
A disposizione Burgalassi
Marcature: Primo tempo al 2’ meta Fano, non trasformata; al 5’ meta Ravenna di Sangiorgi, non trasformata da Cersosimo; al 18’ meta Fano, trasformata; al 24’ c.p. Fano, trasformato; al 37’ meta Fano, non trasformata; al 40 c.p. Ravenna, non trasformato da Cersosimo.
Secondo tempo: al 1’ meta Ravenna di Bado, trasformata da Cersosimo; al 7’ meta Ravenna di Trolio, non trasformata da Cersosimo; al 18’ c.p. Ravenna, trasformato da Cersosimo; al 32’ c.p. Ravenna, trasformato da Cersosimo; al 35’ meta Fano, non trasformata; al 39’ c.p. Ravenna, non trasformato da Cersosimo.
Arbitro: Sig.Merli (An)
Anche domenica si parte per Fano con una rosa
risicata, solo 19 gli elementi a disposizione di Mingolini e Cotignoli (non
disponibili per varie ragioni Barbaro, Benini, Collu, De Zerbi, Gardini F.,
Gardini M., Gordini, Ibra, Laghi, Perrella, quasi una squadra, insomma).
Partita dai due volti, Ravenna svagato, disattento
e falloso nel primo tempo, mentre nella ripresa i porpora oro cambiano
completamente fisionomia, facendo la partita, ma non è sufficiente per
ribaltare il risultato e si esce sconfitti contro un avversario non
trascendentale che ha saputo sfruttare appieno la potenza del proprio reparto
migliore, cioè il pacchetto di mischia, spina nel fianco per i ravennati per
tutto l’incontro.
Si parte lasciando troppo l'iniziativa al Fano, che sfrutta le disattenzioni in difesa per portarsi subito in vantaggio (0-5). I porpora oro rispondono subito con una sortita offensiva mandando in meta Sangiorgi. Il resto del primo tempo è targato Fano che chiude la frazione in vantaggio 20-5 marcando altre due mete e un calcio di punizione.
Il secondo tempo parte immediatamente con un Ravenna diverso e pimpante che segna due mete in 10 minuti (prima Bado che segna in angolo e poi Trolio, che finalizza una bella azione corale prendendo palla al largo in netta superiorità, andando a schiacciare sotto i pali). Poco dopo si pareggiano i conti sul 20-20 con un calcio di punizione di Cersosimo. Sembra che l'inerzia della partita sia nettamente a favore dei porpora oro, nonostante la mischia sofferente; le touche sono sempre vincenti, rubati anche due palloni su lancio fanese e i trequarti sono sempre minacciosi con le loro sortite. Un altro calcio di punizione sul 20-23 con Cersosimo al 72', dopodiché si sviluppa l'azione che porta alla meta decisiva per i padroni di casa al 75'. Ripresa del gioco per Fano, la palla è calciata fuori direttamente. Il Ravenna sceglie touche a metà campo, conquista l'ovale e imposta la maul, ma qui perde maldestramente il pallone, il Fano apre palla velocemente ai trequarti, il centro calcia lungo e l'arbitro commina un fallo per un presunto placcaggio in ritardo ravennate, assegnando una mischia sul punto in cui è atterrato il pallone (!), cioè sui 5 metri. Ne consegue la meta segnata di prepotenza dalla mischia fanese. Mancano pochi minuti e il Ravenna ha la possibilità di attaccare, purtroppo le imprecisioni che hanno costellato tutta la partita si ripetono e non consentono di realizzare quello che sarebbe stato il calcio di punizione della vittoria.
Si parte lasciando troppo l'iniziativa al Fano, che sfrutta le disattenzioni in difesa per portarsi subito in vantaggio (0-5). I porpora oro rispondono subito con una sortita offensiva mandando in meta Sangiorgi. Il resto del primo tempo è targato Fano che chiude la frazione in vantaggio 20-5 marcando altre due mete e un calcio di punizione.
Il secondo tempo parte immediatamente con un Ravenna diverso e pimpante che segna due mete in 10 minuti (prima Bado che segna in angolo e poi Trolio, che finalizza una bella azione corale prendendo palla al largo in netta superiorità, andando a schiacciare sotto i pali). Poco dopo si pareggiano i conti sul 20-20 con un calcio di punizione di Cersosimo. Sembra che l'inerzia della partita sia nettamente a favore dei porpora oro, nonostante la mischia sofferente; le touche sono sempre vincenti, rubati anche due palloni su lancio fanese e i trequarti sono sempre minacciosi con le loro sortite. Un altro calcio di punizione sul 20-23 con Cersosimo al 72', dopodiché si sviluppa l'azione che porta alla meta decisiva per i padroni di casa al 75'. Ripresa del gioco per Fano, la palla è calciata fuori direttamente. Il Ravenna sceglie touche a metà campo, conquista l'ovale e imposta la maul, ma qui perde maldestramente il pallone, il Fano apre palla velocemente ai trequarti, il centro calcia lungo e l'arbitro commina un fallo per un presunto placcaggio in ritardo ravennate, assegnando una mischia sul punto in cui è atterrato il pallone (!), cioè sui 5 metri. Ne consegue la meta segnata di prepotenza dalla mischia fanese. Mancano pochi minuti e il Ravenna ha la possibilità di attaccare, purtroppo le imprecisioni che hanno costellato tutta la partita si ripetono e non consentono di realizzare quello che sarebbe stato il calcio di punizione della vittoria.
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