La struttura complessa e professionale dello staff, suddiviso tra settori seniores, juniores, minirugby ed educational rugby, non diminuisce. Una conferma indiretta ma importante arriva dalla circolare della FIR (Federazione Italiana Rugby) che in data 19 novembre ha stanziato i contributi a fondo perduto in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche: requisito principe il numero dei tesserati. Straordinariamente solido quella della DLF Nissa Rugby che certifica 93 tesserati, nonostante le molteplici traversie di questa stagione, ancora non iniziata come si deve.
Un dato che acquisisce estrema rilevanza in
considerazione del fatto che il 2020 è stato funestato dal covid con annessi
lockdown (totale e parziale) e molteplici Dpcm che hanno limitato e “bloccato”
l’attività sportiva dei dilettanti. Il risultato della società nissena è da
ascrivere alla programmazione ed alla grande capacità gestionale della
dirigenza.
Che significato ha questo dato? Il direttore generale Andrea Lo Celso risponde e sottolinea: “Un dato importante per noi che conferma la fiducia del nostro territorio sul movimento che abbiamo creato. Nonostante le varie incertezze con la relativa difficoltà di programmazione, e per noi la programmazione è elemento fondamentale, quest’anno ai nastri di partenza abbiamo registrato un interesse maggiore da parte delle famiglie al nostro lavoro educativo. L’esserci messi a disposizione del nostro territorio, durante il primo lockdown con la consegna di generi alimentari e farmaci ha ancor di più rafforzato la nostra credibilità con le persone.
Basti pensare che
a luglio, abbiamo ripreso la nostra attività con il primo camp per bambini
registrando “il tutto esaurito” con un limite massimo di 50 bambini per
garantire a loro la massima sicurezza. Il 70% degli iscritti erano tutti nuovi
tesserati, un dato davvero importante. Anche i primi due open day fatti a
settembre hanno registrato un cospicuo afflusso, Le famiglie credono nei nostri
valori e nella limpidezza della nostra disciplina, e quindi credono che il
rugby sia strumento di crescita per i propri figli”.
Adesso cosa c’è nel futuro della DLF Nissa Rugby? Lo Celso spiega:
“Il futuro purtroppo è incerto, ma noi come club siamo sicuri però
della nostra mission e di ciò che vogliamo diventare ‘da grandi’. Sottolineo
infatti che il dato dei tesserati estrapolato dal censimento Fir, risale al 31
ottobre. Noi eravamo già pronti ed iscritti ai vari campionati propaganda e
senior maschile e femminili. Dal 31 ottobre ad adesso abbiamo tesserato ancora
tanti ragazzi soprattutto nel settore del mini rugby. Il nostro lavoro dentro e
fuori dal campo non si ferma soprattutto adesso. Attendiamo di capire cosa
succederà con i nuovi decreti e poi partiremo con la nostra attività con i
nostri ragazzi e le nostre famiglie. La FIR ha
posticipato l’inizio dei vari campionati a gennaio 2021. Con tutta onestà non
credo che a gennaio la situazione cambi e purtroppo la paura di un altro
posticipo è reale, noi siamo qui. Il nostro sport ci insegna ad andare avanti,
fermarsi, cadere, rialzarsi e andare avanti: questo faremo. Di certo non ci
faremo trovare impreparati”.
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