lunedì 21 dicembre 2020

RUGBY ELEZIONI F.I.R. Elio De Anna si presenta con "Rugbysti per sempre".

  

ELIO DE ANNA CONFERMA LA PROPRIA CANDIDATURA ALLA PRESIDENZA DELLA FEDERUGBY 

PER IL QUADRIENNIO 2021/2024

Il programma di «Rugbysti per sempre»: responsabilità, trasparenza, confronto, competenza per un risveglio del rugby italiano.

A gennaio, video conference con il candidato per un dibattito aperto con le società sportive e gli stakeholder del movimento

Treviso, Elio De Anna conferma la propria candidatura alla presidenza della Federazione Italiana Rugby per il quadriennio 2021 - 2024. 

In un programma articolato su 31 obiettivi, la proposta del candidato di «Rugbysti per sempre» si impernia sull’esigenza di intraprendere un percorso di  rinnovamento del movimento nazionale che ne indirizzi tanto le traiettorie strategiche, quanto le modalità per il loro raggiungimento.

Attraverso una puntuale centralizzazione del movimento stesso e delle società che lo costituiscono - capitale umano di primario valore -, la proposta intende rivolgere ai  loro bisogni e a quelli dei loro attori il proprio operato, impegnandosi contestualmente in un’evoluzione del modello di gestione federale sino ad ora interpretato. 

Trasparenza di obiettivi e misurabilità del raggiungimento degli stessi, adeguamento alla rivoluzione sociale innescata dalla globalizzazione prima e alla pandemia da coronavirus poi, una Federazione che sia soggetto a supporto del movimento, partner operativo e collaborativo e, al contempo, anticipatore dei trend futuri entro i quali coinvolgere e guidare sono le linee che permeano l’intera proposta.

Il programma di «Rugbysti per sempre» (documento in allegato) prevede, al contempo, un elenco concreto di azioni, di progetti chiari, di cifre stanziate. Al suo interno, infatti, vengono puntualmente descritti obiettivi circostanziati e, come da intenti, facilmente verificabili, in un processo di immediato di controllo ad opera del movimento della bontà delle strategie proposte e dello stato di avanzamento della loro attuazione. 

Una profonda evoluzione che attraversa gli aspetti fiscali - tra gli altri la necessità di ripristino di un bilancio di competenza che porti trasparenza sui conti e sul peso  economico delle differenti voci di spesa -, decisionali - istituzione di un Comitato Nazionale che rifletta e analizzi i temi centrali per l’attività della periferia, fornendo  strumenti puntuali di riflessione ed azione al Consiglio federale -, organizzativi - creazione di sportelli federali che garantiscano a società e tesserati un sostegno reale e collaborativo nella soluzione di problemi o nell’ideazione di percorsi di investimento e crescita -. 

 

E ancora, ristrutturazione dei campionati nazionali e regionali con sostegno economico quantificato da parte della Federazione Italiana Rugby a copertura parziale delle  spese sostenute, ripristino di un campionato Under 20, ristrutturazione della serie A, rilancio delle ambizioni per il movimento femminile e costituzione di un  movimento Old. La competizione agonistica in seno al movimento è di primario rilievo e verrà altresì ricercata attraverso lo sviluppo di nuove finestre di attività  sportiva, sia per i club che per atleti selezionati (campionato Rugby 7’s, Torneo delle Regioni). L’alto livello (Nazionale e franchigie) trova, ovviamente, ampio spazio e profonda analisi nel programma del candidato De Anna. 

La proposta, inoltre, prevede evoluzioni relative a prassi e normative per le quote di atleti comunitari ed extra comunitari, per le relazioni professionali con gli atleti (una su tutte, il riconoscimento del rugby ai fini dell’iscrizione all’Istituto nazionale per la Previdenza sociale INPS e all’Istituto nazionale delle Assicurazioni contro gli Infortuni sul Lavoro INAIL), per il corpo degli arbitri, per l’impiantistica sportiva, per le relazioni con il mondo della scuola e delle università.

Attenzione massima, inoltre, è stata dedicata all’evoluzione dell’organizzazione tecnica del nostro movimento, condotta anche attraverso presìdi, scambi e contatti costanti tra gli staff del territorio e quelli federali. Inoltre, nel lavoro che condurrà alla creazione di una «Scuola italiana di rugby»Olivier Magne - con la consulenza attiva di Pierre Villepreux - come «Director of Rugby» Juniores, hanno già dato dato la loro totale disponibilità ad intraprendere questo nuovo percorso. 

Identificata, inoltre, la figura che ricoprirebbe il ruolo di «Director of Rugby» del settore Seniores.

Nel mese di gennaio - a breve verranno comunicati tutti i dettagli relativi e modalità di connessione - Elio De Anna sosterrà una videoconferenza all’interno della quale presenterà il suo programma alle società nazionali e a tutti i portatori di interesse del movimento rugbistico italiano.

 

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ELIO DE ANNA, il curriculum sportivo, politico, istituzionale e culturale: medico chirurgo, ha disputato, da giocatore, sedici campionati nazionali conquistando  due scudetti con la maglia del Rugby Rovigo e collezionando 27 caps con la maglia Azzurra. 

L’atletica leggera e il basket completano la sua esperienza tra gli sport praticati.

In ambito sportivo, ha ricoperto ruoli dirigenziali: presidente e vicepresidente dei Dogi, vicepresidente EVRA (associazione europea dei rugbisti veterani) e consigliere  nazionale della FIDAL (1993-2000 e 2016-2020). E ancora, importante è la sua esperienza politica e istituzionale. Ha ricoperto la carica di presidente della Provincia di  Pordenone (1999-2008), di consigliere regionale (2008-2018) e di assessore regionale (2008-2013). Inoltre, dal 2010 al 2013 è stato coordinatore nazionale degli  assessori allo Sport delle regioni italiane. Docente universitario, già presidente dell’aeroporto di Trieste, vicepresidente del Comitato Organizzatore Locale dei Master  Games europei e presidente del COL dei Campionati del Mondo di Volley maschile. Molto attivo in ambito culturale (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia), della letteratura (Premio Internazionale Culturale Renato Appi in lingua friulana) e della musica (Orchestra Sinfonica del FVG), ha lasciato la politica attiva nel 2018 e nel 2019 la professione di medico.

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