“Un Cuore da Leone”: nel ricordo di Gian Luigi Corti un libro e un Premio internazionale nella “sua” Liguria.
Sotto Natale, con dedica alla Gigi Ghirotti Onlus a cui andrà l’intero ricavato, esce “GLC, un cuore da leone”, una biografia sotto forma di mosaico, composta da 154 testimonianze di persone entrate a contatto con un uomo capace di affrontare, con successo, molteplici sfide.
Il libro può essere ordinato alla
mail info@stellenellosport.com o ritirato direttamente a Genova presso l’Associazione
Gigi Ghirotti (Corso Europa 48) e lo showroom All
Sport (Via Scribanti 27 r.).
Giornalista,
dirigente sportivo, insegnante, editore e uomo di pubbliche relazioni. Una vita
ricca di passioni, tra le quali spiccano lo sport, in particolare con
l’esperienza da vicepresidente della Federazione Pallavolo dal 1980 al 1988
(capodelegazione a Los Angeles 1984 con conquista della prima storica medaglia olimpica)
e il giornalismo dove, insieme ai servizi firmati per il Corriere Mercantile,
il Secolo XIX e Telegenova, spiccano i 25 anni consecutivi da dirigente
nazionale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, di cui è anche vicepresidente
dal 1996 al 2000.
Il 2000 è
anche l’anno in cui Corti è insignito della Stella d’Oro al Merito Sportivo,
riconoscimento che non pone termine alla sua carriera sportiva dirigenziale ma
anzi la alimenta. Gian Luigi, nei successivi 19 anni, assume le cariche di
consigliere Coni Liguria e Genova, di delegato regionale dell’Associazione
Stelle al Merito Sportivo e dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport,
oltreché membro di varie commissioni del Panathlon Club Genova 1952.
“Sono felice di poter ricordare grazie a
questa iniziativa – è intervenuto in collegamento il
presidente del Coni Giovanni Malagò – una
persona strepitosa, un gigante del giornalismo. Un gigante in assoluto dello
sport, stella d’oro al merito sportivo. Un appassionato della pallavolo,
competente come pochi, che con il suo impegno anche in Ansmes, Unvs e Ussi ha
saputo raggruppare e interpretare i valori sportivi come pochi. Impegno,
passione, coraggio e… sogni. Senza qualche sogno non si riesce non solo ad
essere soddisfatti ma anche ad avere un motivo per andare avanti e Gian Luigi
Corti, in questo senso, è stato davvero un grande esempio”
“E’ una giornata importante –
evidenzia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – perché
ci ricordiamo della centralità e del valore del mondo dello sport nel momento
in cui ne veniamo privati. Ci manca come l’aria, e si tratta di un ambito che
in Liguria ha valori e tradizioni di grande prestigio. Questo libro racconta 60
anni di passione e di imprese nel ricordo di Gian Luigi Corti e, non ultimo, ha
un obiettivo nobile, quello di sostenere l’Associazione Gigi Ghirotti. Speriamo
di poter tornare presto a fare sport e vivere lo sport”.
Il libro
contiene i ricordi di pallavolisti e pallavoliste genovesi che, grazie alle
capacità gestionali di Gian Luigi Corti, ebbero la
possibilità di vivere esperienze sportive d’alto livello nella propria città:
dal 1967 al 1979 in serie A maschile con Italia Navigazione e VV.F. Gargano e
dal 1979 al 1989 in serie A femminile con VBC Genova. “Corti ci
chiamava ‘le sue ragazze’, ci incoraggiava e dava forza con suggerimenti
preziosi – sorride Ornella Marchese, azzurra di Volley – Genova è
rimasta per molto tempo ai vertici della Pallavolo italiana grazie alla sua
grande organizzazione e al suo spirito rocambolesco. Per quanto riguarda il
nostro rapporto, in modo ironico Gian Luigi mi ricordava sempre che il mio
cartellino lo aveva venduto per una sacca di 15 palloni”.
Il momento
più alto dell’esperienza sportiva dirigenziale di GLC, celebrato anche
dall’incontro con il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, è la
conquista del bronzo da parte della Nazionale maschile alle Olimpiadi di Los
Angeles 1984. Il primo battito d’ali della Generazione dei Fenomeni, di cui
faceva parte anche il campione Andrea Lucchetta. “La sua era
una pallavolo passionale, che palleggiava dall’uomo federale verso il potente
schiacciatore di tastiera con pezzi d’autore e pezzi di vita rimasti indelebili
nei ricordi di coloro che hanno incrociato il suo sguardo”.
“Un giocatore universale”. Così
lo definisce Luciano Angelini, storico
condirettore del Secolo XIX, rivivendo su queste pagine la notte della prima
uscita del tanto atteso primo numero del Secolo XIX del lunedì. “Una
domenica carica di tensione, tra mille dubbi e tanta attesa. Una notte intensa,
febbrile e frenetica, piena di ansie con la partecipazione corale di ogni
settore […] Il giornale nasceva pagina dopo pagina […] Verso le 23, con la
chiusura della prima pagina, era a posto anche l’ultimo tassello dell’impresa.
E d’improvviso alla porta del mio ufficio sei apparso tu con una bottiglia di
spumante e due bicchieri di plastica. ‘E’ fatta, dobbiamo brindare’”.
Riccardo
Revello racconta un episodio riguardante Gian
Luigi Corti negli anni pionieristici di TeleGenova (di cui fu anche fondatore
e, successivamente, amministratore delegato) e del Corriere Mercantile. “Era l’8
giugno 1976 e alle 13:45, con il giornale già in rotativa, venimmo a conoscenza
dell’omicidio del procuratore Coco. Gian prese le prime informazioni e poi mi
mandò, insieme alla collega Rosangela, sul posto. Obiettai che dovevo seguire
il centralino ma lui prese una macchina per scrivere, si sistemò vicino al
centralino e cominciò a richiamare i colleghi, fermò la rotativa per la
ribattuta e iniziò a riscrivere i pezzi. Non credo che ci fossero molti altri
giornalisti in grado di agire con la prontezza, decisione e precisione di
Gian”.
Numerosi gli aneddoti di tanti colleghi. Filippo Grassia, oggi voce di Radio Rai dopo aver diretto il “Guerin Sportivo” e lavorato, tra gli altri, per Il Giornale, La Stampa e Calcio 2000, fu presidente dell’Ussi nel periodo in cui Corti ricoprì la carica di vicepresidente. “Un guerriero troppo avanti sui tempi, per me è stato un fratello maggiore – spiega Grassia – Nell’autunno 1994, a Quartu Sant’Elena in occasione dell’assemblea che mi portò per la seconda volta alla presidenza, Gian mi prese da parte e propose di creare l’Annuario dell’Ussi (nel 2021 uscirà la 23° edizione) per farlo diventare un fedele compagno di consultazione non solo per chi lavora nel campo dei media e degli uffici stampa ma anche per chi a questi mondi ha bisogno di avvicinarsi”.
“Quel signore con i baffi, quel giorno, mi
fece capire cosa era il Genoa e cosa erano i genoani”. Sidio
Corradi, bandiera del Genoa negli anni Settanta (tra serie
A, B e C) prima di diventare talent scout, parla del rapporto speciale
con GLC. “Avevo
già avuto l’onore di vincere uno Scudetto con il Bologna a soli 19 anni. Corti
mi intervistò ma in realtà mi convinse che il Genoa era la scelta giusta. ‘Hai
classe e valori giusti per diventare un idolo della tifoseria’. Quel
giornalista baffuto ebbe ragione e col tempo Genova è diventata la mia casa”.
Insieme al
libro, la figura di Gian Luigi Corti sarà ricordata attraverso il Premio
Internazionale “Un Cuore da Leone”, istituito per ricordare la
sua straordinaria storia di passione, impegno e generosità. Il riconoscimento
andrà a un personaggio capace di non arrendersi di fronte alle salite – anche
quelle più dure -, di affrontare ogni tipo di sfida intravedendo sempre la
possibilità di vincerla. Patrocinato da Regione Liguria e Comune di Genova, il
Premio gode del “supporto” di Coni, Cip, Aips e Ussi e nella Giuria, presieduta
da Filippo Grassia, siederanno i direttori delle principali testate
giornalistiche nazionali.
La cerimonia
di premiazione si terrà nel settembre 2021 a Genova, città in cui Gian Luigi
Corti ha “seminato” in 76 anni nel doppio ruolo di giornalista e dirigente
sportivo. Il premiato terrà una “lectio magistralis” in un
contesto di particolare prestigio e il suo messaggio di “passione, impegno e
generosità” sarà trasmesso a tutto il mondo dello sport e dei giovani, sia
quelli presenti nella speciale location prescelta, sia attraverso la
trasmissione integrale dell’evento in Tv e in streaming nei canali web e social
collegati.
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