Sta riscuotendo un grande successo la prima edizione del ‘Lions Summer
Camp’. Si tratta di una lodevole iniziativa, promossa dalla società Lions
Amaranto Rugby, sviluppata tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, all’interno
dello spaziosissimo plesso sportivo ‘Emo Priami’ di Stagno.
A guidare
l’iniziativa, alcuni giocatori della prima squadra e allenatori delle
under, con esperienze in ambito educativo. I corsi, dedicati alla cultura
dello sport, allo sviluppo del bambino e all’apprendimento della lingua inglese, sono
iniziati lunedì 15 giugno e si concluderanno venerdì 11 settembre. Sono aperti
ai tesserati e ai non tesserati amaranto e sono dedicati a giovanissimi e
giovanissime tra i 4 e i 13 anni. Non mancano, nelle intense mattinate del
‘Priami’, momenti per attività polisportive, per attività ludico ricreative e,
soprattutto, per tanto divertimento. Tra gli ideatori del progetto, Sergio
Cortesi, allenatore degli under 14 dei Lions, preparatore atletico ed
espertissimo giocatore della prima squadra amaranto. «Dopo l’emergenza
Covid - illustra Cortesi - abbiamo deciso di organizzare un qualcosa di
educativo per i bambini che ci aiutasse a valorizzare il nostro impianto
sportivo.
Gli scorsi anni come società sportiva abbiamo organizzato solo un
percorso di allenamenti estivi per i ragazzi tesserati che dovevano prepararsi
per la successiva stagione sportiva. Quest’anno invece abbiamo creato questa
iniziativa del Summer Camp dedicata a tutti i bambini e ragazzini di età
compresa tra i 4 ai 13 anni. I partecipanti sono stati suddivisi per gruppi in
base all’età denominati Sharks, Dragons, Tigers e Maori. Il tutto è ovviamente
improntato sull’attività sportiva, ma, nonostante il nostro background
rugbistico, abbiamo deciso di svolgere attività dedicate allo sport a 360
gradi, come la pallacanestro, il calcio e la pallavolo.
Il programma è
strutturato con due giornate a settimana dedicate ad una “full immersion” di
attività sportiva e laboratori di inglese, altri due giorni dedicati
interamente ai laboratori di lingua ed il venerdì che è invece dedicato
esclusivamente all’attività ludico-ricreativa con vari giochi. Questa
turnazione di attività è stata anche pensata per evitare assembramenti e tenere
i vari gruppi di bambini e ragazzi in aree distinte del complesso sportivo. Ci
tenevamo inoltre a ringraziare Ingrid Mazzolena, che in qualità di madrelingua
inglese ci ha permesso di arricchire la nostra iniziativa, con i laboratori da
lei organizzati, andando ad integrare l’aspetto ludico-sportivo con quello
puramente educativo. Sicuramente cercheremo di organizzare questa attività
anche per i prossimi anni». Ad illustrare i dettagli relativi all’apprendimento
della lingua inglese è proprio Ingrid Mazzolena. «In qualità di madrelingua
inglese - dice - sono stata coinvolta in questo progetto per organizzare degli
“English Labs” da affiancare all’attività sportiva. Sono dei laboratori in cui
si fanno vari giochi e attività. Il tutto, ovviamente, in lingua inglese.
Inizialmente i bambini e ragazzi che hanno partecipato a questa attività erano
abbastanza “spaventati” dal fatto che io interagissi con loro soltanto in
lingua inglese, ma con il passare dei giorni ho visto che incominciavano ad
interessarsi sempre di più a questa attività e ad esserne entusiasti ed io,
ovviamente, non posso far altro che dirmi molto soddisfatta dal riscontro
ottenuto e per l’interessamento mostrato verso questa attività». (FabioGiorgi)
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