La Pro Recco Rugby, come tutti gli altri club della palla ovale, proviene
da un impensabile blocco delle attività, conseguente alla tremenda pandemia che
ha pesantemente colpito l’intero globo.
Logicamente anche nel Golfo Paradiso
non ci si attendeva una simile situazione, ma da lunedi 22 giugno si dovrebbe
ritornare in campo con gli allenamenti adeguati alle disposizioni governative e
federali.
“ Certo per tutti noi è stato difficile affrontare questo terribile momento
– afferma ROBERTO BOZZO(foto sopra), Consigliere della Pro Recco Rugby e sponsor dello
stesso club – ma la volontà e l’attaccamento ai colori dei nostri atleti è
proprio grande, pertanto ci si prepara con giudizio ad affrontare il futuro
secondo le vigenti disposizioni FIR, e gradualmente iniziando con gli
allenamenti con tutte le categorie.
Intanto abbiamo confermato ufficialmente l’allenatore della prima squadra, il
neozelandese, ma da molti anni in Italia, Callum Mc Lean (foto sotto), che tanto bene ha
lavorato con noi in questi anni. Per quanto riguarda eventuali movimenti di
mercato logicamente non ci si puo’ ancora muovere prima che questa situazione sarà
piu’ chiara.”
Intanto Nicolo’ Bozzo, figlio sedicenne dello stesso dirigente, dopo aver
frequentato l’Accademia del Rugby di Verona, trascorrerà due anni in Inghilterra,
nel college di Sedbergh, nella Cumbria, e logicamente potrà, oltre a proseguire
gli studi, a continuare a praticare
rugby di buon livello.
Intanto a Recco nonostante l’inevitabile lockdown i ragazzi/atleti hanno
proseguito individualmente, in casa propria, e confrontandosi fra loro in
video, affrontando prove anche impegnative grazie all’iniziativa di Luigi
Massone, preparatore atletico del club biancoceleste.
Confermato quindi il coach Callum McLean: “ Desideravo fermamente
continuare il lavoro che avevo cominciato qui a Recco – dice il trainer
dell’emisfero sud – e ovviamente sono soddisfatto per me e per la mia famiglia
che la Società abbia deciso di confermarmi alla guida di questa squadra. “
Un lavoro certo non facile che in ogni modo ha modificato in modo
piuttosto consistente il gioco dello stesso team, abituato per anni a sfruttare
soprattutto il gioco di mischia, modificando sensibilmente il modo di
affrontare gli avversari, utilizzando un gioco piu’ aperto, impostato sui
trequarti!
“ E’ stato difficile soprattutto inizialmente affrontare questo impegno –
chiosa MC LEAN – e soprattutto si è dovuto modificare una certa mentalità, che
sembra aver soddisfatto la maggior parte del gruppo. In questo periodo di
lockdown siamo stati supportati anche da Luigi Massone, che è il nostro
preparatore atletico. Persona molto preparata, un bravo professionista ma anche
molto disponibile, e che ha lavorato con tutte le categorie compreso con gli
Under 16. Il suo entusiasmo rappresenta per il club un valore in piu’.”
Il non giocare a rugby, pero’, non ha agevolato il trascorrere del tempo,
funestato fra l’altro da notizie di cronaca per niente felici.
“ Proveniamo da un periodo durissimo – dice CALLUM MC LEAN –
personalmente non vedo l’ora di ritornare in campo in quanto questo mio lavoro
rappresenta anche un divertimento insostituibile. A me piace profondamente il
rugby, a me piace la sfida, il bisogno di educare, di aiutare questi ragazzi
sotto diversi profili.
(in foto da sin. Roberto Libè, Francesco Avignone, Roberto Bozzo e Claudia Garbarino)
Ovviamente è stato un periodo difficile per tutti, e
così anche per i nostri atleti, ma di giorno in giorno s’inventavano sfide
video fra di loro, organizzate sempre dal nostro preparatore atletico.
Fondamentalmente comunque quasi tutti i ragazzi hanno seguito precise
indicazioni per gli allenamenti, e ci auguriamo così che quando sarà il momento
di scendere in campo non si ripartirà certo da zero. Si inizierà secondo le
vigenti disposizioni, seppur limitate, nell’attesa del contatto, indispensabile
per praticare il vero rugby. (rr)
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