Centri estivi al via, il bilancio dell’assessore Cavo tra Baiardo, Altum Park e YCI
Di LiguriaSport.com -
“È stato bello vedere bimbi e
ragazzini di tutte le età di nuovo insieme in sicurezza, a correre su un campo
da pallone, ad allenarsi in bici o in un percorso di avventura, o rientrare
dopo una giornata in mare: dal mondo dello sport è arrivata una grande risposta
ai giovani e alle loro famiglie con la partenza dei servizi estivi.
I centri
visitati questa mattina sono solo alcuni esempi di quello che il sistema degli
operatori stanno mettendo in atto nella nostra regione grazie al rispetto di
norme di sicurezza chiare. Nei prossimi giorni cercherò di visitare altre
realtà, dalle scuole paritarie al terzo settore ai centri parrocchiali, ma già
questa mattina è stato evidente sia il grande entusiasmo dei piccoli (che
continuavano a ripetere quanto erano felici di non essere più in casa e di
poter giocare o allenarsi con i coetanei) sia la possibilità concreta di poter
svolgere i servizi estivi nel rispetto del distanziamento sociale, nella divisione
dei gruppi prevista dalle linee guida regionali, con grande buonsenso e
facilità. E sono proprio loro, i bimbi più piccoli e i ragazzi, ad aver
capito giocando e reincontrandosi, già dalla prima mattinata, quanto sia
importante e facile rispettare alcune semplici regole di sicurezza”.
Così
Ilaria Cavo, assessore regionale allo Sport e alle Politiche Giovanili, dopo il
tour odierno di visita ai centri estivi presso le società Baiardo, Altum Park e
Yacht Club Italiano.
“Ringrazio tutta la rete degli operatori che,
insieme a noi, ha creduto nella ripartenza e in questo caso in particolare il
Coni per aver creduto insieme a noi al ruolo dello sport anche in questo
servizio socio educativo”, aggiunge Cavo.
“Le
società sportive si sono riconvertite per dare un servizio alle famiglie e
permettere ai ragazzi di fare sport e attività motorie, avviando dei veri e
propri centri estivi sotto l’egida del Coni: in totale saranno circa 40 ad
aprire in tutta la Liguria, grazie a un progetto nato proprio nella nostra
regione e che poi il Coni nazionale ha fatto proprio –
spiega il presidente del Coni Liguria Antonio Micillo – Si
tratta di centri estivi sportivi multidisciplinari, che prevedono diverse
attività ludiche e motorie, che rientrano in un format varato dal Coni che
tiene conto delle criticità legate al Covid19.
Abbiamo messo in campo un
programma di formazione ad hoc a cui hanno aderito 396 tra dirigenti e
operatori sportivi in rappresentanza di 47 società della Liguria. Il ruolo del
Coni è proprio di supervisione, garanzia e formazione su parametri e linee
guida, anche sul profilo della sicurezza e della sanificazione. Tutti i ragazzi
che si iscriveranno – conclude – seguiranno un corso sulle regole da seguire,
dal distanziamento al lavaggio delle mani fino alla sanificazione degli
oggetti”.
“Sono davvero molto felice – commenta
Cristina Erriu, presidente dell’Usd Angelo Baiardo – la giornata di oggi significa una vera
ripartenza per le famiglie e i bambini: vederli sul campo questa mattina ci ha
confermato di quanto aspettassero tornare qui. Certo il lavoro per arrivare ad
aprire rispettando tutti i criteri e le misure di sicurezza è stato
particolarmente complesso e impegnativo, ma non abbia avuto esitazioni: era
necessario che noi, come società sportiva, ci prendessimo la responsabilità di
aprire garantendo tutte le condizioni di sicurezza, in modo da tutelare la
salute di tutti in maniera assoluta, grazie alla costante e imprescindibile
collaborazione dei 14 ragazzi che qui, ogni giorno, si prendono cura di 45
bambini”.
“Il
sentimento più forte è sicuramente l’orgoglio di fronte a questo risultato,
quello di aprire un centro estivo all’aria aperta, di queste dimensioni, frutto
di un lavoro lungo e complesso– commenta Enrico Carmagnani,
presidente del Centro sportivo italiano di Genova e responsabile di Altum park
– Il gioco di
squadra ha funzionato, grazie al contributo di tutti gli interlocutori, Regione
Liguria, Coni, Csi. Siamo orgogliosi di essere al servizio delle famiglie e
della comunità, di offrire le nostre competenze. Abbiamo formato istruttori e
dirigenti, seguendo i protocolli di sicurezza, ridotto i numeri all’interno dei
gruppi per le esigenze legate al Covid, coinvolto 16 istruttori, 2 per ogni
gruppo, e oggi accogliamo 57 bambini, felici ed emozionati per poter finalmente
tornare a giocare all’aria aperta. Il messaggio che vogliamo dare è che davvero
si può fare, con impegno e con costante gioco di squadra”.
“Siamo felici di poter ripartire con
l’attività nel rispetto delle normative sul distanziamento e di poter
soddisfare le esigenze dei più piccoli e delle famiglie –
commenta Nicolò Caffarena, Segretario Generale Yacht Club Italiano – Come Yacht
Club Italiano siamo a disposizione della comunità, convinti che i centri estivi
possano ulteriormente servirci per entrare ancor di più in contatto con la
città”.
Nel calendario
delle visite, previsto domani pomeriggio il centro estivo Contubernio De
Albertis, giovedì 18 mattina la società Andrea Doria, lunedì 22 Serra Riccò
Calcio e, la prossima settimana, il centro estivo di Chiavari, solo per citare
alcuni esempi.
Da domani
sarà aperto il bando da 6 milioni di euro, finanziato da Regione Liguria
tramite il Fse e gestito da Filse, con cui gli operatori dei centri estivi,
raccolte le domande delle famiglie, potranno chiedere il voucher per ogni
ragazzo iscritto. “Insieme alla vicepresidente Viale abbiamo
previsto un voucher da 150 euro a settimana per i bambini iscritti al servizio
0/5 e da 100 euro per il servizio 6/17 – conclude l’assessore
Cavo –: un
meccanismo per finanziare velocemente gli enti in modo che le spese aggiuntive,
necessarie quest’ anno per far fronte alle regole della sicurezza, non ricadano
sulle famiglie sotto forma di rette maggiorate. Le famiglie non ricevono
direttamente il voucher ma ne ottengono l’effetto sotto forma di
contingentamento delle spese, in quanto l’erogazione di Regione Liguria
sostiene i costi aggiuntivi sostenuti dagli enti erogatori del servizio.
È
stato importante dare un segnale e mettere a disposizione regole e risorse in
modo che il servizio partisse in maniera rapida per i ragazzi e per le loro
famiglie”.
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