Primavera 2020 letale
per il rugby con la tremenda pandemia che ha creato non pochi problemi di
ordine sanitario, ma anche di stampo economico e sociale. Ferma l’attività
agonistica e quella dedicata alla preparazione tecnico/atletica anche per il Tigri Bari, che vive un momento
particolare.
“ Eravamo, ed uso il
passato in quanto non so proprio cosa ci aspetterà un domani – ci confida
CLAUDIO BIANCHINI (in foto da sin con Dario Stellato e Antonio Luisi), Presidente del club biancorosso – una Società in chiara
crescita e questo problema ci ha letteralmente colti di sorpresa! Questo dopo
aver lavorato sodo, di anno in anno, eravamo riusciti ad avere a disposizione un
grande, e soprattutto oltre alla squadra senior, eravamo riusciti a coprire adeguatamente tutte
le categorie del settore giovanile.
Questo grave problema, non lo nascondo, di primo acchito mi aveva fatto
pensare anche di abbandonare definitivamente questo impegno poi, con i nostri
dirigenti, abbiamo deciso di cercare di ripartire cercando di ottemperare alle future
prescrizioni ufficiali.”
TIGRI BARI è un punto
di riferimento per il movimento rugbistico pugliese e, classifiche alla mano,
prima che le attività si fermassero per il Coronavirus, la prima squadra
allenata da Vincenzo Scarano sembrava lanciata verso i play off, con qualche
fondata speranza di accedere alla Serie B.
(in foto Claudio Bianchini in campo con gli Old)
“Ovviamente, come hanno
attuato molti altri club – ribadisce il dirigente barese – anche in questo
lungo periodo di stasi si è cercato di provare a tenere vivo l’interesse per il
nostro sport organizzando video conferenze ed allenamenti virtuali. Purtroppo i
problemi esistono, e sono molto concreti. L’essere costretti ad avere un
operatore ogni tre bambini nel segmento Under 8/10 diventa piuttosto
complicato.
(foto archivio)
In pratica cio’ vuole dire che ci vorrebbero quindici tecnici per fare
attività a quaranta bambini del minirugby. Siamo quello che siamo, e pur
essendo tutti dirigenti, atleti e allenatori, molto volenterosi, diventa
comunque improbo compiere questo passo.
“
TIGRI Bari nel recente
Campionato di Serie C Girone H ha prevalso agevolmente sul pur combattivo lotto
avversario giocando i confronti interni allo Stadio della Vittoria, un impianto
capace di ospitare quasi ventimila spettatori.
“ Certo è stata una
fortuna aver avuto a disposizione questo impianto pubblico, complesso stellare
che in precedenza è stato anche utilizzato per partite di calcio di Serie A e
di Serie B, mentre per il rugby ha ospitato nel 2018 il test del Sei Nazioni
Under 20 fra l’Italia e i pari età della Scozia, raccogliendo 5.200 spettatori,
record per il rugby del sud per un confronto giovanile internazionale.
Purtroppo, per conseguenza di questo COVID 19, questa opportunità si ritorce
contro di noi come fosse un vero e proprio boomerang, in quanto igienizzare,
sanificare, organizzare i controlli agli ingressi in una struttura così grande
diventa difficile per una Società piccola come la nostra.”
A marzo di due anni fa
gli azzurrini di Fabio Roselli superarono, dopo splendida partita, gli scozzesi
45/31, lasciando lo stadio tra i fragorosi applausi di un caloroso pubblico, e
senza dubbio alimentando l’interesse di molti giovani nella città barese. Anche
questi test di livello fungono da richiamo propagandando questa disciplina
sportiva.
“ In Puglia si parla di Zero contagi dal COVID
19 – riprende CLAUDIO BIANCHINI – e teoricamente la voglia di riprendere a modo
le attività si moltiplicano, anche se le condizioni restrittive sono molto
limitative. Avevamo intenzione di organizzare almeno un Camp estivo per i piu’
giovani, ma i costi per fare questo sono alti, tanto che per coprire le spese
occorrerebbero almeno 50 Euro a bambino, pertanto abbiamo deciso di non andare
avanti con questo progetto. Logicamente ci stiamo dedicando ai lavoro
essenziali da dedicare all’impianto stesso, per adeguarlo in completa efficienza
e pronti così per ripartire con le future regole.” (rr)
Nessun commento:
Posta un commento