Dal giorno del suo esordio con la
prima squadra biancoverde, a Roma contro le Fiamme Oro, sesta giornata di poule
promozione di A2 edizione 1994/95, sono passati più di 25 anni. Di acqua sotto
i ponti, in questi cinque lustri, ne è passata davvero tanta. Eppure Luca
Battagello, classe ‘76, ha ancora l’entusiasmo di un ragazzino alle prime armi.
Nella sua lunga carriera trascorsa interamente nel Livorno Rugby (per tante
annate come atleta di spicco del reparto arretrato, e poi come dirigente) ha
vissuto tante forti emozioni.
Momenti (sportivamente parlando) trionfali e
momenti tristi. Nell’ordine (limitandoci alla sua carriera di giocatore):
promozione dall’A2 all’A1 nel 1995, nuovo salto dall’A2 all’A1 nel 2000, doppia
retrocessione dall’A1 alla B nelle due disgraziate annate 2000/01 e 2001/02,
nuova promozione dalla B alla Serie A nel 2005, nuova discesa in B l’anno
successivo e ancora doppio salto, dalla B all’A1, negli anni 2007 e 2008.
Inizia l’attività a 10 anni e, dopo la classica trafila nelle under, appena
maggiorenne, pur di continuare a giocare a rugby e poter debuttare in prima
squadra, si sottopone ad un intervento chirurgico al cuore. Quando si dice
‘cuore biancoverde’… Nel 94/95 si mette subito in evidenza tra i seniores.
L’allenatore Guglielmo Prima - con cui trova ben presto un grande feeling - gli
dà fiducia nelle partite decisive per il salto in A1. A promozione raggiunta,
ecco un episodio sfortunato. Genova, campo 'Sciorba', spareggio con il Piacenza
(anch’esso già sicuro del salto in A1). In palio l’accesso alla fase scudetto.
Chi vince deve presentarsi, quattro giorni dopo - in un turno infrasettimanale
scomodissimo a livello logistico e tecnico, per una formazione composta da
dilettanti… - a L'Aquila, per giocare contro i locali una gara impossibile
(match valido per i quarti di finale playoff, dal pronostico chiuso a doppia
mandata). Chi perde la sfida di Genova, chiude la propria (comunque eccellente)
stagione. Ultimi minuti, piacentini avanti di sei. Luca Battagello è lanciato
tutto solo sulla bandierina di destra ma non si accontenta della meta: vuole
schiacciare vicino ai pali, per rendere più facile il compito del mediano di
apertura neozelandese Shaun Bell, nella successiva trasformazione (che varrebbe
il sorpasso). Dentro l’area di meta deborda, ma, spinto dagli avversari, perde
l’ovale.
Finisce con il successo di misura dei piacentini. Per Livorno sfuma
l’occasione di presentarsi allo stadio aquilano ‘Fattori’. Sarebbe stata
(nonostante i disagi tecnici e logistici di cui sopra…) la ciliegina sulla
torta di una stagione eccellente. “Un errore, il mio, ora in prescrizione” può
ridere, ripensando all’episodio, Battagello. Un errore riscattato
abbondantemente, nei campionati successivi, da tante marcature e da tante
giocate di qualità. Il dato delle 27 mete (!) da lui siglate nel corso della
stagione 2006/07 - l’annata dell’ultima promozione in A del Livorno Rugby - è
fin troppo eloquente sulle sue doti. Chiusa la carriera di atleta, Battagello,
sempre fedele ai colori biancoverdi, è ora dirigente della ‘storica’ società
labronica. E’ il riferimento del club per il reperimento degli sponsor. “A ben
guardare - precisa - nello staff dirigenziale e tecnico attuale, sono l’unico
ad aver militato sempre e solo con il sodalizio biancoverde”. “Puntiamo ad una
stagione da protagonisti. Puntiamo su una rosa di atleti che credono nel
progetto, che combattono per il grande attaccamento ai colori sociali. La
nostra è una formazione giovane, ma già affidabile. Il progetto è a media-lunga
scadenza. Sappiamo che ci vorranno dai 3 ai 5 anni per raggiungere i migliori
risultati. Siamo ambiziosi, vogliamo riportare la nostra squadra a quelle
categorie che storicamente le competono, ma non vogliamo creare eccessive
pressioni sugli atleti. Siamo tutti estremamente fiduciosi. Conosciamo da
vicino le qualità del nostro allenatore Marco Zaccagna, che è tornato alla
guida della squadra dopo un anno sabbatico”. Intanto è ufficiale il ritorno nel
roster biancoverde di Tito Chiesa, classe ’91, il mediano di mischia (all’occorrenza
estremo) che per vari motivi (fisici e personali) si era allontanato
nell’estate del 2017 dal rugby giocato. Nei prossimi giorni prevista
l’ufficializzazione dell’innesto di altri elementi che affiancheranno il
cosiddetto ‘nucleo storico’.(FabioGiorgi)
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