VOGLIA DI RICOMINCIARE
!
(A Modugno)
(A Modugno)
Urlo Unanime quello
del Team Panthers.
Tutti gli atleti hanno
una voglia infinita di ricominciare.
Tutti i genitori e
mini atleti chiedono informazioni,togliere una passione come il Rugby a dei
Rugbisti, significa privarli di ossigeno, di momenti felici, di libertà, di
sport, di famiglia, significa togliere un pezzo importante della loro vita.
Il Presidente Mirko
Cellamare racconta di una consueta e solita disorganizzazione nella fase di
lockdown, ma di una peggiore gestione nella fase di riapertura.
Una continua farsa di
comunicati copia/incolla, una finta proposizione di lavoro in quarantena,
parlando di metodologia di attacco e difesa di alto livello, ma la domanda di
noi Presidenti e Tecnici è:
Questo periodo sembra
essere stato per alcuni, un facile rimedio ai tanti problemi, una ottima scusa
per dire "cosa ci posso fare, è colpa del Corona Virus".
Per noi, la fine
(ancora incerta) della Pandemia, il famoso ritorno alla normalità, sarà (per
chi avrà ancora il coraggio e la forza di farlo) riaprire un argomento lavorato
per decenni, reclutamento, insegnamento, recupero giovani, lotte con Sindaci,
assessori, politici, strutture, compromessi e promesse. A tutto questo verrà
messo un punto e via si ricomincia tutto daccapo, tutto il sacrificio fatto,
buttato.
Ultime info parlano di
"Riapriamo gli Sport di Squadra", ma chi lo dice probabilmente non ha
assolutamente idea di cosa sia una SQUADRA.
Proviamo ad immaginare
un Presidente che si impegna :
- Il Luogo : Struttura
sportiva comunale o privata, se aperta ti dice che non è responsabile della
disinfezione, ma la responsabilità e del Presidente che deve firmare documenti
e dichiarazione dove si assume tutta la responsabilità. Anzi gli spogliatoi e
docce non si possono utilizzare facciamo prima.
- Metodi di
allenamento : scatola con palloni disinfettati diversa da quelli utilizzati,
ogni volta un omino messo a posta, con guanti e mascherina deve sterilizzare i
palloni con prodotti specifici, mentre le attrezzature come macchina da
mischia, scudi etc. non possono essere assolutamente utilizzati. Distanziamento
obbligatori tra atleti di almeno un metro, ma visto che fisiologicamente
sudano... facciamo due metri.
Oggi facciamo corsa e
rinforzo fisico, domani facciamo corsa e rinforzo fisico, dopodomani facciamo
corsa e rinforzo fisico, il quarto giorno presenti sul campo l'allenatore,
quello che disinfetta il pallone ed il custode del campo.
Questa è la parte
positiva della storia, non parliamo della scuola o meglio minirugby, formata
essenzialmente di Minori.
Quale genitore manderà
il proprio figlio/a presso una scuola rugby senza una accurata ispezione dei
luoghi, strutture, materiali, personale interessato, dpi, amuchina etc. ?
Domanda finale e con
questo si conclude il nostro racconto,
Se un giorno un
genitore o un atleta, si reca in ospedale e riscontra di aver contratto il
Corona Virus, dichiarando che svolge un attività sportiva presso quel luogo,
quella squadra, quella società, COME VA A FINIRE LA STORIA ?
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