sabato 20 dicembre 2025

RUGBY GIOVANILI/ Rugby out per i ragazzi di Barra.

Rugby ai ragazzi di Barra: l’A.P. Partenope e una comunità intera sono in attesa di una risposta

Dicembre 17, 2025

Da due anni il campetto della scuola Madre Claudia Russo/Solimena di Barra è chiuso e i giovani del quartiere hanno dovuto interrompere tutte le attività di rugby organizzate dall’A.P. Partenope. Una chiusura che non è dovuta a problemi strutturali, a questioni di sicurezza o a lavori necessari, ma esclusivamente a un blocco burocratico che continua a lasciare senza risposte famiglie, educatori, atleti e istituzioni scolastiche.

Il campo era stato ristrutturato e riqualificato nel 2016 dall’A.P Partenope in collaborazione con il Comune di Napoli, all’interno di un progetto sportivo ed educativo rivolto ai giovani del territorio. Al termine dei lavori, il campetto fu concesso in comodato d’uso gratuito per nove anni alla scuola Madre Claudia Russo/Solimena, con l’obiettivo di garantire alla comunità scolastica e al quartiere uno spazio sicuro, regolamentato e destinato ad attività sportive e formative.

Successivamente, la scuola stipulò un protocollo d’intesa con l’A.P. Partenope, grazie al quale il club offriva rugby educativo gratuito agli studenti dell’istituto e ai ragazzi del territorio di Barra. Per anni il progetto ha prodotto risultati incredibili, diventando un punto di riferimento fondamentale per tutti: allenamenti regolari, tornei, iniziative sociali e percorsi educativi hanno coinvolto decine di giovani, rafforzando la coesione sociale e offrendo un’alternativa concreta a situazioni di disagio ed emarginazione.

Prima ancora della scadenza naturale del comodato, la scuola, in pieno accordo con l’A.P. Partenope, ha provveduto a inoltrare regolare richiesta di rinnovo agli uffici competenti del Comune di Napoli. A quella richiesta, tuttavia, non è mai stata data alcuna risposta ufficiale.

In assenza di un atto formale di rinnovo, la dirigente scolastica dell’istituto si è vista costretta, suo malgrado, a non consentire più l’accesso al campo, non avendo più titolo giuridico per autorizzarne l’utilizzo. Da quel momento il campetto è rimasto chiuso, nonostante fosse pienamente agibile e funzionante.

Sono passati due anni e la situazione è rimasta immutata.

Le numerose richieste di chiarimento presentate dall’A.P. Partenope si sono scontrate con un continuo rimpallo di competenze tra assessorati. L’Assessorato allo Sport ha indicato come competente l’Assessorato al Patrimonio, ma una richiesta formale inviata lo scorso gennaio non ha ricevuto, ad oggi, alcuna risposta. Nessun diniego scritto, nessuna indicazione operativa, nessuna tempistica: solo il silenzio.

«Sono mesi che aspettiamo che la situazione si sblocchi», dichiara Paola Gelormini, delegata dall’A.P. Partenope, Ente Morale: «Quel campo aveva cambiato la vita di tanti giovani del quartiere. Oggi, a causa di un vuoto amministrativo, rischiamo di perdere un intero progetto educativo costruito in anni di lavoro».

Nel frattempo, la Partenope continua a svolgere le proprie attività sportive in altri spazi, mentre Barra resta privata di un presidio educativo e sportivo fondamentale per i giovani del posto.

L’A.P. Partenope chiede con forza che venga finalmente chiarita la situazione amministrativa e che il campetto venga restituito alla scuola, ai ragazzi e al quartiere, consentendo la ripresa immediata delle attività.

Lo sport, soprattutto in contesti complessi come quello di Barra, non è un lusso ma uno strumento essenziale di crescita, inclusione e prevenzione del disagio. Dopo due anni di silenzio, la comunità merita risposte concrete.

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