venerdì 25 marzo 2022

RUGBY GIOVANILE/Una storia degli Under 16 dell'Olbia.

 


Quel giorno pioveva, l’appuntamento delle cinque e trenta al bar di Egidio non fu accolto con grande giubilo dai ragazzi della squadra under 16 di Olbia Rugby. Alcuni genitori si svegliarono in ritardo e si presentarono dopo essere stati chiamati e forse svegliati dalle telefonate degli accompagnatori. L’autista dell’autobus minacciava ritardi incolmabili e l’arrivo a destinazione previsto per le nove del mattino sarebbe stato posticipato alle dieci e trenta, orario in cui era previsto l’inizio del match contro i pari età del Rugby club Capoterra. I trecento chilometri si fecero sentire, la pausa di metà strada alla stazione di servizio di Abbasanta fu accolta come una liberazione e servì per rifocillare il gruppo. La strada sembrava non finire, alcuni tratti erano sommersi dall’acqua e il pullman era costretto a continui rallentamenti.


Alle dieci e quindici i ragazzi varcarono il cancello dello stadio di via Trento che appariva completamente intriso di fango e in cui la squadra avversaria aveva già iniziato la fase di riscaldamento prepartita. Fummo subito incitati dall’arbitro che ci concesse dieci minuti per presentarci in campo. Gli avversari ci aspettavano in campo schierati e pronti per il calcio d’inizio.

Riuscimmo a presentarci giusto in tempo per il saluto iniziale, mentre dagli spalti alcuni genitori e gli accompagnatori accolsero la squadra con uno scroscio di applausi.

Fu una battaglia vera e propria, dal primo minuto sino al fischio finale. Ad ogni meta subita le api rispondevano con una meta e il risultato rimase incerto sino all’ultimo minuto.

Sotto di cinque punti sembrava ormai finita. Ci fu un avanti del Capoterra, la punizione fu battuta sulla touche. La palla fu raccolta e smistata verso il primo centro che riuscì a superare la prima linea di difesa. A contatto con l’avversario liberò la palla al secondo centro che con una corsa infuriata raggiunse la linea di meta portando le due squadre in parità. La vittoria era nei piedi dell’apertura che con un calcio perfetto mise l’ovale al centro delle acca. L’arbitro fischiò la fine del match. Avevamo vinto una partita impossibile. I ragazzi si rotolarono sul fango eccitati da una gioia incontenibile. Una delle più belle vittoria delle api, un ricordo indelebile nella storia del nostro grande club, OLBIA RUGBY.

 

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