CUSPO RUGBY, SI
RIPARTE CON IL CONTATTO
Dal 2 aprile programmati i tamponi settimanali
come da protocollo FIR.
La primavera 2021 coincide finalmente con un nuovo inizio per il rugby. In
linea con i rigorosi protocolli della Federazione Italiana Rugby, il CUSPO
riprende gli allenamenti e non solo.
Ci si ributta nella mischia al campo di Casalbagliano, in sicurezza e con tanta
voglia di ripartire.
Dal 1 aprile infatti si potrà svolgere attività con contatto, ma solo per
alcune categorie, però, la cui attività federale è ritenuta di preminente
interesse nazionale. Così le under 16 e 18, le Seniores maschile e femminile si
stanno scaldando per l’imminente ripresa. Per rendere possibile tutto questo il
CUSPO sta mettendo in campo ulteriori azioni di prevenzione e controllo.
Se da aprile, infatti, sono consentiti gli allenamenti con contatto l’inizio
dell’attività facoltativa è prevista il 1 giugno: in base alla disponibilità di
giocatori e squadre verranno pianificati incontri e tornei. Due mesi per
programmare l’attività, nel massimo rispetto delle regole sanitarie.
“La
volontà di aderire alla proposta FIR nasce per premiare gli atleti che in
questi mesi nonostante tutto hanno mantenuto una ferrea motivazione per
allenarsi”, dice il Direttore Tecnico Lorenzo Nosenzo (foto sopra), “L’attività che è senza riscontro di
classifica, per un progressivo ritorno alla pratica agonistica, è stata accolta
con entusiasmo anche dai genitori dei più giovani. Il mio auspicio è che
tornino presto in campo anche i piccoli del settore Propaganda”.
Alessio Giacomini (foto sotto), Segretario
Generale, commenta: “Il CUS Piemonte Orientale ha fin da subito investito molto
nella sicurezza, continuando nelle sanificazioni periodiche e insistendo nella
preparazione sportiva, pur da remoto.
Per premiare i giocatori costanti negli allenamenti abbiamo costituito un team
sanitario per tamponi settimanali, condizione necessaria per lo sport con
contatto, già da aprile.
Uno sforzo doveroso per garantire di allenarsi, nel solco della serietà che
contraddistingue il nostro operare. Lo screening settimanale ha anche una
valenza sociale: credo che sia di aiuto non solo ai genitori ma anche alla
comunità che frequentano i tesserati al di fuori del centro sportivo“.
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