Era scontato che dietro quello splendido sorriso e quei riccioli da principessa si nascondesse un cuore d’oro. Lo sapevamo noi di Colorno, che tutti i giorni la vediamo lavorare coi bimbi del doposcuola, spostandosi avanti e indietro da Sorbolo per coprire gli allenamenti del Minirugby. Lo sapevano le sue compagne di squadra, le mitiche Furie Rosse, che con lei si allenano quasi tutte le sere.
Lo sapevano i suoi genitori, da sempre i suoi fan numero uno, che non hanno mai smesso di appoggiarla e sostenerla in tutto e per tutto. E lo sapevano pure i suoi colleghi, per i quali riassume alla perfezione l’amica Martina Casolin: “Che dire di Lisa? E’ semplicemente Lisa”, come a voler sottolineare come chiunque abbia a che fare con questa ragazza, ne conosca bene i valori. Valori che ci piace orgogliosamente pensare che Lisa abbia coltivato attraverso il rugby, sport che fa del rispetto reciproco, del sostegno e dello spirito di famiglia i propri principi cardine. Valori in cui in questi giorni la nostra Lisa ha ulteriormente dimostrato di credere fermamente, rispondendo presente alla chiamata dell’ADMO, che qualche settimana fa l’aveva contattata per una donazione di midollo osseo.
Lisa era entrata a far parte dell’ADMO 4 anni fa, come volontaria, a seguito di un incontro con alcuni esponenti dell’Associazione. Essendo per 10/10 compatibile con il paziente, di cui per privacy non possono mai essere divulgate informazioni, Lisa ha accettato al buio di sottoporsi all’operazione. Espletate le visite di controllo e gli esami del sangue, la nostra guerriera si prepara ora ad essere ricoverata in ospedale. Tra 72 ore questa ragazza dal cuore d’oro entrerà in sala operatoria per salvare una vita di cui non saprà mai praticamente nulla … E anche se non se ne sentirà parlare in tutto il mondo come del goal non valido di Cristiano Ronaldo, a noi basterà averla accompagnata in questo percorso.
“Non sono mai
stata ricoverata quindi ho un pochino di paura”, ci racconta Lisa. “Non essendo
mai entrata in sala operatoria non conosco bene le dinamiche e mi sento un po’
spaesata. Nulla comunque a confronto dell’emozione che mi suscita poter aiutare
una persona che ne ha bisogno. Certo mi piacerebbe sapere a chi andrà il mio
midollo, magari per sentirci e un giorno prendere un caffè insieme.
Indipendentemente da questo, avrei scelto di donare a chiunque e in qualunque
circostanza … Fatemi un grosso in bocca al lupo!!”
Oltre a Lisa,
nelle fila del Rugby Colorno, prima di lei avevano donato midollo osseo Michele Ceresini e Filippo Scalvi. Nel breve futuro si
sta pensando di organizzare al campo una “Giornata del dono” aperta a chiunque
voglia partecipare.
(Manuel Piazza)
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