“Il manto sintetico è sistemato in modo ottimale – sottolinea ANTONIO MANGANO (foto sotto), dirigente del Club siciliano – il terreno di gioco pertanto è a disposizione ma, purtroppo, la ben nota pandemia sta complicando la situazione. In ogni caso ora siamo impegnati a risolvere un’altro problema inerente la nuova tribuna.
Inizialmente il finanziamento per mettere in posa il sintetico era di 1.200,00 Euro, ed è stata stralciata la costruzione della tribuna in quanto fondamentalmente non esisteva parte della strada di accesso alla stessa. Ora, dopo gli avvenuti carotaggi del terreno e altre valutazioni tecniche, si prevede di completare al piu’ presto questo obbligatorio passaggio, ed in seguito si dovrebbe sistemare anche la nuova tribuna che sarà dotata anche di ampi spazi da dedicare agli appassionati del rugby.
Attualmente abbiamo a disposizione, momentaneamente, un’altra tribuna composta pero’ solo da tubi innocenti. La fase progettuale per concludere definitivamente questa opera per noi essenziale è così completata, e teoricamente fra i prossimi mesi di giugno e luglio si dovrebbero completare pure i lavori dell’impianto elettrico. Quindi con il prossimo campionato dovremo avere a disposizione anche questo.”
(Antonio Brigandì foto di Veronica Amante)
Insomma rispetto al
vetusto, e sabbioso, Sperone di una volta sarà come passare dalla notte al
giorno!
“ Sul nuovo manto sintetico seguiamo da tempo allenamenti individuali – dice MANGANO – dal primo di aprile si dovrebbero iniziare gli allenamenti con contatto, ma qui sorgono alcuni problemi legati al protocollo, che poi ricalcano quelli della Top 10. Chi deciderà di eseguire gli allenamenti con contatto e chi parteciperà alle attività facoltative con partite amichevoli, e questo dal primo di giugno, dovrà fare un tampone alla settimana. E questo per lo staff al completo.
(nella club house)
Cio’ significa che per poter seguire questa obbligatoria trafila occorreranno circa 19.000 Euro ! Pertanto stiamo ancora valutando una risposta definitiva se proseguire con l’attività facoltativa o pensare alla futura stagione agonistica 2021/2022. “ ( R.R.)
L’uomo dei sogni è un film con Kevin Kostner che nel 1990
ebbe la nomination all’Oscar quale miglior film. La trama de L’uomo
dei sogni, in maniera molto striminzita, parla di un uomo che
costruisce nella sua proprietà nell’Iowa un campo da baseball dove possano
giocare anche i grandi giocatori del passato. E’ un film che parla della grande
passione per il baseball del protagonista e dell’attore che lo interpreta.
La versione italiana de L’uomo dei sogni va in
scena da qualche anno a Messina.
La
trama racconta di un ex pilone, che decide che anche i ragazzi della propria
città dovevano provare ciò che lui aveva vissuto andando a giocare fuori in
altre città. I sogni dell’uomo erano più o meno questi: Tradizione,
inventiva, passione, ma la domanda che si poneva era
questa: Abbiamo una bella struttura perché perderci in giro per
l’Italia.
E
così i sogni in una notte di mezza estate si trasformarono in pensieri
sbocciando in idee e maturando in progetti. Fu tracciata insieme ad alcuni
amici una linea con impressa la parola crescita figlia un motto
semplice, cristiano finché si vuole, ma efficace: chi pone mano all’aratro non
si volga indietro ma guardi avanti finché non muore il giorno.
Si partì dai giovani e arrivarono le fusioni con le altre realtà cittadine.
(in foto Pietro Todaro, Presidente Messina Rugby)
Ma l’Uomo dei sogni messinese da ex pilone aveva le spalle larghe in tutti i sensi per raccogliere le pesanti eredità dei grandi presidenti del recente passato, come Pietro Briguglio, Pippo Santilano e Arturo Sciavicco, e continuò a sognare, a elaborare idee e a sfornare progetti.
Il rugby
è sport di squadra per eccellenza e l’Uomo dei sogni forte di un team affiatato
sa che deve vincere la sfida più importante per far si che
i ragazzi messinesi possano provare nella propria città ciò che lui ha
trovato lontano da casa. Dare dignità al fondo del campo di Sperone diventa,
quindi, il target. Ma è sfida omerica, difficile, complicata, complessa e con
tutto il paradigma dei sinonimi di improbabile. Finanziamenti,
burocrazia, pandemia, stress diventano quindi i 4 cavalieri di un’apocalisse
durata più di anno.
Alla fine, in questi giorni, l’Uomo dei sogni, ha cominciato a vedere una lucina alla sommità di un abisso che ha seriamente rischiato di risucchiare il rugby cittadino che dentro aveva cominciato a guardarci con insistenza.
Si
dice che Nostro Signore non mandi i piloni all’Inferno perché lo hanno vissuto
giocando, ma si può direche l’Uomo dei sogni, Pietro Todaro,
avendo fatto passare le pene dell’Inferno a più di qualche avversario in campo,
per contrappasso l’Inferno lo ha ben vissuto in questo ultimo anno con il
rifacimento del manto del campo Arturo Sciavicco. (RUGBY MESSINA)
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